Alpen Masters 2024: Honda CBR 650R e-clutch vs Suzuki GSX-8R

Alpen Masters 2024: Honda CBR 650R e-clutch vs Suzuki GSX-8R

In gara, quest’anno, c’é anche la categoria delle sportive di media cilindrata, con le due medie giapponesi a darsi battaglia

02.09.2024 14:02

Honda CBR 650R vs Suzuki GSX-8R5: le sensazioni in sella

Attenzione a non confondere queste moto con delle sport tourer: la differenza potrebbe sembrare banale, ma non lo è. Queste due infatti non vanno immaginate come delle infaticabili viaggiatrici, ma come delle sportive fatte e finite, solo un pelo più comode. A partire, infatti, dalla posizione in sella, si nota subito una connotazione piuttosto sportiva, quasi d’altri tempi.
Specialmente sulla Honda: busto disteso sul serbatoio, gambe raccolte, polsi caricati. Ed è uno dei motivi per il quale ha perso: nel 2024 si può offrire la stessa esperienza di sportività stando però più comodi.
L’altro, importante, motivo per il quale non ha passato queste semifinali risiede nella scelta del motore: non è facile tenerlo sempre nella zona alta del contagiri tra i tornanti dello Stelvio. Si utilizza costantemente la prima marcia, pena il ritrovarsi inchiodati per diversi secondi prima che il 4 cilindri torni a spingere. Il sistema E-Clutch convince se inteso come quickshifter: è rapido e sempre preciso. Convince meno come sistema per ripartire, perché a volte sembra non intuire i voleri del pilota. Anche la ciclistica non ha brillato: le sospensioni piuttosto morbide e l’avantreno un pelo scarico non la rendono agilissima tra i tornanti. Occorre sporgersi col busto e perché no, anche con il lato B, ma pure così richiede qualche istante in più prima di poter affondare il gas.

Sulla Suzuki è tutto più immediato, diretto. A partire proprio dall’ergonomia: manubri più alti e vicini al pilota, pedane più centrali. Dà subito l’impressione di essere più guizzante e agile. Curva in un lampo, rispetto alla CBR, e il motore è proprio un bel peperino. Non ha tanti CV agli alti regimi, ma ai bassi e medi è piuttosto grintoso; tra l’altro i rapporti sono ravvicinati e questo aiuta a uscire di curva baldanzosi, più di quanto possano far immaginare i numeri rilevati al banco. Anche la ciclistica funziona meglio. Nonostante i componenti pressoché identici, qui abbiamo una taratura più sostenuta e al tempo stesso una migliore distribuzione dei pesi. Risultato: la 8R curva più in fretta ed è anche più rigorosa nel mantenere la traiettoria quando si frena o quando si incontra qualche avvallamento in percorrenza. Si procede più spediti, più sicuri e anche divertendosi di più; ecco perché ha vinto.

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