La nuova naked sportiva di CFMOTO si chiama 450 NK e deriva dalla sportiva SR. Ha un stile affilato come la sua guida, incentrata sull'agilità e divertimento
Fino a qualche anno fa il mercato moto non aveva un'offerta ampia per i neopatentati. Si poteva scegliere fra le piccole 250-300 monocilindriche o fare direttamente il salto a qualcosa di grosso, dai 600cc in sù, con il relativo kit di depotenziamento.
Per fortuna i tempi sono cambiati e il segmento delle patenti A2 è diventato in brevissimo tempo il cuore del mercato italiano grazie alle nuove regine della classifica, le crossover 500 bicilindriche, adatte a motociclisti di tutte le età. CFMOTO cavalca l'onda della categoria con la 450 NK, una moto giovane non soltanto come anagrafica ma anche per l'estetica che porta una ventata di freschezza nel segmento delle moto per neopatentati.
Lo stile è ripreso dalla 800 NK che già abbiamo avuto modo di conoscere durante il 2023, ma lo reinterpreta con proporzioni differenti e una snellezza che nel complesso non fa scomparire i muscoli e l'equilibrio stilistico generale, con il parafanghino a freccia, il faro a V e il posteriore dalla firma luminosa distintiva ripreso direttamente dalla 450 SR (da cui deriva). La cura del dettaglio è alta per una moto di questo segmento e la scelta di CFMoto di puntare sul contrasto fra diverse texture delle sovrastrutture e superfici verniciate, regala al prodotto qualche punto in più in termini di qualità percepita. Ci piace molto la zona fianchetti-serbatoio e la cura del ponte di comando con manubrio satinato, blocchetti di buona qualità e specchietti retrovisori robusti ed esteticamente interessanti.
Andando nel profondo, scopriamo che c'è lo stesso motore della SR, quindi un'unità sportiva fatta per divertire che si sposa in maniera perfetta con una ciclistica agile. I due pistoni disposti in parallelo hanno un manovellismo di 270° che rendono l'erogazione fluida fin dai bassi giri, elastico nel riprendere soprattutto ai medi regimi e con un sound di riferimento. Siamo sicuri che i tecnici CFMoto hanno studiato bene quest'aspetto, perchè una quattroemmezzo con un suono così pieno e rauco non l'avevamo ancora mai sentita - considerando tutti i limiti imposti dallo scarico di serie.
Leggi anche: Prova CFMoto MT-X, l'adventure secondo la Cina
Un po' di numeri? I 449 cc del blocco riescono a produrre una potenza di 46,9 CV (34,5 kW) a circa 10.000 g/min e una coppia massima di 39,3 Nm a 7.750 g/min per una velocità massima di 178 km/h. Dati da vera sportivetta che però non vedono la potenza stipata tutta in alto con pochissimi giri di picco utili, perchè c'è una bella schiena regolare che per la maggior parte dei medi spinge in maniera corposa e "crolla" subito dopo il raggiungimento dei valori massimi registrati. Il peso è altrettanto importante in questo contesto, perchè con soli 155 kg a secco (quindi meno di 170 in ordine di marcia) permette alla moto di spingere in accelerazione e ripresa anche meglio di qualche moto per patente A3.
Ciclisticamente abbiamo in traliccio di tubo in acciaio, un classico del segmento ma che in questa moto (e nella SR) ha una forma particolare e sportiva che simula la presenza del motore portante. In realtà la parte posteriore passa centralmente e va a collegarsi con il pivot forcellone rendendolo di fatto un telaio tradizionale. La forcella KYB è a steli rovesciati da 37mm, non regolabile, mentre il mono posteriore con leveraggio progressivo è regolabile nel precarico. Per capire che si tratta di una moto agile, ci sono due dati di fondamentale importanza: l'interasse che è contenuto in soli 1365mm, mentre la gommatura da 17" è rispettivamente di 110/70 davanti e 150/60 dietro.
I freni, invece, si affidano a un singolo disco anteriore da 320 mm con pinza radiale J.Juan e 220 mm con pinza monopistoncino al posteriore. La tecnologia è più che buona su una moto di questa cilindrata e dal prezzo contenuto, perchè c'è frizione antisaltellamento, controllo di trazione e connettività bluetooth per chiamate, musica e messaggi tramite il piccolo TFT dalla risoluzione ottima ma dalle scritte un po' troppo piccole che mettono alla prova i miopi.
Numeri, quote e schede tecniche, però, non possono mai spiegare a pieno quelle che sono le caratteristiche di guida, perchè tutto sommato è l'equilibro del pacchetto che rende ogni moto diversa dalle altre e anche in una novità come questa, che nonostante le quote standard si dimostra un vero piacere in quasi tutte le condizioni di guida che abbiamo affrontato in questo test.
Partendo dalla posizione in sella, capiamo subito che l'impostazione deriva da una sportiva: il manubrio è largo ma la curva bassa carica abbastanza i polsi sull'anteriore, offrendo una triangolare che sembra ruotare in avanti anche per via della sella che è inclinata e fa scivolare il corpo verso il serbatoio. Già dai primi metri notiamo che la sensazione di guida "caricata" sull'avantreno viene confermata alle basse velocità, dove la maneggevolezza e reattività della ruota davanti ci dà come l'impressione di stringere fra le mani il mozzo della ruota.
Questo tipo di guida è comune in moto naked molto spinte e molto sportive come ad esempio Ducati Street Fighter e alcune generazioni di Monster, quindi è un piacere ritrovare un approccio simile a quello delle maxi naked in una moto così contenuta come prezzo e dimensioni.
Compatta, scattante, ben curata ed esteticamente accattivante, si tratta della nuova leader delle naked di piccola cilindrata? L'abbiamo provata per scoprirlo
Guarda la galleryQuando ci troviamo in mezzo al traffico la maneggevolezza è da riferimento: i pochi chili non disturbano le manovre a bassa velocità tra le auto e la forcella disegna traiettorie strette come se fosse un compasso, complici anche il comando del gas sensibilissimo e le sospensioni abbastanza rigide che danno pieno controllo, pur accusando maggiormente le buche. Quando invece si accelera e si esce fuori dal centro abitato, il carattere cambia e le sospensioni iniziano a lavorare per offrire più stabilità e appoggio a velocità sostenute: la discesa in piega è fulminea a più o meno tutte le velocità ma nelle pieghe più angolate ed estreme tende all'autoraddrizzamento.
Se invece non le tirate il collo ma vi divertite a ritmi non estremi, è fluida e raccorda bene i cambi di direzione, supportata da un motore sempre in tiro ai medi regimi e a dal cambio a 6 marce perfettamente tarato per la guida allegra. Il motore ha un sound piacevolissimo, fa venire voglia di fare le doppiette in scalata, mentre i freni sono ottimi in contesto urbano ma con poco mordente nelle staccate più corpose, che rendono la leva anteriore spugnosa e fanno entrare spesso l'ABS al posteriore. Siamo sicuri che con delle gomme di qualità maggiore (le CST di primo equipaggiamento non sono eccellenti) sia le prestazioni in piega che quelle in frenata migliorerebbero.
Nel complesso la 450 NK ci è piaciuta, ha un equilibrio generale che la porta ai vertici della categoria delle 450-500 sia in termini di prestazioni assolute che di divertimento, per questo è una moto che potrebbe competere con concorrenti più grosse in quanto a piacere di guida e bontà costruttiva, che ribadiamo essere più che buona grazie a dettagli curati e un ottimo livello di materiali e accoppiamenti, soprattutto se consideriamo i soli 5.490 euro f.c. necessari per portarsela a casa. Siamo davvero nell'epoca in cui prendere la patente A2 ed entrare nel mondo dei motociclisti è un'esperienza meravigliosa!
Leggi anche: Foto-spia: una nuova moto con motore 457 Aprilia... o è una Moto Guzzi?
Link copiato