Bruxelles, il futuro per i mezzi a due ruote saranno gli e-fuels?

Bruxelles, il futuro per i mezzi a due ruote saranno gli e-fuels?

Acem e FIM hanno organizzato una serata a Bruxelles mettendo assieme industriali, giornalisti, addetti ai lavori, politici nazionali ed europei, piloti. Tutti assieme con l’obiettivo di parlare di moto e di conoscersi

 

20.09.2024 ( Aggiornata il 20.09.2024 16:12 )

Colaninno (Acem) vogliamo collaborare, ma serve un progetto europeo

Ad aprire i lavori ha pensato Michele Colaninno, presidente dell’Acem e CEO del Gruppo Piaggio, con un discorso molto mirato.
In Europa ci sono cinque milioni di persone che fanno commuting quotidianamente, abbiamo margine per crescere. Il mondo della moto nel nostro Continente significa 390mila posti di lavoro, e un contributo al PIL pari a 21,5 miliardi di euro”.
C’è l’esigenza di includere il mezzo a due ruote nel Piano europeo per la mobilità urbana, che prenderà il via nel 2027”.

E ancora: “i motociclisti sono utenti vulnerabili, certo, ma metteremo in campo nuove tecnologie, e li supporteremo con migliori training e formazione”. Però “servono infrastrutture amichevoli, a tutti i livelli, che oggi non abbiamo”.

E riferendosi al tema dell’inquinamento e al piano europeo di conversione all’elettrico: “una cosa che dico ogni volta che parlo in pubblico è che moto e scooter rappresentano meno dell’1% della CO2 emessa dal totale dei veicoli stradali. 40 milioni di veicoli a due ruote contribuiscono per meno dell’1% alle emissioni di CO2".

Un discorso puntuale quello di Colaninno, che dopo aver illustrato i vantaggi del mezzo a due ruote, è passato a denunciare i problemi dell’industria europea, che ha bisogno di cambiamenti per sopravvivere all’ondata che arriva da Oriente.

Soffriamo le tensioni geostrategiche internazionali, l’inflazione, gli interessi sul credito, le guerre in Ucraina e in Medio Oriente, i problemi di trasporto nel Mar Rosso. Abbiamo bisogno da parte della politica europea di strategie di lungo termine, per superare l’appuntamento con il 2050 - quando l’UE ha posto l’obiettivo della neutralità climatica di veicoli e produzioni industriali, ndr -“. E sul tema del passaggio all’elettrico ha ribadito la necessità di lasciare la porta aperta a più tecnologie differenti, indicando gli e-fuels come la soluzione migliore per le moto".

Infine l’appello al mondo politico, che nella precedente legislatura europea era stato un po’ sordo - lo diciamo noi - alle istanze presentate dal mondo dell’industria e dei consumatori. “Vogliamo collaborare con il nuovo mandato politico. È importante aprire una nuova era di discussione e confronto. Ci scontreremo pure, ma dobbiamo lavorare assieme per un fine comune, che è il ripensamento dell’urbanizzazione e della mobilità, la riduzione dei problemi ambientali. L’industria ha bisogno di competizione pulita a livello globale - con riferimento alle condizioni più favorevoli di cui godono i produttori orientali - abbiamo bisogno di un piano di lungo termine che ci aiuti a restare in Europa a produrre. Altrimenti sarà impossibile”.

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