Si scrive TMax o T-Max? I nomi dei modelli Honda e BMW sono scritti con o senza spazi fra lettere e numeri? Proviamo a capirci qualcosa
Non è la prima volta che questo problema, apparentemente insignificante, salta fuori come argomento di discussione fra appassionati e addetti ai lavori, perchè i nomi delle moto sono sempre stati un tema caldo e un unicum nel mondo dell'automotive in generale, che di solito si basa su nomenclature più semplici e facilmente memorizzabili. Ma perchè le due ruote hanno, da sempre, un'anagrafe così complessa e piena di numeri e lettere? Proviamo a scavare nella storia e nella tradizione del settore.
Sembra banale come spiegazione, ma il principale motivo è dato dalla tradizione.
Le prime moto che hanno avuto successo negli anni a cavallo delle due grandi guerre, hanno da subito utilizzato nomi composti da lettere e numeri, come ad esempio le Harley Davidson 1.200 cc SV (sigla a due lettere più indicazione della cilindrata), le BMW R32 o le Moto Guzzi, partite dalla semplice lettera P e V seguite dalla cilindrata e poi evolute in GT, GTV, Sport 14 ecc.
Il mondo delle auto, parallelamente, stava prendendo la stessa direzione e fra le leggende del periodo non possiamo che ricordare le Alfa Romeo 6C o le Mercedes 500K.
Nel secondo dopoguerra, le cose parevano andare verso una direzione più razionale con nomi molto più facili da memorizzare. Era il periodo delle Vespa, delle Lambretta, delle Moto Guzzi Falcone e Airone, delle Fantic Caballero e - nel mondo auto - delle Fiat 500 e Lancia Fulvia. Rimanevano, però, alcuni marchi profondamente legati alla denominazione "codificata" di lettere e numeri come i brand tedeschi auto e moto e le sempre più complicate sigle che hanno accompagnato i modelli Harley Davidson.
Harley Davidson gamma 2024 - LE FOTO
Per il nuovo anno nessuna rivoluzione ma solo affinamenti della gamma, con in più la nuova CVO Pan America con accessoristica e verniciatura dedicate
Guarda la galleryCB750 Four. Vi dice nulla questo nome? Il modello Honda che ha rivoluzionato il mercato occidentale è anche quello che ha dato il "là" al ritorno massiccio della nomenclatura alfanumerica dei modelli di tutti i brand che è continuata in modo costante fino a oggi, con pochissime eccezioni. Nel mentre il mondo delle auto non è tornata sui suoi passi e ha continuato (sempre ad eccezione di Mercedes e BMW) a proporre nomi propri molto più orecchiabili e facili da ricordare perchè identitari o evocativi.
Siamo arrivati ai giorni nostri, quindi, con un enorme problema: tantissime sigle si sono accavallate nel tempo e dalle semplici indicazioni delle cilindrate ora si sta lentamente passando a numeri non tondi, come ad esempio 502/702 (TRK), 452 (Mondial Piega) e altri.
Mondial Piega 452, i voti del #sottoesame: le foto del test
Piccola ma in veste da grande. Il look è aggressivo e ricorda subito moto di categoria superiori, sportive e pistaiole
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