In sella alla sportiva quanto aggressiva versione "racing" dello scooter di Pontedera per cercare di capirne meglio le varie sfumature che possono saltare fuori nell'uso quotidiano e prolungato
Nuova settimana nuovo appuntamento dove vogliamo mettere in evidenza pregi e quei difetti di una moto, o di uno scooter come nel caso della Vespa GTS 300 Racing Sixties, che possono venir fuori solo con l'utilizzo day by day. Sfumature che spesso nelle prove per forza di cose non saltano fuori nelle prime impressioni #Unasettimanacon stavolta vede protagonista la scooter di Pontedera, che abbiamo guidato in città ed su strade extraurbane. Alla fine del racconto il nostro video completo.
Nell'uso in città spicca la bella ergonomia e la comodità sin dai primi metri in sella alla Vespa GTS 300 Sixties. Fattori che aiutano non poco ad individuare la migliore posizione di guida, grazie anche della sella posta a 790 mm ma ben distanziata dalla pedana.
Dinamicamente questa vespa convince per la maneggevolezza e la poca fisicità richiesta anche nei passaggi più angusti così come nello zig-zag anti traffico tra le auto incolonnate, quasi la guidassimo col pensiero. Merito evidentemente dei cerchi dal diametro contenuto (12”) ma anche di un bilanciamento complessivo molto soddisfacente. Nell’arduo test dei famigerati sampietrini, convincono le sospensioni in grado di filtrare bene scalini e sconnessioni, grazie soprattutto alla progressività ed alla morbidezza nel primo tratto di escursione. Ricordiamoci però di rimanere distanti dalle buche più profonde per evitare eventuali fondocorsa del monobraccio anteriore.
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