Una piccola Hypernaked (per patente A2) per chi è guidato da uno spirito sportivo. Pregi, difetti, caratteristiche e prezzo:i voti del nostro test
Piccola ma in veste da grande, la nuova Mondial Piega 452 è la perfetta continuità, soprattutto dal punto di vista estetico, della Mondial Piega 125, annunciata un paio di anni fa. Il look è aggressivo e ricorda subito moto di categoria superiori, sportive e pistaiole, d’altronde la responsabilità di portare un nome così si sente, ricordiamo, infatti, la primissima Mondial Piega 1000, prodotta dal 2001 al 2005, supersportiva che ad oggi è vero e proprio oggetto di culto tra collezionisti ed appassionati.
Ma la 452 vuole essere diversa, compattissima, leggera e agile da il meglio di sé tra i tornati, spingendo chi la guida ad un approccio sportivo tra le curve, garantendo divertimento e precisione.
Di seguito, l’analisi “voce per voce” nel consueto #SottoEsame, con le prime impressioni di guida e i voti assegnati al design, ai contenuti tecnici, alla resa dinamica e al rapporto qualità/prezzo; in coda trovate anche le risposte ad alcune delle domande che ci avete posto attraverso i social. Sul prossimo numero di InMoto, invece, la prova completa con tanti approfondimenti esclusivi.
Il design è sicuramente uno dei suoi punti forte, nasce dalla matita di Rodolfo Frascoli che ha lavorato sapientemente per dar vita a linee spinte ma, allo stesso tempo, ben raccordate, garantendo aggressività, senza rinunciare all’armonia generale della moto.
Balza subito all’occhio come le forme siano tutte sbilanciate sull’avantreno, complice sicuramente il serbatoio alto e il codino estremamente corto, che lascia spazio giusto ad un paio di maniglie per il passeggero e nulla più. Anche il faro posteriore è assente, è stato, infatti, integrato con gli indicatori di direzione posteriori.
A contribuire all’aspetto “racing” poi si fanno notare, immediatamente, anche i due deflettori laterali posti appena sopra le frecce e un cerchio semi lenticolare al posteriore che è sicuramente unico nel suo genere.
Per terminare troviamo all’anteriore un doppio faro a led, sdoppiato alto e basso, pensato per rendere il muso più affusolato e stretto, mentre al posteriore la moto culmina con un doppio scarico dall’aspetto decisamente sportivo.
Le varianti cromatiche sono due: grigia con dettagli rossi e nera con dettagli giallo fluo.
VOTO: 8,5
Mondial Piega 452, i voti del #sottoesame: le foto del test
Piccola ma in veste da grande. Il look è aggressivo e ricorda subito moto di categoria superiori, sportive e pistaiole
Guarda la galleryIl motore è CFMOTO, un bicilindrico parallelo frontemarcia da 449,5cc, alesaggio x corsa da 72x55,2 mm, con raffreddamento a liquido, distribuzione DOHC e 4 valvole per cilindro. La sua potenza è di 46,5 CV (34,2 kW) a ben 10.000 g/m con una coppia di 39,1 Nm a 6.500 g/m.
Un motore che vuole essere grintoso grazie anche all’albero motore con manovellismo sfalsato di 270° che assicura una fasatura ravvicinata delle combustioni.
Di fatto la forza c’è, anche se si sente soprattutto in allungo, l’uscita di curva con la marcia sbagliata, infatti, non perdona, in questo caso è necessario far salire di giri il motore per ritrovare la forza energica di questo propulsore.
Noi l’abbiamo provata tra i tornanti, che dovrebbero essere il suo pane quotidiano, quindi, forse una rapportatura più contenuta potrebbe agevolare la situazione, a discapito, però, della percorrenza sul veloce.
Infine, per contenere le vibrazioni sono presenti due contralberi che fanno un ottimo lavoro.
La frizione è antisaltellamento con sistema di riduzione dello sforzo alla leva ed il cambio a 6 marce.
Il motore è anche elemento portante attorno al quale troviamo un telaio tubolare in acciaio realizzato appositamente per questa moto, al posteriore poi spicca un altro elemento caratteristico dell’intera struttura, un forcellone monobraccio in alluminio coadiuvato da un monoammortizzatore montato su leveraggi progressivi, una scelta di carattere estetico quanto dinamico per assicurare la migliore rigidità d’insieme, quindi reattività e rapidità di inserimento curva.
All’anteriore, invece, troviamo una forcella a steli rovesciati da 41 mm ø e 120 mm di escursione che ho trovato molto ben sostenuta e regolare nella scorrevolezza, soprattutto in fase di frenata da fiducia e invita ad osare sempre qualcosa di più, grazie anche ad un impianto frenante degno di nota. La Mondial, infatti, è equipaggiata Brembo sia all’anteriore che al posteriore, davanti troviamo un disco da 320 mm frenato da una pinza radiale a 4 pistoncini azionata a sua volta da una pompa anch’essa radiale, mentre dietro troviamo un disco da 240 mm con pinza flottante da 2 pistoncini. Anche in questo caso ho trovato una frenata regolare e ben modulabile.
Di serie sono presenti poi ABS e controllo di trazione, disinseribili facilmente impostando la mappatura dedicata, non è possibile però disattivarli in maniera separata.
Le mappe hanno, quindi, solo la funzione di attivare o disattivare i controlli, l’erogazione del motore rimane invariata, STANDARD controlli ON, PIEGA controlli OFF.
Il sostegno e l’affidabilità in curva è garantita anche da un’ottima dotazione per quanto riguarda gli pneumatici di serie. La Piega monta le Pirelli Angel GT di dimensioni 120/70-17” all’avantreno e 160/60-17” al retrotreno, che garantiscono una buona affidabilità su asciutto e su bagnato, pur mantenendo una buona durabilità.
Passando alla plancia di comando, troviamo un piccolo TFT da 5” con layout personalizzabile, a colori, (a parer mio forse anche fin troppo sgargianti e futuristici) e modalità chiara/scura automatica, che, oltre alle informazioni sulla marcia consente di leggere in tempo reale la pressione degli pneumatici.
Unica nota riscontrata durante la navigazione nel menù è un lieve ritardo nella risposta dei comandi e nella visualizzazione dei giri del motore, ma ci è stato garantito che che per le moto che usciranno in concessionario queste problematiche saranno risolte. È disponibile anche la connettività smartphone e screen mirroring ma al momento della prova non l’abbiamo testata.
Infine è presente anche l’ormai classica presa USB per la ricarica dei device.
VOTO: 8
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