L’azienda inglese debutta nel mondo dell’enduro specialistico con due moto altamente competitive

Triumph TF 250-E e TF 450-E: le foto

        &Egrave; da qualche tempo che l&rsquo;azienda inglese sta spingendo forte sul fronte offroad. Prima sono arrivate le moto da cross, oggi, invece, &egrave; il momento per l&rsquo;enduro: debuttano infatti le Triumph TF 250-E e TF 450-E, due moto progettate per affrontare l&rsquo;enduro in maniera professionale. Eccole in dettaglio. NOMI PESANTI Cominciamo col dire che le Triumph TF 250-E e TF 450-E sono state sviluppate in stretta collaborazione con due leggende dell&rsquo;enduro: Iv&aacute;n Cervantes, cinque volte campione del mondo, e Paul Edmondson, quattro volte iridato (che tra l&rsquo;altro sar&agrave; alla guida del Triumph Factory Racing Enduro Team nel campionato EnduroGP ad aprile).  MOTORI LEONI Grande attenzione &egrave; stata posta nella progettazione dei motori, che dovevano essere il cuore delle Triumph TF 250-E e TF 450-E. Rispetto ai motori da cross, sono stati progettai con una maggiore inerzia, a garanzia di un&rsquo;erogazione pi&ugrave; gestibile e meno reattiva. Oltre a questo, ci sono tutta una serie di tecnologie che ne fanno propulsori di altissima avanguardia: corpo farfallato Dell&rsquo;orto, valvole in titanio, asse e bilancieri in DLC (solo la 450), mappature (due, ma se ne possono aggiungere altre attraversi il modulo Wi-Fi e l&rsquo;app Triumph MX Tune Pro) e controllo di trazione sviluppati in collaborazione con Athena e scarichi in acciaio Inox progettati per massimizzare le prestazioni. Il risultato, nel caso della 250, &egrave; il motore pi&ugrave; potente della sua categoria: 42,3 CV e 27,8 Nm. In entrambi i casi il cambio ha 6 rapporti e la frizione &egrave; a bagno d&rsquo;olio.  CICLISTICA AFFILATA Attorno al motore c&rsquo;&egrave; un telaio semiperimetrale in alluminio con trave centrale, condiviso dalle due versioni, progettato con due obiettivi: leggerezza e baricentro basso. &Egrave; realizzato con saldature al TIG. Le sospensioni KYB sono completamente regolabili: la forcella ha steli di 48mm mentre il mono lavora con leveraggi. Rispetto alle moto da cross hanno una taratura specifica, oltre a una corsa ridotta di 10 mm. Anche il forcellone ha una geometria specifica per la guida in enduro. Entrambi i modelli sono dotati di comandi al manubrio retroilluminati, launch control, quickshifter, impianto frenante Galfer (disco anteriore di 260 mm e posteriore di 220 mm) con pinza Brembo, gomme Michelin Enduro 2, cerchi in alluminio della serie D.I.DirtStar 7000, con finitura anodizzata nera, manubrio Pro Taper ACF Carbon Core con supporti regolabili, manopole ODI half-waffle lock-on, altezza sella (antiscivolo) di 955 mm e grafiche ispirate alle corse nei colori Triumph Performance Yellow, Black e White. Il serbatoio del carburante &egrave; di 8,3 litri, le luci sono a LED.  Triumph TF 250-E e TF 450-E: PREZZI E DISPONIBILIT&Agrave; Per chi desidera sfruttare tutto il potenziale agonistico, la rete di centri specializzati Triumph offre servizi di preparazione, assistenza e ricambi e dispongono anche della gamma di abbigliamento Triumph per l&rsquo;enduro, progettata in collaborazione con Alpinestars. Una rete supportata da un sistema di fornitura ricambi online attivo 24 ore su 24, 7 su 7, in modo che i clienti possano ordinare per consegna rapida e accedere ai ricambi in qualsiasi momento. Infine, &egrave; disponibile un&rsquo;ampia gamma accessori da competizione, come il silenziatore Akrapovi? o il kit radiatore. Infine i prezzi: la TF 250-E avr&agrave; un prezzo a partire da 11.195 euro, 600 euro in pi&ugrave; la TF 450-E. Gli ordini possono essere gi&agrave; effettuati presso i concessionari Offroad Triumph, e le prime unit&agrave; saranno consegnate dalla fine di aprile.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Triumph Motorcycles Italia (@triumphmotorcyclesitalia)            

L&rsquo;azienda inglese debutta nel mondo dell&rsquo;enduro specialistico con due moto altamente competitive. Eccole in dettaglio

TF 250-E e TF 450-E: le prime enduro di Triumph

Triumph Italia lancia la Triple Track Experience, un&#39;esclusiva serie di track days dedicata agli appassionati dei tre cilindri Triumph. Organizzata con Pistard, leader nelle prove libere moto, l&rsquo;iniziativa prevede due appuntamenti nel 2025: 16 giugno al Cremona Circuit e 29 settembre sull&#39;Autodromo di Vallelunga.  Triple Track Experience: i modelli Triumph in prova  Durante ogni giornata, i partecipanti avranno l&#39;opportunit&agrave; unica di provare tre icone Triumph: la sportiva Daytona 660, la Street Triple 765 RS e la hypernaked Speed Triple 1200 RS. Il pacchetto include tre turni da 20 minuti, ciascuno su un modello diverso.  Un apripista professionista guider&agrave; ogni sessione, occupandosi di briefing iniziale, debriefing tecnico e garantendo il rispetto delle norme di sicurezza.  Triple Track Experience: costo e info  Per i meno esperti, &egrave; previsto un turno neofiti, con un ritmo di guida controllato per introdurre i motociclisti alla pista. Inoltre, chi desidera girare con la propria Triumph potr&agrave; acquistare turni separati. Iscrizioni online: Pistard Racing. Costo: 290 euro per Cremona, 330 euro per Vallelunga (IVA inclusa), comprensivi di moto Triumph, gomme selezionate, supporto tecnico e guida professionale.  Triumph, nuova gamma enduro in arrivo: possibile new entry da 250cc  &nbsp; 

Due giornate di test tra i cordoli nei quali ogni partecipante tester&agrave; il motore tre cilindri con tre turni da 20 minuti nelle 3 declinazioni sportive: Daytona 660, Street Triple 765 e la nuova Speed Triple 1200 RS

In pista con Triumph: arriva la Triple Track Experience

        A quanto pare la chiedevano in tanti, e Triumph li ha accontentati: il 25 marzo, l&rsquo;azienda inglese sveler&agrave; al mondo intero la nuova moto da enduro specialistico, con tutta probabilit&agrave; nella cilindrata 250. Il video in apertura, comparso sulle pagine social dell&rsquo;azienda, &egrave; gi&agrave; abbastanza esplicativo.  Basi note Naturalmente, la base meccanica sar&agrave; quella della moto da cross, rispetto alla quale per&ograve; la Triumph da enduro i potrebbe differenziare, oltre che per fari, targa e frecce, anche per alcuni dettagli tecnici, come per esempio i rapporti, la calibrazione del motore o anche la taratura delle sospensioni. Nel video, degli scatenati Ivan Cervantes (4 volte Campione del mondo enduro), Paul Edmonson (a capo del team Enduro di Triumph) e Jonny Walker, recentemente entrato a far parte del team enduro di Triumph. Tra l&rsquo;altro, tutto questo fa il paio con la nascita del Triumph Italia Racing Team, che dal 2025 sar&agrave; impegnato nei vari Campionati offroad, in partnership con il Jolly Enduro Team. I piloti che porteranno le 250 in gara saranno Morgan Lesiardo, gi&agrave; vicecampione italiano classe E3 e 6&deg; classificato nel campionato mondiale della stessa classe, Luca Colorio, 2&deg; classificato nella classe 125 degli Assoluti d&rsquo;Italia e 5&deg; nella Youth Enduro mondiale e infine Alex Walton, campione europeo classe E2 nel 2023.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Triumph Motorcycles Italia (@triumphmotorcyclesitalia)            

Con un video teaser, l&rsquo;azienda inglese lancia i modelli da enduro specialistico 2025. Appuntamento ufficiale: il 25 marzo

Triumph, nuova gamma enduro in arrivo: possibile new entry da 250cc

Il 25 marzo, l’azienda inglese svelerà al mondo intero la nuova moto da enduro specialistico, con tutta probabilità nella cilindrata 250

Triumph, arriva la gamma enduro 2025: in video teaser

Rivoluzione elettronica. Triumph aggiorna la maxi-roadster Speed Triple 1200 RS con una serie di migliorie che la rendono ancora pi&ugrave; affilata e performante. Motore, &nbsp;ciclistica e - soprattutto - &nbsp;l&rsquo;elettronica ricevono aggiornamenti importanti, portando questa supernaked inglese a un nuovo livello. Di seguito, l&rsquo;analisi &ldquo;voce per voce&rdquo; nel consueto #SottoEsame, con le prime impressioni di guida e i voti assegnati al design, ai contenuti tecnici, alla resa dinamica e al rapporto qualit&agrave;/prezzo; sul numero 5 di InMoto, invece, la prova completa con tanti approfondimenti esclusivi.    Test Triumph Speed Triple 1200 RS: design  Con linee affilate e decise, la Speed Triple 1200 RS sfoggia un bel design elegante e minimal, con protagonisti &quot;lo sguardo cattivo&quot; del caraterizzante doppio faro anteriore e il bel codino slanciato. Il forcellone monobraccio esalta lo stile della Speed Triple 1200 RS mentre il telaio in alluminio e le nuove ruote puntano su agilit&agrave; e ingresso in curva. Osservandola da vicino noti come ogni dettaglio (ad esclusione del posizionamento del clacson che appare un po&#39; posticcio) &egrave; curato, con un buon livello di finiture.  Voto 9,5    Test Triumph Speed Triple 1200 RS: contenuti tecnici e dotazione  Abbiamo il ben noto tre cilindri da 1160 cc omologato Euro 5+ che ora per&ograve; sprigiona 183 CV a 10.750 giri/min e 128 Nm a 8.750 giri/min (quindi +3 CV e +3 Nm risptto alla precedente versione). La grande novit&agrave; sono le sospensioni semi-attive &Ouml;hlins Smart EC-3, affiancate dai sistemi Front Wheel Lift Control, Engine Braking Control e Brake Slide Control. Presenti anche cruise control regolabile e ammortizzatore di sterzo. Con un peso di 199 kg, la Speed Triple 1200 RS resta tra le pi&ugrave; leggere della categoria.  Voto 9,5    Test Triumph Speed Triple 1200 RS: ergonomia e comfort  Da questo punto di vista, l&#39;unica novit&agrave; da segnalare riguarda il manubrio che &egrave; pi&ugrave; largo di 18 mm (ora siamo a 810 mm) e pi&ugrave; alto di 7 mm. Una limata all&#39;ergonomia, quindi, per avere un maggior comfort e un controllo della situazione nel domare la scariche di cavalli e Nm del motore. Sella e pedane, invece, restano invariate come misure rispetto al 2024.  Voto 9    Test Triumph Speed Triple 1200 RS: efficacia e piacere di guida  Poche moto sanno regalare adrenalina come questa maxi tre cilindri inglese. Il motore ha un&rsquo;erogazione goduriosa, mentre la ciclistica &egrave; reattiva ma sempre stabile e sincera. Con il nuovo pacchetto &Ouml;hlins, la moto si adatta perfettamente alla guida, offrendo un controllo impeccabile. Migliorata anche la posizione in sella (a proposito quest&#39;ultima si rivela sempre comoda e sufficentemente spaziosa), che assicura comfort e sicurezza, anche in condizioni difficili, con l&#39;ammortizzatore di sterzo (regolabile anche lui) Marzocchi che tiene a bada eventuali sbacchettamenti indesiderati.  Su strada abbiamo trovato condizioni miste: pioggia alternata a momenti di sereno e tratti di asfalto asciutti. La Speed Triple conferma fiducia e feeling di guida in ogni condizione. In mappa Rain, il motore eroga 100 CV, mentre in Sport&nbsp;sprigiona tutta la sua grinta. Pu&ograve; essere dolce se le fate le carezze, ma diventa feroce appena si spalanca il gas. Il tre cilindri spinge deciso dai 3.000 giri/min, e oltre i 6.000 giri/min arriva la botta che porta in un attimo fino ai 10.000 giri/min, con un crescendo accompagnato da un sound esaltante e un avantreno nelle marce basse piacevolmente incline al decollo. A proposito di sound: chiss&agrave; con lo scarico Akrapovic opzionale che musica...  Il Quick-Shift risulta un po&rsquo; ruvido, con tagli netti sia in salita che in scalata. Inoltre, la strumentazione &egrave; posizionata troppo in basso e devi andartela un po&#39; a cercare con lo sguardo. In pista questo problema non si avverte e si apprezza la ciclistica ancora di pi&ugrave;, per la naturalezza che offre, oltre alla grinta del motore in modalit&agrave; Track. Il setting di base &egrave; leggermente morbido, ma le regolazioni delle nuove&nbsp;&Ouml;hlins&nbsp;risolvono il problema. Le pedane, per&ograve;, risultano basse per la guida tra i cordoli, e una regolazione in altezza migliorerebbe l&rsquo;esperienza. PIace il nuovo&nbsp;Lift Control, che evita impennate eccessive, anche se un taglio di potenza meno brusco quando impostato su livello pi&ugrave; alto (quindi con maggiore controllo della cabrata) sarebbe stato perfetto. Buone notizie dai freni: potenti e dalla buona modulabilit&agrave;.  Voto 9    Test Triumph Speed Triple 1200 RS: rapporto qualit&agrave;/prezzo  Per la Speed Triple 1200 RS, Triumph dichiara un prezzo di partenza di 20.695 euro f.c. (con disponibilit&agrave; da aprile). Non &egrave; una cifra contenuta, ma considerando l&rsquo;alto livello tecnico e le qualit&agrave; dinamiche, possiamo dire tranquillamente che &egrave; un prezzo giustificato.  Voto 8,5  Test Triumph Speed Triple 1200 RS: conclusioni  Se si ha voglia di forti emozioni, questa maxi roadster fa al caso vostro. Ha tutto per far sorridere i futuri possessori, che potranno godere delle poderose doti del motore e delle raffinate qualit&agrave; dinamiche che la Speed Triple 1200 RS sa offrire. Le strade tortuose sono il suo habitat naturale, e anche in pista sa regalare soddisfazioni, ma meglio con qualche piccolo accorgimento per renderla ancora pi&ugrave; efficace tra i cordoli. Resta comunque&nbsp;una moto di carattere.  Voto medio: 9  &nbsp; 

Affinamenti al motore e novit&agrave; riguardo la dotazione tecnologica con nuove sospensioni adattive Ohlins e funzioni aggiuntive per i controlli elettronici. Pregi, difetti, caratteristiche e prezzo: avr&agrave; meritato la lode?&nbsp;

Test Triumph Speed Triple 1200 RS: i voti del #Sottoesame

Ci sono numeri che non possono essere ignorati, e quelli di Triumph fanno parte di questa categoria: per la prima volta nei suoi 122 anni di storia, Triumph Motorcycles ha superato le 100.000 unit&agrave; vendute in tutto il mondo, con 134.635 motociclette vendute su scala globale nel 2024. Numeri da record, che parlando in termini finanziari significano +64% rispetto all&rsquo;anno precedente. Roba da criptovaluta, pi&ugrave; che da azienda di moto.    DOVE E PERCH&Egrave;  Le vendite di Triumph sono aumentate in tutte le aree geografiche attualmente raggiunte dalla rete distributiva, con maggiore consistenza in India (29.736 unit&agrave;) e nelle Americhe (+44% in Brasile, Canada e Stati Uniti). Positivi anche i risultati in Asia (+30%) e in Europa (+18%), che rimane il mercato di riferimento per Triumph Motorcycles. Risultati ottenuti soprattutto grazie all&rsquo;arrivo di nuovi modelli in segmenti completamente nuovi. Parliamo per esempio della Speed 400 e della Scrambler 400 X, arrivate sul mercato a inizio 2024. Non solo: il 2024 &egrave; stato l&rsquo;anno dell&rsquo;ingresso di Triumph nel segmento off-road, con l&rsquo;arrivo della TF250-X e della TF 450-RC Edition.    E IN FUTURO?  Nonostante il periodo di incertezza economica, in Triumph dichiarano di avere molte ragioni per continuare a essere ottimisti. A quanto pare la gamma si espander&agrave; ulteriormente per venire incontro alle crescenti esigenze dei motociclisti. Tra l&rsquo;altro, il 2025 si &egrave; aperto con l&rsquo;arrivo della nuova Tiger Sport 800 (qui trovate la prova), un segmento che da noi in Italia (ma anche in Europa) &egrave; molto apprezzato; sar&agrave; disponibile da marzo nei Concessionari Triumph. Le altre novit&agrave; riguardano gli aggiornamenti su Speed Triple 1200 RS, Speed Twin 900 e 1200, oltre al lancio della nuova Speed Twin 1200 RS, mentre le nuove edizioni speciali gi&agrave; svelate vedono protagoniste la Bobber TFC, la Bonneville Icon Edition e la Rocket 3 Evel Knievel Limited Edition. Nel frattempo, brava Triumph! 

Alla faccia della crisi, l&rsquo;azienda inglese firma un record che fa impressione: oltre 134.000 moto vendute nel corso del 2024, grazie soprattutto all&rsquo;ampliamento della gamma (anche) verso il basso

Triumph, record di vendite: oltre 130 mila moto vendute

        Triumph ha chiuso l&rsquo;anno 2024 con numeri di vendita che segnano un nuovo record nel mercato italiano. La Casa britannica, infatti, ha venduto 8.525 moto in Italia, ottenendo un +22% rispetto all&rsquo;anno 2023, quando furono registrate 7.007 moto. Triumph: la classifica dei modelli pi&ugrave; apprezzati Il mercato delle moto Over 500cc vede al primo posto l'adventure Tiger 900, scelta da 1.071 clienti, seguita da uno dei modelli pi&ugrave; distintivi del marchio di Hinckley, la roadster Street Triple (1.038 unit&agrave;), mentre chiude il podio la Trident 660 (779 unit&agrave; vendute). Al termine del primo anno di vendite, l&rsquo;introduzione all'interno della gamma Modern Classics delle "piccole",&nbsp;Speed 400&nbsp;e&nbsp;Scrambler 400 X, le prime Triumph di piccola cilindrata, registra un&rsquo;accoglienza positiva: nel segmento delle Below 500cc, il totale delle moto vendute &egrave; pari a 2.217 unit&agrave;, di cui 1.157 Speed 400 e 1.060 Scrambler 400 X.               Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Triumph Motorcycles Italia (@triumphmotorcyclesitalia)             

La Casa britannica consolida il trend di crescita degli ultimi anni e segna un +22% rispetto al 2023

Triumph da record in Italia nel 2024: le moto più vendute

Triumph propone una crossover 100% stradale perfetta per viaggiare e divertirsi tra le curve. L'ideale per chi, ad esempio, cerca qualcosa di alternativo ad una naked sportiva come una Street Triple 765 - perché magari vuole un po’ di comodità in più - o, più in generale, una crossover con cerchio anteriore da 17'' bella da guidare, bella da guardare e a suo agio in ogni condizione d’uso. Scopriamo come va in questo video

Test Triumph Tiger Sport 800: graffio felino!

Abbiamo testato la nuova crossover stradale della Casa britannica, sulle belle strade dell'Algarve, in Portogallo

Triumph Tiger Sport 800: la Gallery del test

Se la Tiger 850 Sport ha sempre dato la sensazione di avere la parola &ldquo;sport&rdquo; appiccicata un po&rsquo; per caso sul serbatoio - al netto della ruota anteriore da 19&rsquo;&rsquo;, la verve non &egrave; esattamente quella di una crossover prestazionale - &egrave; toccato alla &ldquo;piccola&rdquo; 660 (ottima moto! Che regala bei guizzi e sensazioni affilate) riportare in auge il concetto. Ma &egrave; a questa nuova Tiger Sport 800 che si deve guardare se si cerca una stradale pura, capace di far tornare alla mente la mitica Tiger Sport 1050 ormai fuori listino da qualche anno. L&rsquo;abbiamo testata sulle articolate provinciali &ldquo;a tuta piega&rdquo; nell&#39;entroterra dell&rsquo;Algarve, in Portogallo.  Di seguito, l&rsquo;analisi &ldquo;voce per voce&rdquo; nel consueto #SottoEsame, con le prime impressioni di guida a caldo e i voti assegnati al design, ai contenuti tecnici, alla resa dinamica e al rapporto qualit&agrave;/prezzo. A brevissimo, il video approfondito sui nostri canali. Mentre la prova completa, con tanti contenuti esclusivi, la trovate sul prossimo numero di In Moto in edicola.    Triumph Tiger Sport 800: Design  &Egrave; un genere di moto, quello delle crossover 100% stradali, che non sempre spicca per il fascino estetico. Ma se gi&agrave; la 660 andava nella direzione giusta, la Sport 800 - che le somiglia molto -&nbsp; ribalta la tendenza. &Egrave; oggettivamente bella. I particolari pi&ugrave; riusciti sono il frontale aggressivo che punta alla strada, il serbatoio gibbuto, muscoloso senza per&ograve; perdere in eleganza, il codino piacevolmente filante, e lo&nbsp;scarico, piuttosto compatto, e schiacciato per contenere i volumi laterali. Quattro le colorazioni disponibili: grigia grafite, nera, blu/nera e la riuscitissima gialla/nera (queste ultime 3 vendute con un piccolo sovrapprezzo). Una su base bianca non avrebbe guastato. VOTO 8,5    Triumph Tiger Sport 800: contenuti tecnici e dotazione  Tutto ruota attorno al nuovo tricilindrico 800 (evoluzione del 660) di 115 CV e 84 NM di coppia a 8.500 giri. Numeri che rappresentano quasi proporzioni auree su questa tipologia di frazionamento, alla ricerca di un&rsquo;erogazione che - come sa bene chi ama i &quot;three&quot; - cerca di pescare il meglio dei due mondi: forza ai bassi da bicilndrico e allungo da quattro. Il nuovo telaio, particolarmente leggero (la moto pesa 214 chili in ordine di marcia), lavora con sospensioni Showa completamente regolabili&nbsp;(c&rsquo;&egrave; anche la regolazione remota del precarico del mono), mentre la presenza della piattaforma inerziale&nbsp; permette di sfruttare elettronica di tipo cornering. Il pacchetto si completa di 3 riding mode, cambio quickshifter bidirezionale, connettivit&agrave; e cruise control, tutto di serie. Ma la porta di ricarica USB? No, quella purtroppo &egrave; optional. E per di pi&ugrave;, si installa sotto la sella. VOTO: 8  Triumph Tiger Sport 800: ergonomia e comfort  Una moderna sport-tourer, seppur con sembianze da crossover, deve poter garantire comfort adeguato ma anche un&rsquo;attitudine &ldquo;sprint&rdquo; a partire dalla posizione di guida. In sella alla nuova Tiger Sport 800 si sta molto ben inseriti nel corpo moto, con una postura non allungata; anzi, piuttosto raccolta. A cui contribuisce la posizione del manubrio abbastanza vicino al busto del pilota, che favorisce una conduzione col busto eretto e braccia leggermente piegate, cos&igrave; da assumere&nbsp; - quando lo si desidera - un naturale atteggiamento &ldquo;d&rsquo;attacco&rdquo; con i gomiti alti. Le ginocchia sono piegate il giusto. Il nuovo cupolino, regolabile con una mano, protegge molto bene dall&rsquo;aria anche in velocit&agrave;, ben coadiuvato dai deflettori laterali. Mentre l&rsquo;altezza della sella a 835 mm, unita ad una buona rastrematura nella zona di congiunzione tra sella e serbatoio (e alle misure compatte del 3 cilindri), garantisce una solida presa a terra con i piedi a piloti di tutte le taglie.&nbsp; In ottica turismo a medio/lungo raggio, invece, la sella del passeggero potrebbe risultare un po&rsquo; &ldquo;risicata&rdquo;; il comfort degli &quot;ospiti&quot;, in ogni caso, migliora montandolo il tris di borse completo (optional), grazie allo schienalino sul baule posteriore. La strumentazione, infine, risulta un po&rsquo; piccola e posizionata troppo in basso, al di sotto della linea di sguardo. VOTO: 8  Triumph Tiger Sport 800: resa dinamica  Neanche a dirlo, il piatto forte &egrave; il nuovo tre cilindri (ma non solo!). Erogazione muscolare, velocit&agrave; nel salire di giri, elasticit&agrave; (soprattutto nelle marce alte), sound coinvolgente, sono queste le sue doti pi&ugrave; evidenti. Azzeccata anche la rapportatura del cambio, ben &ldquo;servito&rdquo; da un quickshifter preciso e (almeno a gusto di chi scrive) piacevolmente contrastato negli innesti, cos&igrave; da far percepire con gusto ogni cambiata, senza risultare per&ograve; mai ruvido. Buona la frenata, molto modulabile (caratteristica che si &egrave; fatta apprezzare lungo un tratto di asfalto sporco/bagnato in seguito a un acquazzone), perfetto il setting delle sospensioni: confortevoli sullo sconnesso, adeguatamente &ldquo;sostenute&rdquo; nei momenti di guida pi&ugrave; aggressivi. Una moto agile tra le curve e divertentissima da guidare, con una resa dinamica convincente, che appaga. L&rsquo;elettronica di bordo &egrave; apparsa ben settata, mai invasiva. E anche i riding mode - ben distinguibili l&#39;uno dall&#39;altro - svolgono bene il loro compito: Rain per le condizioni di asfalto pi&ugrave; critiche, Road per andare a spasso con brio (davvero una mappa ben studiata) e Sport per godersi a pieno &ldquo;il graffio&rdquo; della Tigre, scatendando tutta la grinta del 3 cilindri. VOTO: 9    Tiger Sport 800: rapporto qualit&agrave;/prezzo  Il prezzo parte da 11.995 euro. Facciamo 12.000. Una cifra interessante se si considera la dotazione di serie, la resa e la qualit&agrave; percepita (compresi particolari apprezzabili come gli attacchi per le valige laterali integrati nel codino). Poco da aggiungere. VOTO: 8,5  Triumph Tiger Sport 800: conclusioni  Se cerchi qualcosa di alternativo ad una Street Triple 765, perch&eacute; magari vuoi un po&rsquo; di comodit&agrave; in pi&ugrave;, qui non sbagli: stesso divertimento di guida (o quasi) ma tanto comfort in pi&ugrave;. Idem se vuoi una crossover 100% stradale, bella da guidare, bella da guardare e a suo agio in ogni condizione d&rsquo;uso. Viaggi inclusi. Da valutare bene, per&ograve;, se si parte spesso in coppia per affrontare lunghe distanze: in questo caso, ci potrebbero essere alternative migliori; nessun problema, invece, per le gite in giornata o di un week-end. VOTO FINALE: 8,4 

Una crossover 100% stradale, per viaggiare e divertirsi tra le curve. Pregi, difetti, caratteristiche e prezzo, scopriamo con quali voti ha superato il nostro test

TEST TRIUMPH TIGER SPORT 800: I VOTI DEL #SOTTOESAME

La nuova maxi naked inglese si rinnova per la nuova stagione, con diverse migliorie tecniche che toccano ogni comparto. Dal motore, alla ciclistica fino ad una elettronica ancora più evoluta. Ecco come e cosa cambia

Triumph Speed Triple 1200 RS 2025: le foto

La Triumph Speed Triple 1200 RS si rinnova per la nuova stagione, con diverse migliorie tecniche che toccano ogni comparto. Dal motore, alla ciclistica fino ad una elettronica ancora più evoluta

Triumph Speed Triple 1200 RS 2025: il video

E dopo il motocross, arriva anche l&#39;Enduro. Nel 2025 Triumph Motorcycles Italia sar&agrave; impegnata in una nuova sfida che porter&agrave; il nome di team Triumph Motorcycles Italia Racing. Il progetto, realizzato in collaborazione con Jolly Enduro Team, segna l&rsquo;esordio della filiale italiana del marchio britannico nelle gare nazionali e internazionali di enduro.  Il debutto nell&#39;enduro  Il programma per il 2025 comprende la partecipazione al&nbsp;FIM EnduroGP World Championship, ai Campionati Assoluti d&rsquo;Italia Enduro e al FIM International Six Days of Enduro, in programma a Bergamo dal 24 al 29 agosto. Questa iniziativa segue l&rsquo;introduzione della TF 250-X, una motocicletta sviluppata a partire dal modello TF usato per il cross.  La squadra sar&agrave; gestita dal Jolly Enduro Team, che vanta una lunga esperienza nel settore, e includer&agrave; i piloti Morgan Lesiardo, Luca Colorio e Alex Walton. La squadra garegger&agrave; nella categoria 250cc con il supporto tecnico fornito da Triumph Motorcycles Italia. Questo supporto includer&agrave; anche servizi per i clienti del brand che utilizzeranno motociclette della gamma TF.    Andrea Buzzoni, General Manager di Triumph Motorcycles Italia: &ldquo;Siamo orgogliosi di annunciare la nascita di Triumph Motorcycles Italia Racing. Per Triumph Motorcycles Italia si tratta dell&rsquo;esordio assoluto nel mondo delle competizioni e, nello specifico, di una scelta significativa verso il consolidamento della reputazione del brand Triumph anche in ambito off-road. Una scelta coraggiosa quella di partecipare da subito ad un Campionato Mondiale che sottolinea la nostra passione e la voglia di metterci in gioco con l&rsquo;obiettivo di sviluppare competenza e know-how da mettere a disposizione degli appassionati del brand e del fuoristrada.   Vorrei ringraziare Franco Mayr ed il team JET che con la loro esperienza e storia di successi ci hanno ulteriormente motivato. Oltre alla gestione diretta del Team, in partnership con Jolly Enduro Team, Triumph Motorcycles Italia garantir&agrave; dalla stagione 2025 un supporto tecnico e logistico in ciascuna competizione alla quale sar&agrave; presente per consentire agli atleti che sceglieranno Triumph di competere ai massimi livelli&rdquo;.  Con questo debutto, Triumph amplia il proprio coinvolgimento nelle competizioni, esplorando nuove aree nel mercato motociclistico e ampliando in maniera pi&ugrave; che logica l&#39;impegno del motocross anche nelle discipline enduristiche. Buona fortuna alla nuova sfida inglese! 

Dal motocross all&#39;enduro il passo e breve, e il marchio inglese porter&agrave; nel mondiale 2025 le nuove moto con una struttura gestida da Triumph Motorcycles Italia

Triumph debutta nell&#39;Enduro 2025 con la TF 250-X

Abbiamo testato l'ultima evoluzione della modern-classic della Casa inglese nel sud della Spagna, dalle parti di Gibilterra

Triumph Speed Twin 900: la gallery del test

La Speed Twin 900, per la Casa inglese, incarna a pieno il concetto di &ldquo;classico contemporaneo&rdquo;, un mezzo attraverso il quale traghettare il proprio heritage verso il futuro, senza tradirne i valori fondanti a partire dall&#39;irresistibile fascino british. Insomma, la nuova Speed Twin trattiene a pieno il carattere delle britanniche &ldquo;a faro tondo&rdquo; ma rilancia prepotentemente sul piano del piacere di guida e della tecnologia di bordo. Ancora di pi&ugrave; per quanto riguarda questa versione 2025, dove esordisce un&rsquo;elettronica raffinata di tipo &ldquo;cornering&rdquo; e arrivano ottimizzazioni alla ciclistica e all&rsquo;ergonomia.   Il piatto forte? &Egrave; sempre lui, il vivace bicilindrico Bonneville High Torque di 900 cc.&nbsp; Abbiamo testato la nuova Speed Twin sulle strade mozzafiato tra Sotogrande, Cadice, e Gibilterra, in Spagna. Di seguito, l&rsquo;analisi &ldquo;voce per voce&rdquo; nel consueto #SottoEsame, con le prime impressioni di guida e i voti assegnati al design, ai contenuti tecnici, alla resa dinamica e al rapporto qualit&agrave;/prezzo; sul prossimo numero di In Moto, invece, la prova completa con tanti approfondimenti esclusivi.    SPEED TWIN 900: DESIGN  Una moto che intriga al primo sguardo con linee raffinate, semplici e sorprendentemente pulite. Un risultato, badate bene, meno scontato di quanto si possa immaginare&nbsp;ottenuto grazie ad un eccellente lavoro dei progettisti Triumph, abilissimi nel nascondere, celare e ottimizzare. Al punto che, scheda tecnica alla mano, si fa non poca fatica a indovinare dove sia stato posizionato tutto ci&ograve; che viene elencato. I cerchi a razze sono l&igrave; a ribadire la voglia di modernit&agrave; e di volersi distinguere dalle altre Bonnie, senza per&ograve; risultare fuori luogo; come d&rsquo;altronde fanno anche i tanti elementi tech - vedi la strumentazione - che ben si accordano a tratti super tradizionali come la sella. Tra le novit&agrave; estetico/funzionali di questa nuova versione spiccano il ridisegnato serbatoio ora pi&ugrave; scolpito, i parafanghi &ldquo;ridotti&rdquo;, i carter motore pi&ugrave; slim, lo scarico pi&ugrave; corto e il gruppo ottico pi&ugrave; compatto rispetto al modello precedente. Tre le colorazioni disponibili: Pure White, con dettagli blu e arancio sul serbatoio, Phantom Black, con accenti in grigio e oro, o Aluminium Silver con il logo Triumph incorniciato in color rosso. VOTO: 8,5    SPEED TWIN 900: CONTENUTI TECNICI E DOTAZIONI  Tanto classica, molto moderna. La componentistica della Street Twin viaggia in pratica su un doppio binario: da una parte una ciclistica consolidata, dall&#39;altra soluzioni tecnologiche ed elettronica all&#39;ultimo grido. Partiamo dal motore. Il bicilindrico Bonneville 900 rimane pressoch&eacute; immutato e garantisce 65 CV a 7.500 giri/min e una favorevole curva di coppia con 80 Nm disponibili a 3.800 giri/min. L&rsquo;acceleratore &egrave; ride-by-wire, mentre sul modello 2025 esordisce una piattaforma inerziale che consente pi&ugrave; evolute funzioni cornering per ABS e traction control. I riding mode rimangono 2: Rain e Road. Il telaio a doppia culla in acciaio &egrave; stato rivisitato, mentre il reparto sospensioni vede una forcella rovesciata Marzocchi abbinata a due molle posteriori, sempre Marzocchi, piggy-back con regolazione del precarico, montate su un nuovo forcellone in alluminio pi&ugrave; rigido e leggero; l&rsquo;escursione, al posteriore, &egrave; stata leggermente ridotta: da 120mm a 110mm. Per quanto riguarda l&rsquo;impianto frenante, spiccano una nuova pinza radiale progressiva a quattro pistoncini marcata Triumph e un disco anteriore pi&ugrave; grande, di 320mm. La nuova strumentazione introduce pi&ugrave; funzioni e si avvale di un elemento &ldquo;tondo&rdquo; LCD a colori, con un display TFT integrato per informazioni ulteriori. Non manca la connettivit&agrave; Bluetooth, che consente la navigazione turn-by-turn e la possibilit&agrave; di effettuare chiamate o attivare la musica dal telefono. &Egrave; disponibile anche una presa di ricarica USB-C per i dispositivi posizionata sulla sinistra del cruscotto. Complessivamente, una dotazione completa di tutto se si considerano posizionamento ed fascia di prezzo. VOTO: 8  SPEED TWIN 900: ERGONOMIA E COMFORT  La prima cosa che si avverte quando si sale in sella &egrave; un&#39;elevata sensazione di compattezza, accentuata dal nuovo serbatoio pi&ugrave; svasato che fa sentire la moto sorprendentemente stretta tra le gambe. La posizione di guida &egrave; stata rivista per essere pi&ugrave; naturale e per offrire maggior spazio, con un&#39;abitabilit&agrave; e una triangolazione orientate ad accogliere sia persone non troppo alte, che i pi&ugrave; dotati di gamba. Volendo dare qualche riferimento, chi scrive, con il suo metro e ottanta, si &egrave; sentito perfettamente a suo agio, ma piloti di maggiore statura potrebbero ritrovarsi con le ginocchia un po&rsquo; troppo piegate. La sella ha una nuova forma che si integra con il posteriore pi&ugrave; stretto, mentre tra gli accessori &egrave; disponibile una seduta pi&ugrave; bassa, da 780mm a 760mm. Per il resto, l&rsquo;ergonomia neutra, da moto super friendly, ti fa sentire subito a casa, con il busto solo lievemente proteso in avanti per accentuare il feeling con l&rsquo;avantreno e il controllo sui tratti guidati. Il comfort di marcia? Buono, nonostante gli ovvi limiti di una moto naked. Anche le vibrazioni (che si percepiscono solo nella parte alta del contagiri) non sono mai fastidiose. VOTO: 8  SPEED TWIN 900: DIVERTIMENTO E PIACERE DI GUIDA  Un colpo al comando dello starter, qualche centinaio di metri, e il segreto della Speed Twin emerge subito chiaro: l&rsquo;astuzia nel motore! Su moto di questo genere, infatti, la differenza la fa la coppia e il bicilindrico frontemarcia Triumph &egrave; il classico uovo di Colombo. La curva di erogazione &egrave; talmente piacevole che si ha la sensazione di guidare una moto ben pi&ugrave; potente dei 65 CV dichiarati. Una bella spinta forte e vigorosa sin dai bassissimi regimi, accompagnata dal coinvolgente sound che fuoriesce dagli scarichi e ulteriormente enfatizzata dall&rsquo;ottima rapportatura del cambio. E poi questo bicilindrico &egrave; super-elastico: nelle marce pi&ugrave; alte si pu&ograve; spalancare il gas dai 1000 giri e lui prende subito vigore, senza incertezze.&nbsp; Un lungo tratto a scorrimento veloce fa emergere subito un limite fin troppo ovvio per una naked: l&#39;assenza di protezione aerodinamica ma, grazie al manubrio non eccessivamente largo, si resiste senza grossi problemi fino ai 120/130 indicati. Manca la 6&deg; marcia? Poco male, a 130 si viaggia in 5&deg;, che &egrave; una meraviglia, poco sopra i 4.000 giri. Arrivano le curve e, con loro, il momento di valutare uno dei parametri pi&ugrave; importanti su qualunque genere di moto, modern classic incluse: il piacere di guida. E se in genere su mezzi cos&igrave; si tratta di un piacere &ldquo;sottile&rdquo;, da gustare soprattutto procedendo in maniera rotonda e non troppo aggressiva, la Speed Twin risulta convincente anche se condotta con piglio frizzante. Intendiamoci, non &egrave; un mezzo super reattivo con cui sfidare la race replica di turno. Ma l&#39;agilit&agrave;, nei rapidi cambi di direzione, non &egrave; affatto male. L&#39;ingresso in curva &egrave; sincero e l&#39;avantreno, sempre ben &ldquo;sostenuto&rdquo;, comunica in maniera chiara ci&ograve; che succede sotto la ruota anteriore. Inoltre, una luce a terra pi&ugrave; che discreta per il segmento, permette angoli di piega niente male; insomma, si pu&ograve; andar gi&ugrave; parecchio, prima di sentire grattare qualcosa in curva. In uscita, poi, basta spalancare il gas e godersi la presenza costante del motore, sempre pronto, proprio l&igrave; dove serve. Nel complesso, un mezzo divertente ed efficace, che dinamicamente convince e regala diverse soddisfazioni. Promossa anche la frenata. Qualche dubbio, invece, lo lasciano la sospensione posteriore, risultata un po&rsquo; secca nella risposta al momento di affrontare un tratto con degli avvallamenti e asfalto un po&rsquo; rovinato, e le Michelin Road Classic di primo equipaggiamento, oneste ma non entusiasmanti. VOTO: 8  SPEED TWIN 900: RAPPORTO QUALIT&Agrave;/PREZZO  La qualit&agrave; costruttiva - cavi, assemblaggi, plastiche - &egrave; fuori discussione: tutto &egrave; realizzato a regola d&rsquo;arte. Come fuori discussione &egrave; anche anche l&rsquo;attenzione al dettaglio&hellip; ma in questo, Triumph &egrave; da sempre una garanzia! Il prezzo della nuova Speed Twin 900 pari 9.795 euro - quindi sotto la soglia psicologica dei 10.000 - appare pi&ugrave; che adeguato, per contenuti e blasone.&nbsp; VOTO: 8,5  CONCLUSIONI  Bella e intrigante lo era gi&agrave;. La nuova Speed Twin 900 trattiene tutto il fascino delle classiche di Hinckley - seppur con la sua impostazione pi&ugrave; sbilanciata sul lato &ldquo;modern&rdquo; - rilanciando prepotentemente sul fronte del piacere di guida e della tecnologia di bordo&hellip; davvero difficile rimanerne delusi. Una moto rifinita ottimamente e che conquista tanto da ferma, quanto alla guida. Con in pi&ugrave; un valore aggiunto: un propulsore dalla grande personalit&agrave;. Occorre aggiungere altro? Si, costa anche il giusto! VOTO FINALE: 8,2 

Una moto dal fascino senza tempo ma capace di guardare al futuro e bella da guidare. Pregi, difetti, caratteristiche e prezzo, scopriamo con quali voti hanno superato il nostro test

Test Triumph Speed Twin 900: i voti del #SottoEsame

Se il fascino fosse quotato in borsa, le modern-classic della Casa inglese sarebbero le azioni da comprare. Lo sanno bene in Triumph, dove da anni si coltiva l’arte di sedurre gli appassionati con ammalianti heritage dalle linee intramontabili. Senza dimenticare, però, che c’è una fascia di utenza per la quale la passione passa anche dalle sensazioni forti e allora… eccole qua, le nuove Speed Twin 1200 e 1200 RS, due moto dalle linee senza tempo, belle e affilate. A caratterizzarle,  l’accento di aggressività emanato dalla meccanica muscolosa (la RS vanta componentistica da sportiva di razza) e i particolari tech che rilanciano in avanti il concetto di moto classica, donando all’insieme un bella allure di attualità. Scopriamo come vanno in questo video

TEST TRIUMPH SPEED TWIN 1200 E 1200 RS: CLASSICHE SEDUZIONI

        Per gli appassionati di cinema e motori, arriva una notizia molto allettante: la Triumph Scrambler 1200, guidata dall'attore Daniel Craig (applaudito a Venezia 81 per il Queer di Luca Guadagnino) &egrave; all'asta. La Triumph di James Bond La Triumph Scrambler 1200 &egrave; stata la compagna d'avventura di James Bond (interpretato da Daniel Craig) nel film "No Time to Die".Sono solo 250 le unit&agrave; prodotte di questo esemplare il che, la rende un modello molto raro, senza contare la presenza della firma dell'attore sopra la plastica incisa con l'emblema del film, ossia "007". Caratteristiche tecniche La Scrambler si basa sulla versione XE, monta un motore da 1200 cc, capace di erogare 89 CV di potenza. Sfoggia sospensioni Ohlins, scarico Arrow e freni Brembo. Ma la ciliegina sulla torta &egrave; la firma autografa di Daniel Craig, che brilla sul paracalore dello scarico, rendendo questo veicolo un pezzo davvero unico. James Bond: il prezzo della Triumph Scrambler 1200 all'asta Chi desidera possederla, avr&agrave; da chiedere molto al suo portafoglio. Non sar&agrave; venduta a meno di 43mila euro, e il prezzo potrebbe salire... noi, aggiungingiamo "speriamo che salga", perch&eacute; l'importo verr&agrave; devoluto in beneficienza all'ente benefico RNLI (Royal National Lifeboat Institution) che si occupa di salvare vite in mare. DUCATI 750SS ALL'ASTA: TROVATA IN UN FIENILE       

La moto &egrave; stata la compagna d'avventure di Daniel Craig nel film No Time to Die: prezzo e caratteristiche

La Triumph Scrambler 1200 di James Bond (autografata) è all'asta

Versione esclusiva e in tiratura limitata, tutta fatta in carbonio e materiali pregiati. Ne verranno realizzate solo 750 a partire da marzo 2025.

Triumph Bobber TFC: LE FOTO

Triumph Motorcycles ha svelato la nuova Bonneville Bobber TFC, un&rsquo;edizione limitata che rappresenta l&rsquo;apice del modello pi&ugrave; &quot;special&quot; di Hinckley con una dotazione esclusiva e una colorazione che la rende preziosa. Con soli 750 esemplari numerati disponibili in tutto il mondo, punta alle collezioni private e a quei motociclisti a cui piace andare in giro con un prodotto davvero ricercato, senza dover per forza rivolgersi a preparatori.    Carbonio a non finire  La Bobber TFC (che sta per Triumph Factory Custom) si distingue per la sua carrozzeria in fibra di carbonio lucida, rifinita con una speciale verniciatura bicolore arricchita da dettagli dorati dipinti a mano. Ogni serbatoio &egrave; firmato dall&rsquo;artista, un tocco che esalta l&rsquo;unicit&agrave; di ciascun modello. Elementi come la forcella dorata marchiata &Ouml;hlins, i dettagli anodizzati e il logo Triumph in rilievo sulla sella in pelle premium, aggiungono lusso e raffinatezza.    Motore  Il motore &egrave; sempre il bicilindrico parallelo Bonneville 1200cc, che in questa configurazione eroga una potenza massima di 78 CV e una coppia di 106 Nm. Ha controllo di trazione, modalit&agrave; di guida Road, Rain e Sport e un esclusivo sistema di scarico Akrapovic.  Caratteristiche generali  Le sovrastrutture in carbonio hanno permesso una riduzione di peso di oltre 5 kg migliorando l&rsquo;agilit&agrave;, mentre le sospensioni &Ouml;hlins e i freni Brembo promettono rigorosit&agrave; e divertimento alla guida.    Triumph Bobber TFC: disponibilit&agrave; e prezzo  Anche l&#39;Italia ricever&agrave; la sua quota delle 750 unit&agrave; disponibli, quindi &egrave; possibile ordinarla presso le concessionarie Triumph a partire da Marzo 2025 al prezzo di 20.395 euro. Poco? Molto? Per un prodotto raro come questo, &egrave; forse un prezzo pi&ugrave; che onesto. 

Il modello pi&ugrave; particolare del listino riceve una versione preziosa con tanto carbonio e sospensioni pregiate. Ne verranno prodotte solo 750

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