Itinerari moto: in Madagascar

Se volete anche voi affrontare un avventura fuori dal comune ci sono degli accorgimenti e dei consigli che ci teniamo a darvi per facilitarvi l'esperienza e poterla preparare al meglio. 

INFO UTILI: passaporto, dove noleggiare la moto, quanto costa la benzina, ecc.

TUTTO QUELLO CHE OCCORRE SAPERE

PASSAPORTO - Deve avere almeno sei mesi di validità al momento dell’ingresso nel Paese. Il visto è necessario ed è ottenibile anche tramite il sito ufficiale della Repubblica del Madagascar - Ministero Sicurezza Pubblica https://evisamada-mg.com/en/home al costo di € 10,00. Lo si può anche ottenere, ad un maggior costo, all’arrivo all’aeroporto del Paese.

MOTO A NOLEGGIO - La Moto Tour Madagascar dell’affabile François Serrano con sede in Antananarivo, BP 7723-Ankadifotsy, mail contact@moto-tour-madagascar.com, può confezionarvi qualsiasi servizio vogliate, nolo moto con non più di 2-3 anni, specie KTM.

PATENTE - È sufficiente quella italiana, ma se intendete noleggiare un mezzo potrebbero pretendere quella internazione. La Moto Tour Madagascar non l’ha richiesta.

GUIDA -A destra, ma ponete attenzione ad una regola non scritta ma ben in uso. Se su una pista vi incrociate con un mezzo che magari ha invaso il vostro lato, il veicolo più agile deve sempre e comunque favorire il passaggio dell’altro, a costo di buttarsi nella vegetazione se la pista è stretta.

MONETA CAMBIO MEDIO - 1 euro = 4.600 Ariary.

BENZINA - Prezzo medio Ariary 5.900 al litro (euro 1,28 al litro). In varie zone interne non ci sono distributori, ma appena entrate in un villaggio chiedete e vi diranno dove trovarla in bottiglie.

FUSO ORARIO - Rispetto all’Italia: +2 con l’ora solare e +1 con l’ora legale.

VACCINAZIONI - Obbligatoria per la febbre gialla se proveniente da Paesi ove presente. Consigliata antimalarica a secondo delle aree (verificare situazione sanitaria su viaggiaresicuri.it).

EQUIPAGGIAMENTI - Piena soddisfazione per le risposte ricevute sul campo dall’equipaggiamento tecnico utilizzato: Ufo Plast per il completo enduristico giacca, pantaloni, protezioni, guanti e maglie, e Marushin per il casco. Ma particolare menzione vorrei dedicarla agli stivali Alpinestars Tech 7 Drystar, che specie in un viaggio caratterizzato da guadi a non finire, la loro testata impermeabilità ha permesso ai miei piedi di rimanere sempre asciutti. Nella circostanza della frattura del malleolo peroneale, ho trovato in essi quell’eccezionale tutore che mi ha permesso di chiudere il motoraid guidando sino in fondo, prima di dovermi ingessare la gamba in Italia.

ITINERARI MOTO SARDEGNA: LE MINIERE DI MONTEVECCHIO