Il confine tra motociclo e bici a pedalata assistita appare talvolta molto sottile per estetica, velleità o prestazioni. Vi raccontiamo alcuni dei modelli più rappresentativi di questo anello mancante
Un giorno Andrew Davidge si è svegliato e ha pensato che "passato e futuro non devono esistere escludendosi l'un l'altro" ed ha deciso così di costruire una e-bike - oggi una gamma di e-bike a dire il vero - che lo dimostrasse. Lasciandosi ispirare soprattutto dalle linee delle classiche motociclette board tracker degli anni Trenta e dalle fattezze morbide e curate delle bici americane degli anni Cinquanta, ha disegnato una sorta di corto circuito temporale che mischia le lancette più di Ritorno al Futuro. Sul sito della sua azienda Vintage Electric si può scegliere sia tra e-bike Pedelec sia S-Pedelec. Le prime sono più bici, le seconde più moto anche nell'aspetto. Sicuramente uno degli elementi più caratteristici assieme al telaio in acciaio con forcella in alluminio (ammortizzata o meno a seconda delle versioni), è la forma del pacco batterie che richiama in qualche modo i classici bicilindrici a V americani ed è molto fifties nella finitura.
La capacità è di 500 Wh per un'autonomia che dovrebbe arrivare a circa 60 miglia (circa 100 km). Il motore è nel mozzo ruota posteriore dove troviamo anche una cassetta SRAM GX da 10 pignoni. Le taglie sono tre (S, M ed L) e le ruote sono da 29". Per la versione Pedelec si parte da 4.495 dollari.