Quella che all'apparenza era una comoda e grintosa tourer sfoderava una guida facile a dispetto di un motore di 152 cv che spingeva la maxi di Akashi ai 285 Km/h
KAWASAKI ZZR 1100: NUMERI DA CAPOGIRO
L'abitudine alle scomodità delle racing replica dell'ultima generazione ci aveva fatto dimenticare il comfort di una granturismo comoda ed accogliente come questa maxi Kawasaki. Il pilota è sontuosamente alloggiato in un posto di guida quasi ottimale con distanze corretta e tra pedane, sella (comodissima) e manubrio. Anche il manubrio stesso è stato ben posizionato per evitare carichi eccessivi sui polsi.
Caratterizzata da una grande fruibilità anche nella guida sportiva, la ZZR 1100 sfoggia anche sospensioni dalla taratura morbida, ma la dote che colpisce di più in questa maxi e decisamente la facilità con la quale si fa condurre e di ridotto impegno che richiede al pilota. Merito della azzeccata geometria dello sterzo e della buona distribuzione dei pesi, il tutto bene in sintonia con il lavoro svolto dalla gomme. Che fanno portare la moto al limite con grande disinvoltura.
Gli angoli di piega a causa di cavalletti e pedane, non sono a livello di quelli (quasi fantascientifici) delle più recenti superbike replica, ma la ZZR si dimostra sempre coerente e precisa nel mantenere la traiettoria. Ma indubbiamente il massimo contributo nella gioia di guidare lo offre un incredibile motore: una vera miniera di cavalli che offre sempre una costante e eccitante spinta in avanti anche nelle marce alte e questo nonostante i rapporti lunghi. La ZZR 1100 in accelerazione può passare da 0 a 100 km/h in soli 2,6 secondi oppure coprire i 400 m in 10,1 e di km in 19 secondi netti con velocità di uscita rispettivamente di 217,8 e 258 km/h, la velocità massima è di 285 km/h rilevati. Su livelli più "umani" e invece il funzionamento del reparto freni e della trasmissione.
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