Alla fine degli anni '80 anche l'Aprilia si affacciava al mondo delle Crossover di grandi dimensioni con un'inedita monocilindrica
ANCHE A MEDIE ELEVATE IN AUTOSTRADA, perché la Pegaso è una mono capace di sfiorare i 170 effettivi (chiaramente non in Italia!). Una buona base, un esemplare a posto, si può trovare fra 800 e 1500 euro. Una revisione completa del motore – la classica sostituzione pistone-valvole-cuscinetti biella e banco – non supera i 1000 euro (DagraRacing) e con pochi calibrati accessori ci si “costruirebbe” la moto che non c’è, su misura o quasi. Per attrezzarla come si deve con le solite borse – serbatoio, laterali e baule – la scelta è forzatamente limitata perché nessun accessorista ha ancora in listino kit specifici per la Pegaso. Ma sarà semplice montare una piastra universale per un bauletto (GiVi) e due classiche borse morbide laterali, perché lo scarico superiore è poco sporgente. Per il parabrezza inutile farsi illusioni. C’era qualche palpebra maggiorata e più protettiva, ma l’unica speranza è cercarlo usato. Altrimenti si possono montare dei flap aggiuntivi allo screen di serie. Fino a stature medie sono efficaci.
COME OGNI MONOCILINDRICA anche la Pegaso ha le sue vibrazioni e non è la migliore router per viaggi autostradali. Trasformarla in una granturismo non avrebbe senso, ma una cura ricostituente per il comfort in una moto di 25 anni fa è da prendere in considerazione. Prima di tutto per la sella, perché il foam (imbottitura) potrebbe essere ormai vecchio. Se è ora di cambiarla uno specialista come SR Sellerie o può fare molto meglio dell’originale. Costa sempre qualche soldo, almeno 150 euro, e l’opportunità della spesa è in relazione al numero di chilometri percorsi e alla personale sensibilità.
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