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Itinerari moto, Isola D’Elba: Bellezza infinita!!

Itinerari moto, Isola D’Elba: Bellezza infinita!!

Paesaggi da sogno, borghi ricchi di storia, tradizioni, strade tortuose e - per chi ne avesse voglia - facili sterrate che conducono a sorprendenti affacci panoramici. Andiamo alla scoperta della Terra del Ferro

Isola D'Elba
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Gli antichi greci la chiamavano Aithalia

Storia e caratteristiche

La baia che ospita la spiaggia della Paolina, in alto, deve il suo nome alla sorella di Napoleone che lo raggiunse all'Elba durante il periodo d'esilio. Qui sopra,le ripide scalinate strette tra i palazzi, tipiche dei borghi dell'isola

Gli antichi greci la chiamavano Aithalia, “fuliggine”. Già diversi secoli prima di Cristo, infatti, gli etruschi vi estraevano grandi quantità di ferro da un minerale che sull’isola si trova ovunque: l'ematite; ed era tale l’attività siderurgica dei forni che la fuliggine generata rapiva irrimediabilmente l’attenzione dei naviganti di passaggio. Poi in seguito divenne Ilva, il nome con cui i latini chiamavano i suoi abitanti originari, la popolazione ligure degli Ilvares. E infine Elba. La terza isola italiana per dimensione. Un luogo unico che, a meno di un’ora di traghetto dal porto toscano di Piombino, catapulta chi vi giunge in una dimensione unica, un universo parallelo con un tasso di attrattività per chilometro quadrato assolutamente sproporzionato rispetto alla media; e strade, che in alcuni casi ti spiazzano e ti mandano in tilt, tra panorami sorprendenti e l’istigazione continua a sperimentare angoli di piega iperbolici.

Isola D'Elba
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Sbarcati a Portoferraio

L'itinerario

Partenza e ritorno da Portoferraio per un viaggio di 145 km in compagnia di un paesaggio che lascia a bocca aperta

Sbarcati a Portoferraio (dove si tornerà più avanti) la prima parte dell’itinerario prevede l’esplorazione della costa ovest attraverso il cosiddetto “anello occidentale”, una strada  litoranea lunga circa 45 Km che disegna un eccitante cerchio sospeso tra mare, cielo e impervie scogliere. Per godere gli scorci più belli, il consiglio è di percorrerlo in senso antiorario; ma soprattutto, di assicurarsi di poter concedere a questo tratto il giusto tempo (nonostante i pochi chilometri da percorrere, infatti, la tortuosità del tracciato e le innumerevoli soste, tra vedute a perdita d’occhio e curiosità da scoprire, ne porteranno via molto).

Si parte da Procchio, con la famosa spiaggia della Paolina e la terrazza panoramica di Redinoce con un affaccio che spazia dall'isolotto dedicato alla sorella di Napoleone al promontorio dell’Enfola. La prima tappa, dopo qualche chilometro, è Marciana Marina dove l’imperativo categorico è andare alla scoperta del caratteristico borgo marinaro del Cotone: un pugno di case dai colori pastello, aggrappate ad un blocco di granito, che si affacciano su una piccola baia di acqua cristallina, in cui galleggiano variopinte barchette da pesca.

Con il mare alle spalle, la provinciale 25 inizia ad arrampicarsi in quota in un susseguirsi di eccitanti curve tra i boschi, fino a raggiungere il paesino di Marciana (375 metri sul livello del mare) dalla cui celebre terrazza si domina l’intero tratto di costa sottostante. Incredibile come nel giro di così poco si riesca a passare da atmosfere tipicamente marinaresche, a fresche suggestioni di montagna, con l’azzurro del mare che, di tanto in tanto, riesce a far capolino tra le fitte fronde dei castagni. Dominato dalla Fortezza Pisana del XII secolo, Manciana è un piccolo borgo medievale attraversato da stretti vicoli e tipiche scalinate, a dir poco ripide, strette tra i palazzi. Da qui si può raggiungere la cima del monte Capanne, con i suoi panorami a 360° sull’intero arcipelago toscano, attraverso una corsa in cabinovia.

Poco oltre, è la costa a tornare protagonista. Più esattamente quella rocciosa e scoscesa della Costa del Sole, che tra calette, scogliere a strapiombo, insenature e spiagge da sogno arriva fino a Marina di Campo: nelle giornate più terse, dai numerosi punti di sosta lungo la strada, è possibile scorgere oltre all’isola di Pianosa, anche la Corsica. Un consiglio: se la temperatura lo consente, a Pomonte - "inforcati" maschera a tubo - si può nuotare dalla spiaggia dell’Ogliera fino al relitto dell’Elviscot, sommerso sotto pochi metri d’acqua.

A Marina di Campo, un rapido saluto alla caratteristica torre dell’XI secolo alta 25 metri, e lasciato l’anello occidentale si procede lungo la bella strada che scavalca il Passo del Monumento alla volta di Lacona. L’improvvisa veduta sulla baia tagliata in due da Capo Stella è semplicemente commovente. Si avanza tra fitte distese di pini marittimi che lambiscono la costa, disegnando curve, una dietro l'altra, fino a Capoliveri, borgo fortificato di antiche origini etrusco-romane posto in posizione strategica tra i “due mari” (quello di Meridione e quello di Ponente). I panorami che regala sui golfi di Lacona e di Campo sono semplicemente meravigliosi. Il centro storico, tra vicoli, pittoresche piazzette, negozietti di artigianato, ristorantini e belvedere, conserva ancora l’aspetto medievale; suggestivo è il colpo d’occhio sui tetti del borgo. Nei dintorni di Capoliveri, ai piedi del promontorio del Monte Calamita, chi lo desidera potrà inoltre godere di alcune delle strade bianche più suggestive dell’Elba. Sempre nei dintorni, la spiaggia dell’Innamorata è il luogo ideale per un tramonto romantico.

Ripresa la strada, l’elegante Porto Azzurro, poco distante, si trova ai piedi del promontorio sormontato dal Forte Longone (o Forte San Giacomo). Una località che rapisce con le piccole case dai colori pastello che incorniciano il porto, le stradine in salita, i portici e i mille scorci fino all’animata piazza Matteotti, cuore della mondanità elbana. Nei pressi dell’abitato, meritano una passeggiata il Santuario della Madonna del Monserrato risalente al 1606 e il Forte Focardo, sull’altra sponda del golfo rispetto all’abitato.

Puntando le ruote verso nord lungo il versante orientale dell’Elba, si conquista Rio Marina, la cui storia è legata a quella del vecchio distretto minerario per l’estrazione del ferro. Qui è il colore rossastro dell’ossido ferroso a tingere ogni cosa; in particolare le antiche abitazioni, alcune realizzate addirittura all’interno di vecchie miniere. Nella zona del porto, sulla testa del molo, campeggia la torre esagonale dell’Orologio fatta erigere nel 1534. Da non perdere sono il Museo dei Minerali, ospitato nel palazzo del comune, il Parco Minerario dell’Isola d’Elba e, in località Piano, un’interessante necropoli rupestre risalente all’Eneolitico. Da Rio Marina, una breve deviazione raggiunge invece il Castello di Volterraio, arroccato a 394 metri d’altezza: la più antica fortificazione dell’isola che profonde - neanche a dirlo - vedute semplicemente emozionanti. Guidando verso nord lungo la litoranea SP26, si raggiunge Cavo, il porto più vicino alla terraferma dove sbarcare;  un borgo marinaro nell’estremo nord-est dell’isola circondato da una fitta pineta.

Conosciuta come “Fabricia” in epoca romana, la tappa che conclude il giro è invece la cittadina di Portoferraio, il capoluogo dell’Elba, “circondato” dalla Fortezza Medicea che lo sovrasta. La Villa dei Mulini, sulla vetta panoramica, un tempo era il luogo adibito alla vita pubblica di Napoleone, che all’Elba trascorse un periodo di esilio di circa 10 mesi nel 1814; mentre la Villa San Martino, poco lontano, era la sua dimora di campagna.
Talmente affascinante è il centro storico di Portoferraio, che meriterebbe una trattazione a parte. Il suo aspetto fortificato rinascimentale lo si deve alla volontà di Cosimo I° dei Medici e agli interventi che ordinò nel 1548, dopo aver ribattezzato la città “Cosmopoli”. Ad occuparsi dei lavori, realizzando le diverse fortificazioni collegate da un’invalicabile cinta muraria - la Torre della Linguella all’ingresso della darsena, Forte Falcone e Forte Stella - fu l’architetto Giovanni Battista Bellucci. Legata al nome di Napoleone, come accennato, è invece la Palazzina dei Mulini fatta edificare nel 1724 dal Granduca Gian Gastone de’ Medici all’interno di uno dei bastioni del perimetro fortificato della città. Oggi è Museo Nazionale e al suo interno  si possono ammirare collezioni e raccolte risalenti al periodo del “soggiorno” imperiale, oltre a diversi ambienti come ad esempio il salone delle feste in cui si tenevano le cerimonie ufficiali.

La Torre della Linguella, all'entrata del porto, inconfondibile per la sua forma ottagonale e la finitura  in mattoni rossi e marmo bianco, rappresenta un mirabile esempio di struttura militare di difesa costiera. Nei pressi si trovano il Museo Civico Archeologico e anche i resti della villa romana della Linguella, la cui datazione risale al I sec a.C. Varcata la Porta a Mare, infine, il consiglio è quello di vagabondare alla scoperta del centro storico, tra continui saliscendi, viuzze, scalinate, vivaci localini e botteghe artigiane per respirare a fondo l’atmosfera di questa ammaliante località, prima di riprendere il traghetto e tornare (a malincuore) sulla terraferma.

La moto usata per l'itinerario
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BMW F 900 GS Adventure

BMW F 900 GS Adventure

Un viaggio all’Elba offre un catalogo infinito di situazioni e scenari differenti. E per godere al massimo ogni possibilità che l’isola propone abbiamo voluto con noi una all-rounder di razza. Una moto che all’occorrenza fosse in grado, tanto di regalare soddisfazione su un percorso pieno di curve, quanto di lanciarsi senza patemi su una strada sterrata, proprio come può capitare esplorando alcune zone di questa magica terra.

La scelta è caduta sulla BMW F 900 GS Adventure recentemente rinnovata. Due, in particolare, gli improvements che segnano una netta linea di demarcazione rispetto alla precedente 850: la forcella, con l’arrivo di una Showa pluriregolabile di 43mm che dona un inedito feeling con l’avantreno quando si cerca la bella guida tra le curve (mantenendo però inalterata la capacità di assorbire anche i colpi più duri in fuoristrada); e il motore, ora più prestante, con una potenza massima che sale a 105 CV. Ma non è tutto, anche l’elettronica si evolve: di serie, oltre ai 2 riding mode (Rain e Road) e al controllo di trazione DTC, arriva anche l’ABS Pro di tipo cornering. Inoltre, la versione in colorazione White Aluminium metallic matt utilizzata durante il viaggio, a fronte di un prezzo maggiore (17.770 euro), propone già installato a bordo il pacchetto Ride Pro, che prevede il controllo delle sospensioni Dynamic Esa (per un setting immediato in base alle condizioni di guida) e le modalità di guida Pro (Dynamic / Enduro / Enduro Pro), oltre a componenti come i supporti per le valigie laterali (che però sono optional), il quickshifter, i faretti aggiuntivi, il cavalletto centrale, la smart key, il cruise control e il supporto per il navigatore. Le manopole riscaldabili e le protezioni del motore in alluminio, invece, sono di serie anche sulla versione base in colorazione Black Storm metallizzato, proposta a 15.400 euro.

Sul campo, motore e ciclistica lavorano in perfetta armonia rendendo la moto sorprendentemente facile e divertente nel misto nonostante la mole non indifferente (basti pensare al serbatoio “maxi” da 23 L). In piedi sulle pedane, lungo una traccia sterrata, manubrio largo, ruota da 21’’ e sospensioni dalla lunga escursione (davvero ben a punto) permettono di arrivare quasi ovunque. Il consiglio, però, se si vogliono affrontare percorsi off-road particolarmente tecnici, è di rivolgersi alla sorella F 900 GS, più leggera e pensata proprio per questo tipo di utilizzo. Buono il comfort sui lunghi trasferimenti, grazie al pratico cupolino regolabile su due posizioni e alle vibrazioni contenute, mentre il display TFT a colori da 6,5’’ permette di mantenere sotto controllo con facilità tutti i parametri di bordo. Una globetrotter “senza confini” dalla forte personalità!

BMW F900GS Adventure e BMW F800GS: le foto

BMW F900GS Adventure e BMW F800GS: le foto

Il lato meno rivoluzionato, o se vogliamo, più tradizionalista, della serie F GS è questa. Vediamo cosa è cambiato e come vanno.

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Isola D'Elba - Info itinerario
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Isola D'Elba - Info itinerario

Lunghezza
145 km
Durata
4 h. 15 min
Moto consigliata
BMW F 900 GS Adventure

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