        Ducati Multistrada V4 RS &egrave; stata premiata come miglior moto del 2024, lo ha sancito Robb Report, che l&rsquo;ha definita un &ldquo;missile da pista che pu&ograve; fare anche il tourer&rdquo;, sottolineandone il mix di prestazioni elevate, versatilit&agrave;, tecnologia avanzata e comfort. Ricordiamo che la&nbsp;Ducati Multistrada V4 RS&nbsp;utilizza il pi&ugrave; potente&nbsp;motore Desmosedici Stradale&nbsp;della Streetifgher (non il V4 Granturismo con valvole a molla) fatto che la elegge a Multi pi&ugrave; potente di sempre; nonostante questo &egrave; dotata di cruise control adattivo, posizione di guida confortevole e asole per le borse laterali. Best of the Best 2024 Robb Report &egrave; una rivista lifestyle di lusso che copre un'ampia gamma di beni ed esperienze di alto livello. Fondato nel 1976, il magazine &egrave; conosciuto per la sua voce autorevole e completa sui mercati del lusso. Insomma, una guida definitiva per chi cerca il meglio, fornendo suggerimenti e approfondimenti di esperti in queste diverse categorie. Come ogni anno, la classifica &ldquo;Best of the Best&rdquo; di Robb Report celebra l'eccellenza in una vasta gamma di categorie del lusso e comprende le migliori scelte in settori come automobili&nbsp;(le migliori auto di lusso e i migliori veicoli ad alte prestazioni), yachts&nbsp;(il meglio del design e dell'ingegneria marittima), orologi&nbsp;(i pi&ugrave; raffinati modelli dei principali marchi del settore), viaggi&nbsp;(le destinazioni di viaggio di alto livello e per le esperienze eccezionali), ristorazione&nbsp;(i ristoranti eccellenti e le innovazioni culinarie), aviazione&nbsp;(i migliori jet privati e la tecnologia aeronautica), attrezzatura&nbsp;(gadget e attrezzature innovative e di alto livello), stile&nbsp;(il meglio della moda, degli accessori e dei prodotti per la cura del corpo).  DUCATI: BATTESIMO AL WDW PER LA NUOVA PANIGALE V4?        

Definita un &ldquo;missile da pista che pu&ograve; fare anche il tourer&rdquo;, ha vinto il concorso della rivista Robb Report per il mix di prestazioni elevate, versatilit&agrave;, tecnologia avanzata e comfort

Ducati Multistrada V4 RS, è lei la miglior moto del 2024: ecco perchè

&Egrave; da tempo che a Borgo Panigale si parla di una erede alla Ducati Panigale V4, la moto due volte campione del mondo SBK ha debuttato nel 2019 ed &egrave; stata poi aggiornata nel 2022. Dopo sei anni di onorato servizio la Panigale V4 R potrebbe venire sostituita da un nuovo modello racing che porterebbe con s&eacute; molte soluzioni della Desmosedici GP.  SBK MISANO, BAUTISTA AVVISA: &ldquo;SERVE UNA NUOVA PANIGALE, L&#39;ATTUALE &Egrave; AL LIMITE&quot;  Addio monobraccio, arriva il cambio seamless?  Il primo &egrave; una certezza, il secondo una voce che circola nel paddock della Superbike. La nuova Ducati Panigale V4 R, se si dovesse chiamare ancora cos&igrave;, rinuncer&agrave; al forcellone monobraccio in favore di una soluzione tradizionale ma pi&ugrave; performante in pista. La nuova Superbike di Borgo Panigale sar&agrave; dunque la terza moto dopo le 851/888 e la 999 ad abbandonare il celebre forcellone monobraccio che debutt&ograve; con la 916 e tornato in SBK nel 2008 con la 1098R subito vittoriosa con Troy Bayliss e poi passato sulla 1198, la Panigale R ed infine l&rsquo;attuale V4 R. Il nuovo forcellone sar&agrave; solo parte della rivisitazione ciclistica alla quale andr&agrave; incontro la nuova &ldquo;Panigale&rdquo;, infatti la SBK bolognese potrebbe ereditare direttamente dalla MotoGP anche il telaio perimetrale in alluminio abbandonando cos&igrave; definitivamente lo schema a motore portante ancora oggi presente sulla V4 R. Una decisione quella di passare al telaio perimetrale e soprattutto al forcellone bibraccio puramente volta al miglioramento delle prestazioni in pista nel WorldSBK.  Il motore, gi&agrave; oggi punto di riferimento tra le SBK stradali potrebbe evolversi ulteriormente, se l&rsquo;attuale Desmosedici Stradale R da 998cc &egrave; in grado di spingersi fino a 240,5cv a 15.500 giri al minuto con un limitatore posto addirittura 1000 giri pi&ugrave; in l&agrave;, il nuovo propulsore potrebbe ereditare da quello della Desmosedici GP il cambio seamless, utile a rendere ancora pi&ugrave; veloci e precisi i cambi di marcia nella guida in pista.    SBK MISANO, TOPRAK: &quot;ET&Agrave; MEDIA SUPERBIKE TROPPO ALTA, NON CI SONO GIOVANI&quot;  Nuova Ducati Panigale Base, S e R: debutto al WDW?  Come ormai da tradizione Ducati, anche la nuova &ldquo;Panigale&rdquo; dovrebbe arrivare in modelli distinti: la Base e la S potrebbero portare con s&eacute; una nuova evoluzione del motore Desmosedici Stradale 1103cc abbandonando, come gi&ugrave; successo sulla Multistrada, la distribuzione desmodromica mentre la R continuer&agrave;, ovviamente, ad essere il massimo concentrato di tecnologia votato alla pista.  Quando Ducati present&ograve; per la prima volta la Panigale, fu per primo il turno del modello Base e S che arriv&ograve; nelle concessionarie nel 2018 mentre per il modello R, utile al WorldSBK, si dovette attendere ancora un anno. Tutto lasciava pensare ad una filosofia simile anche per la nuova Superbike di Borgo Panigale con il modello &ldquo;stradale&rdquo; presentato al prossimo WDW e la R attesa per EICMA 2025 con debutto in pista nel mondiale 2026.  Nuova Panigale: quando arriver&agrave;  Durante il round di Misano della SBK invece Alvaro Bautista si &egrave; lasciato scappare che il nuovo modello arriver&agrave; gi&agrave; nella prossima stagione: &quot;So che ci sar&agrave; un nuovo modello ma ancora non l&rsquo;ho visto. Vorrei avere qualcosa di nuovo quest&rsquo;anno, l&rsquo;anno prossimo &egrave; ancora lontano per me, chiss&agrave; cosa succeder&agrave;&quot;. Pochi giorni fa Ducati ha annunciato la line up della Race of Champions e proprio in questi giorni nel paddock della SBK di Misano si &egrave; iniziato a parlare di un possibile debutto della nuova Panigale proprio durante la gara dei campioni, del resto quale vetrina migliore per la casa di Borgo Panigale?    WDW 2024, MOTOGP, SBK E BSB: SFIDA TOTALE NELLA RACE OF CHAMPIONS 

A Misano, durante il Round SBK, Alvaro Bautista si &egrave; lasciato scappare un indizio sulla probabile novit&agrave; di Borgo Panigale

Ducati: battesimo al WDW per la nuova Panigale V4?

        A dieci anni dalla rinascita di Scrambler, i Days of Joy tornano nel 2024 con un format completamente rinnovato: si chiama &ldquo;Elevation&rdquo; ed &egrave; la sfida lanciata ai motociclisti, chiamati a scalare in moto 4.805 metri, pari all&rsquo;altezza del Monte Bianco. Una sfida in tre tappe per accumulare il pi&ugrave; alto numero di metri di dislivello positivo percorso. Ducati: come funzionano i Days of Joy Elevation I partecipanti percorrono un itinerario studiato che permette di raggiungere il dislivello positivo di 4.805 metri e tutti quelli che concludono almeno uno dei percorsi sono inseriti ufficialmente nella Days of Joy &ldquo;Hall of Joy&rdquo;, testimone delle loro imprese. Quelli che portano a termine tutte e tre le tappe, invece, ricevono la Days of Joy 2024 Gold Medal, per avere accesso a contenuti esclusivi Ducati.Lungo l&rsquo;itinerario, costruito ad anello, sono previsti tre base camp per tre soste di relax ed intrattenimento.  Quando ci sono i Days of Joy Elevation 2024 Gli appuntamenti nel calendario 2024 sono tre:  il primo a luglio a Misano (29 luglio), il secondo a settembre a Roma (21 settembre) il terzo a ottobre alle Cinque Terre (19 ottobre).  Per le attivit&agrave; dei Days of Joy sono a disposizione tutti i modelli della gamma Scrambler&nbsp;2024. Inoltre, cinque partecipanti avranno la possibilit&agrave; in ogni tappa di prendere parte all&rsquo;esperienza con il proprio Scrambler. Le iscrizioni sono gi&agrave; aperte e disponibili sulla pagina dedicata del sito scramblerducati.com, insieme a tutte le informazioni per partecipare.  WORLD DUCATI WEEK 2024, TORNA LA FESTA DUCATI: PROGRAMMA E I BIGLIETTI       

Una sfida in tre tappe lungo un itinerario che permette di raggiungere il dislivello positivo di 4.805 metri. Ecco gli appuntamenti del 2024

Scrambler Ducati, in arrivo il nuovo format Days of Joy Elevation

        La dodicesima edizione del World Ducati Week, che sar&agrave; dal 26 al 28 luglio al Misano World Circuit, &egrave; stata presentata in anteprima in una conferenza stampa moderata da Gianluca Gazzoli, tenutasi nell'Auditorium Ducati di Borgo Panigale. Presenti il CEO Ducati Claudio Domenicali, insieme ai piloti MotoGP e WorldSBK Francesco Bagnaia, Enea Bastianini, Marco Bezzecchi, Franco Morbidelli, &Aacute;lvaro Bautista, Nicol&ograve; Bulega e Michele Pirro e ai piloti motocross Alessandro Lupino e Antonio Cairoli. &ldquo;All In One&rdquo; &egrave; il messaggio con cui si apre l'edizione 2024 del World Ducati Week, un motto che sintetizza l&rsquo;intenzione della Casa di costruire un grande evento partecipativo in cui concentrare tutta l&rsquo;essenza della passione per il motociclismo e il motorsport.&nbsp;Saranno tre giorni in cui si incentreranno racing, esperienze di guida, storie di vita, premi&egrave;re di nuovi prodotti, momenti di divertimento, parate di moto, eventi serali, sessioni di incontro con i piloti e tante altre iniziative. Indice:  Il programma La &ldquo;Land of Joy on the Beach&rdquo; e la Desmo450 MX Le moto Ducati e il Riding Experience Come partecipare: i biglietti  Il programma: la gara Fra i momenti pi&ugrave; attesi c'&egrave; lo spettacolo nello spettacolo del World Ducati Week &ldquo;La Notte dei Campioni&rdquo;, che si terr&agrave; sabato 27: una serata in cui nel giro di poche ore vedr&agrave; andare in scena una competizione tra i piloti Ducati, un&rsquo;invasione di pista di tutti i partecipanti, lo street food nel paddock e uno show serale con intrattenimento e DJ-set dal vivo, che trasformeranno il Circuito di Misano in una vera e propria discoteca a cielo aperto. Per quanto riguarda la gara, essa andr&agrave; in scena con il nome di Lenovo Race of Champions, confermando la collaborazione e la vicinanza di Ducati a un partner d&rsquo;eccezione come Lenovo, gi&agrave; Title&amp;Technology Partner del Ducati Lenovo Team in MotoGP, nonch&egrave; main sponsor del team Aruba.it Racing &ndash; Ducati in Superbike. La lista dei nomi iscritti alla Lenovo Race of Champions &egrave; di livello Mondiale. Ci sono: Francesco Bagnaia (Campione del Mondo MotoGP in carica), Enea Bastianini, &Aacute;lvaro Bautista (Campione del Mondo WorldSBK in carica), Nicol&ograve; Bulega (Campione del Mondo WorldSSP in carica), Marco Bezzecchi, Fabio Di Giannantonio, Andrea Iannone, Glenn Irwin, &Aacute;lex M&aacute;rquez, Marc M&aacute;rquez, Jorge Mart&igrave;n, Franco Morbidelli, Danilo Petrucci, Michele Pirro, Michael Ruben Rinaldi. Per valorizzare lo show, Ducati ha creato un biglietto dedicato di accesso all&rsquo;evento, pensato per gli appassionati di motorsport e, pi&ugrave; in generale, per tutte le persone che nel weekend 26-28 luglio affolleranno la Riviera Romagnola. Questo biglietto prevede l&rsquo;ingresso al Misano World Circuit a partire dalle ore 15.00 di sabato fino a tarda notte, e include lo spettacolo della Lenovo Race of Champions (inizio previsto alle ore 17.00), la possibilit&agrave; di partecipare all&rsquo;invasione della zona sotto al podio insieme a tutti gli altri tifosi e l&rsquo;accesso alla festa in pista, che permetter&agrave; ai partecipanti di ballare e cantare sullo stesso asfalto sul quale poche ore prima i piloti Ducati avranno infilato sorpassi e incendiato la folla. I biglietti per &ldquo;La Notte dei Campioni&rdquo; saranno in vendita sulle piattaforme VivaTicket e TicketOne a partire da gioved&igrave; 13 giugno 2024. La &ldquo;Land of Joy on the Beach&rdquo; e la Desmo450 MX Facciamo ora un passo indietro: per il tardo pomeriggio di venerd&igrave; 26 luglio &egrave; confermato nel programma un altro dei momenti pi&ugrave; attesi e amati dai Ducatisti: la parata del World Ducati Week. Partendo da un giro di pista del circuito di Misano, il colorato serpentone di moto Ducati attraverser&agrave; le strade della Riviera Romagnola e porter&agrave; migliaia di appassionati fino al Bagno Samsara Beach di Riccione, luogo della festa &ldquo;Land of Joy on the Beach&rdquo;. Il Samsara Beach ospiter&agrave; in questa edizione anche l&rsquo;immancabile &ldquo;Rustida&rdquo;, a cui far&agrave; seguito una serata di musica e divertimento per celebrare i 10 anni di Scrambler. Ci sar&agrave; poi un&rsquo;area espositiva dedicata al nuovo capitolo di Ducati nel motocross. Il Ducati Corse R&amp;D &ndash; Factory MX Team sar&agrave; presente al grande raduno Ducati con l&rsquo;hospitality che sta facendo il giro d&rsquo;Italia nel Campionato Italiano Motocross Pro &ndash; Prestige MX1, generando grande attenzione tra gli appassionati con i prototipi Desmo450 MX. Alla festa parteciperanno anche l&rsquo;otto volte Campione Italiano Alessandro Lupino e il nove volte Campione Mondiale Antonio Cairoli, presenti anche in occasione della conferenza stampa di presentazione dell'evento. Per l'occasione, poi, sar&agrave; anche celebrato il 30&deg; anniversario della Ducati 916, un modello che ha segnato in maniera indelebile la storia della Casa di Borgo Panigale. Ci sar&agrave; una mostra dedicata con esposizione di modelli tra i pi&ugrave; significativi della famiglia (916, 996, 998), la prima operazione di censimento ufficiale dei possessori di 916/996/998 e un&rsquo;emozionante attivit&agrave; celebrativa sulla pista di Misano che vedr&agrave; protagonisti Carl Fogarty e Troy Bayliss, due piloti che insieme a Ducati sono diventati leggende delle competizioni motociclistiche. Le moto Ducati e il Riding Experience Protagoniste del WDW saranno tutte le moto della gamma Ducati. Il paddock del Misano World Circuit sar&agrave; suddiviso in aree tematiche con ambientazioni caratteristiche realizzate appositamente per questa occasione: ci sar&agrave; la zona &ldquo;Travel&amp;Adventure&rdquo; con i modelli Multistrada e DesertX, l&rsquo;area &ldquo;Adrenaline&amp;Fun&rdquo; con le famiglie Panigale, Streetfighter, Hypermotard, SuperSport e Monster, e infine uno spazio dedicato a Diavel e alla &ldquo;Land of Joy&rdquo; Scrambler Ducati. Oltre agli esemplari da guardare e scoprire, ci saranno quelli da guidare. I modelli della gamma Ducati e Scrambler saranno disponibili per i test ride nei dintorni del circuito di Misano in tutte e tre le giornate della manifestazione. Ci saranno anche i modelli 35 kW per consentire anche ai piloti meno esperti di godersi il giro in moto. Inoltre, i possessori del Pass 3 giorni avranno la possibilit&agrave; di vivere l&rsquo;esperienza di un turno in pista in sella alla propria Ducati. Per gli appassionati dell&rsquo;adventouring sono invece confermate le "pillole" di DRE Adventure con i modelli Multistrada e DesertX e la presenza di Antoine Meo e Charly Sinewan. I biglietti per il World Ducati Week&nbsp;dal 26 al 28 luglio I biglietti per prendere parte alla dodicesima edizione del WDW sono in vendita sul sito di Ducati e sono disponibili diverse formule di ingresso per i Bikers (con moto) e per i Visitors (senza moto o come passeggeri), per una giornata o per tutti e tre i giorni. Entrambi i Pass danno accesso alle aree pubbliche del raduno, con la possibilit&agrave; di prendere parte gratuitamente a tante attivit&agrave;: dai contest, ai momenti di approfondimento con gli ingegneri, i designer e gli esperti Ducati, alle sessioni di autografi con i piloti. A queste formule di ingresso si aggiunge la novit&agrave; del biglietto dedicato alla &ldquo;Notte dei Campioni&rdquo;, che consente l&rsquo;accesso a partire dalle ore 15:00 del sabato fino a fine serata. Per saperne di pi&ugrave; consigliamo di visitare la sezione dedicata sempre presente sul sito Ducati. L'ingresso all&rsquo;evento &egrave; gratuito per i minori accompagnati fino ai 18 anni, per tutti i partecipanti provenienti da Asia, Africa, America e Oceania, e per le persone diversamente abili e i loro accompagnatori. Mentre c'&egrave; una tariffa agevolata &egrave; riservata ai soci D.O.C., disponibile solo per i membri attivi per l&rsquo;anno 2024 dei Ducati Official Club. I biglietti possono essere acquistati da chiunque a un prezzo speciale anche presso le concessionarie della rete Ducati. DUCATI PANIGALE V4S A 367 KM/H: IL VIDEO &Egrave; VERO O FAKE?       

La dodicesima edizione sar&agrave; dal 26 al 28 luglio al Misano World Circuit, ed &egrave; stata presentata in anteprima in una conferenza stampa

World Ducati Week 2024, torna la festa Ducati: programma e i biglietti

Quanto va veloce una superbike moderna? A grandi linee possiamo dire oltre i 300 km/h, come si pu&ograve; notare spesso da tanti video in pista fatti da appassionati e da comparative che mostrano quanto - con il dovuto spazio a disposizione - una bestia supersportiva contemporanea possa davvero performare.  Quello che viene dichiarato o rilevato strumentalmente, per&ograve;, spesso non dice la verit&agrave; per una serie enorme di variabili, e il dibattito attorno all&#39;ultimo video virale che mostra una Ducati Panigale V4S volare a 367 km/h ne &egrave; la dimostrazione. Perch&egrave; quella moto &egrave; riuscita ad andare pi&ugrave; forte di una MotoGP? Il video &egrave; vero o fake? Proviamo ad analizzarlo.    Le variabili che aiutano o meno a raggiungere velocit&agrave; da record  Il video, caricato su Youtube, &egrave; lungo meno di 30 secondi. Basta cos&igrave; poco tempo per portare una Panigale V4 a velocit&agrave; massima? Forse no, soprattutto nella parte finale dell&#39;erogazione quando la resistenza all&#39;aria &egrave; quasi pi&ugrave; forte del motore che spinge, e quindi la moto sale lentamente di velocit&agrave;, ma diciamo che in quel lasso di tempo - e con le giuste condizioni atmosferiche e di asfalto - si pu&ograve; raggiungere la sesta a ridosso della zona rossa.  Abbiamo citato variabili ambientali che non sono da trascurare, anzi fanno la differenza quando si tratta di provare a stabilire il record di velocit&agrave; di una specifica moto. A velocit&agrave; elevatissime, il vento svolge un ruolo di fondamentale importanza, e se &egrave; in direzione contraria al moto del mezzo, potrebbe togliere diversi km/h di velocit&agrave; a massimi giri. Anche le condizioni dell&#39;asfalto giocano un ruolo importante, cos&igrave; come gli pneumatici, perch&egrave; una moto con una resistenza al rotolamento maggiore &egrave; di sicuro pi&ugrave; lenta. Stesso discorso per il peso: un pilota corpulento rallenta il mezzo.  Ma 367 km/h non sono un po&#39; troppi?  Ipotizzando che tutte le condizioni esterne siano favorevoli e che la moto sia stata dotata di centralina racing e scarico decatalizzato ad alte prestazioni, ci risulta un po&#39; difficile credere che la moto abbia raggiunto davvero quella velocit&agrave; massima, che ripetiamo &egrave; prerogativa delle MotoGP e di prototipi da corsa pesantemente elaborati (Il record di velocit&agrave; assoluto &egrave; di Brad Binder con la KTM a 366.1 km/h).&nbsp;  Quello che pensiamo &egrave; che la moto sia stata dotata di un kit di trasmissione finale pesantemente accorciato, questo crea una disparit&agrave; fra velocit&agrave; di rotazione del pignone e velocit&agrave; effettiva del mezzo, che risulta in un aumento della velocit&agrave; percepita dal sensore, se montato sul pignone. Cosa diversa se il sensore &egrave; sulla ruota, perch&egrave; in quel caso segner&agrave; un valore pi&ugrave; congruo. Questa &egrave; una possibile spiegazione del perch&egrave; di quella velocit&agrave; incredibile, ma rimane comunque assodato che quella V4 sembra preparata a dovere e quindi capace di superare di slancio i 300 all&#39;ora.&nbsp;  La soluzione migliore per capire la reale velocit&agrave; di una moto &egrave; dotarla di strumentazione GPS di tipo professionale. Se fosse stata installata su questa moto e immortalata a video, probabilmente non sarebbe andato cos&igrave; virale.    &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp; 

Viralissimo in rete, un video che mostra la superbike italiana sfrecciare su un rettilineo a una velocit&agrave; assurda. Come &egrave; possibile?

Ducati Panigale V4S a 367 km/h: il video &egrave; vero o fake?

        Ducati Motor Holding, insieme alla Rappresentanza Sindacale Unitaria e con il supporto di FIOM CGIL, FIM CISL e UILM UIL, ha firmato un nuovo accordo per il rinnovo del Contratto Integrativo e di Partecipazione Aziendale per il periodo 2023-2026. L'obiettivo principale &egrave; quello di favorire il benessere dei dipendenti, con un piano aziendale di investimenti sia in prodotti che in infrastrutture. Sul piano economico, il contratto introduce un aumento dei premi aziendali, sia variabili che fissi, per un totale di 1.100 euro annui. Indice:  Permessi, Smart Working e trasporti Assunzioni e valorizzazione della diversit&agrave; di genere "Il successo di Ducati dipende da..."  Ducati e Supreme insieme per una serie speciale: la Capsule Collection Permessi, Smart Working e trasporti Il piano di investimenti si concentra principlamente sullo stabilimento di Borgo Panigale. Le novit&agrave; comprendono misure a sostegno dei dipendenti con responsabilit&agrave; di caregiving, 25 ore annue di permesso retribuito per malattia del figlio e 6 ore per accompagnamento a visite mediche o assistenza a familiari o animali domestici. Ducati conferma inoltre il modello di Smart Working senza un limite massimo di giorni. Grazie a una convenzione con TPER - Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna, i dipendenti potranno acquistare abbonamenti per i mezzi pubblici a tariffe agevolate, mentre il car-pooling aziendale vedr&agrave; un incremento del cashback sui viaggi e nuove convenzioni per il car-sharing. Assunzioni e valorizzazione della diversit&agrave; di genere Il contratto prevede 328 nuove assunzioni nel periodo 2023-2026, con 222 gi&agrave; effettuate nel 2023 e ulteriori 106 nei prossimi anni. Inoltre, saranno trasformati 100 contratti part-time in full-time. Particolare attenzione &egrave; rivolta alla valorizzazione della diversit&agrave; di genere e alla promozione della salute dei dipendenti, con nuovi ruoli di responsabilit&agrave; per le lavoratrici e collaborazioni con centri antiviolenza, oltre a iniziative contro la violenza di genere. I dipendenti potranno inoltre beneficiare di campagne di prevenzione della salute con importanti associazioni italiane. "Il successo di Ducati dipende da..." "Siamo orgogliosi di aver raggiunto un accordo che non solo rafforza il nostro impegno verso i dipendenti, ma che guarda anche al futuro della nostra azienda con ottimismo e determinazione", dichiara Raffaella Ponticelli, Human Resources and Organization Director di Ducati. "Questo accordo riflette la nostra dedizione a creare un ambiente di lavoro che promuove l'equilibrio tra vita privata e lavoro, la diversit&agrave; e il benessere di tutti. &Egrave; il risultato di un dialogo costruttivo e partecipativo con le rappresentanze sindacali, e pone le basi per una crescita sostenibile e innovativa. Siamo convinti che il successo di Ducati dipenda dalla valorizzazione delle persone e dalla loro partecipazione attiva e questo accordo ne &egrave; una prova concreta". DUCATI SVELA DUE CONCEPT INEDITI: ECCO LA CR24I E LA RR24I       

Nuove assunzioni e premi per i dipendenti. Attraverso un nuovo Contratto, i lavoratori di Borgo Panigale potranno godere di molti benefit: tutti i dettagli

Ducati: da cosa dipende il suo successo

        Ducati lancia la nuova linea di abbigliamento Explorer, ispirata allo stile della Desert X Rally e sviluppata con il supporto degli stessi collaudatori che hanno contribuito alla nascita della pi&ugrave; avventurosa delle Ducati. Protagonista della collezione &egrave; un completo tecnico composto da giacca e pantalone, disponibile anche in una variante con vestibilit&agrave; adatta al pubblico femminile. La linea &egrave; completata dagli stivali Ducati Explorer T7 e caratterizzata da un tema &ldquo;colour-block&rdquo;, che si estende a una serie di capi casual dal gusto contemporaneo, anche per la vita quotidiana. Il completo Ducati Explorer Tra richiami della grafiche della DesertX Rally e la creativit&agrave; di Drudi Performance, il completo Ducati Explorer si presenta con un&rsquo;estetica rallystica. Allo stesso tempo non manca la praticit&agrave;, offerta dalle tasche capienti e dalle maniche staccabili. Giacca e pantaloni sono realizzati in Cordura idrorepellente ad alta tenacit&agrave;, abbinata a un secondo strato interno staccabile, confezionato in membrana e tessuto H2Out&reg;, laminato a tre strati e in grado di garantire impermeabilit&agrave;, traspirabilit&agrave; e protezione dal vento. Per la giacca, si pu&ograve; indossare la membrana sia sotto, con funzione antivento, sia sopra di essa, come antipioggia. Sempre sulla giacca sono presenti prese d&rsquo;aria regolabili su braccia e petto, oltre a un grande estrattore sulla schiena, e non mancano le aperture di ventilazione anche sui pantaloni, all&rsquo;altezza delle cosce. Lato vestibilit&agrave; troviamo la regolazione a coulisse sul fondo della giacca, i polsini in neoprene della stessa o le ampie regolazioni con triplo Velcro&trade; sul fondo dei pantaloni. Per quanto riguarda la sicurezza, invece, &egrave; garantita sia dalla certificazione CE sull&rsquo;intero capo di cui godono giacca e pantaloni, sia dai dettagli riflettenti che aumentano la visibilit&agrave; del pilota. Di serie, giacca e i pantaloni prevedono protezioni semirigide nelle zone delle spalle, gomiti, ginocchia e anche, mentre la giacca presenta una tasca interna sulla schiena predisposta per accogliere il paraschiena Ducati Warrior 2.  Gli stivali Explorer T7 e i guanti Atacama C2 Pensando sempre alla sicurezza, arrivano gli stivali Explorer T7 (certificati CE), che derivano direttamente dall&rsquo;esperienza nelle competizioni fuoristrada, e offrono una tomaia in microfibra resistente alle abrasioni, protettori iniettati in materiale plastico su punta, tallone, tibia e caviglia, e la classica chiusura con velcro e quattro ganci. Per garantire la comodit&agrave;, gli stivali sono dotati del soffietto in corrispondenza del tendine d&rsquo;Achille, degli inserti in schiuma morbida nelle zone della caviglia e del collo del piede, della soletta anatomica. E poi ci sono i guanti Atacama C2, studiati per la guida adventure e touring, quando le temperature sono pi&ugrave; miti. La colorazione del dorso in tessuto Spandex con finiture in pelle si abbina con lo stile a blocchi di colore del completo Explorer, mentre la robustezza generale di questi guanti &egrave; ottenuta sia grazie alle tinte permanenti e a prova di sudore sul dorso, sia dalla pelle di canguro utilizzata per il palmo, leggera per dare sensibilit&agrave; sulle manopole, ma altamente resistente all&rsquo;abrasione per ottimizzare la sicurezza. Sono dotati della certificazione per le protezioni in PVC sulle nocche e di rinforzi in materiale SuperFabric alla base del pollice. Non mancano l&rsquo;inserto touchscreen sul polpastrello dell&rsquo;indice n&eacute; dettagli in stampa reflex. La linea di capi casual La collezione comprende anche una linea di capi casual che comprende due felpe per lui, una bianca a mezza zip e un girocollo nero, e di una felpa con zip intera per lei. Anche le T-shirt sono disponibili su base bianca o nera per lui, e su base nera per lei. Ci sono, infine, due cappellini in stile baseball.  DUCATI SVELA DUE CONCEPT INEDITI: ECCO LA CR24I E LA RR24I       

Al centro della proposta il completo giacca-pantalone, ma ci sono anche stivali, guanti e molti altri capi

Ducati Explorer, la nuova linea di abbigliamento ispirata alla Desert X

        Ducati Motor Holding, insieme alla Rappresentanza Sindacale Unitaria e con il supporto di FIOM CGIL, FIM CISL e UILM UIL, ha firmato un nuovo accordo per il rinnovo del Contratto Integrativo e di Partecipazione Aziendale per il periodo 2023-2026. L'obiettivo principale &egrave; quello di favorire il benessere dei dipendenti, con un piano aziendale di investimenti sia in prodotti che in infrastrutture. Sul piano economico, il contratto introduce un aumento dei premi aziendali, sia variabili che fissi, per un totale di 1.100 euro annui. Permessi, Smart Working e trasporti Il piano di investimenti si concentra principlamente sullo stabilimento di Borgo Panigale. Le novit&agrave; comprendono misure a sostegno dei dipendenti con responsabilit&agrave; di caregiving, 25 ore annue di permesso retribuito per malattia del figlio e 6 ore per accompagnamento a visite mediche o assistenza a familiari o animali domestici. Ducati conferma inoltre il modello di Smart Working senza un limite massimo di giorni. Grazie a una convenzione con TPER - Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna, i dipendenti potranno acquistare abbonamenti per i mezzi pubblici a tariffe agevolate, mentre il car-pooling aziendale vedr&agrave; un incremento del cashback sui viaggi e nuove convenzioni per il car-sharing. Assunzioni e valorizzazione della diversit&agrave; di genere Il contratto prevede 328 nuove assunzioni nel periodo 2023-2026, con 222 gi&agrave; effettuate nel 2023 e ulteriori 106 nei prossimi anni. Inoltre, saranno trasformati 100 contratti part-time in full-time. Particolare attenzione &egrave; rivolta alla valorizzazione della diversit&agrave; di genere e alla promozione della salute dei dipendenti, con nuovi ruoli di responsabilit&agrave; per le lavoratrici e collaborazioni con centri antiviolenza, oltre a iniziative contro la violenza di genere. I dipendenti potranno inoltre beneficiare di campagne di prevenzione della salute con importanti associazioni italiane. "Il successo di Ducati dipende da..." "Siamo orgogliosi di aver raggiunto un accordo che non solo rafforza il nostro impegno verso i dipendenti, ma che guarda anche al futuro della nostra azienda con ottimismo e determinazione", dichiara Raffaella Ponticelli, Human Resources and Organization Director di Ducati. "Questo accordo riflette la nostra dedizione a creare un ambiente di lavoro che promuove l'equilibrio tra vita privata e lavoro, la diversit&agrave; e il benessere di tutti. &Egrave; il risultato di un dialogo costruttivo e partecipativo con le rappresentanze sindacali, e pone le basi per una crescita sostenibile e innovativa. Siamo convinti che il successo di Ducati dipenda dalla valorizzazione delle persone e dalla loro partecipazione attiva e questo accordo ne &egrave; una prova concreta".       

Attraverso la firma del nuovo Contratto Integrativo e di Partecipazione Aziendale, i lavoratori Borgo Panigale potranno godere di tantissimi benefit: tutti i dettagli

Ducati annuncia nuove assunzioni e premi per i dipendenti

        Sebbene la cerimonia di presentazione si terr&agrave; il 24 giugno, in Germania, presso l&rsquo;Aalto Theather di Essen, sappiamo gi&agrave; alcuni nomi che hanno ricevuto il Red Dot Award 2024, ambito premio che dal 1955&nbsp;celebra le&nbsp;eccellenze nel mondo del design. Tra questi, vediamo quali sono i marchi di moto premiati. Ducati Diavel V4 A ricevere il Red Dot Award 2024 &egrave; stata Ducati, con la sua Diavel V4, premiata&nbsp;&ldquo;Best of the Best&rdquo;&nbsp;nella categoria Product Design, il riconoscimento riservato esclusivamente alle creazioni capaci di affermarsi come nuovi standard nel settore di riferimento. Con il suo stile ricercato e le linee muscolose ed eleganti, con masse visivamente concentrate sull&rsquo;anteriore e una coda agile e snella, a cui si aggiungono dettagli di pregio (come le pedane e la maniglia per il passeggero a scomparsa), il&nbsp;Diavel V4&nbsp;si distingue come&nbsp;un&rsquo;icona di stile nel panorama del design motociclistico. Il motore&nbsp;V4 Granturismo&nbsp;&egrave; elemento distintivo tanto per lo stile quanto per le prestazioni di questa moto, la cui estetica audace &egrave; esaltata da elementi come i gruppi ottici scenografici, l&rsquo;imponente pneumatico posteriore da 240 mm di larghezza con cerchi in lega a cinque razze e il silenziatore a quattro uscite a vista. Non si tratta della prima Ducati a ricevere questo premio. A ottenerlo &egrave; stata la&nbsp;1199 Panigale&nbsp;nel 2013, l'XDiavel&nbsp;nel 2016 e il&nbsp;Diavel 1260&nbsp;nel 2019.  C&rsquo;&egrave; anche la Cina tra i premiati Debutto assoluto per il Marchio CFMOTO che diventa&nbsp;la prima Casa cinese a ricevere l&rsquo;ambito premio con una moto di medio-grande cilindrata: la 800NK. Un premio che sembra cadere a pennello - il 2024, infatti, &egrave; anche il 35esimo anno di vita dell&rsquo;azienda - riconoscendo l&rsquo;impegno di CFMOTO nel definire un linguaggio personale in campo europeo. &ldquo;Vincere il prestigioso Red Dot Award &egrave; un grande risultato per tutta la squadra. L&rsquo;800NK &egrave; uno dei prodotti CFMOTO che meglio incarna i valori fondamentali del nostro Brand: design, tecnologia, prestazioni&rdquo;, ha commentato il il Design Director Carles Solsona.&nbsp;  DUCATI SVELA DUE CONCEPT INEDITI: ECCO LA CR24I E LA RR24I       

L&rsquo;ambito riconoscimento, che celebra le eccellenze nel mondo del design, ha premiato anche alcuni marchi di moto. Vediamo quali

Red Dot Award 2024: le moto che hanno ricevuto un premio

        Al Bike Shed London Show, Ducati ha presentato due concept basati sulla seconda generazione dello Scrambler. Le due moto, nate dal Centro Stile Ducati, esaltano il concetto di creativit&agrave; e personalizzazione, concetti alla base dell'idea post-heritage del marchio bolognese.  LE MIGLIORI SCRAMBLER SUL MERCATO: ECCO LA TOP 10 PER IL 2024 Ducati Scrambler CR24I: stile Caf&egrave; Racer in chiave moderna Il concept CR24I reinterpreta lo stile Caf&egrave; Racer, ma in chiave pi&ugrave; moderna prendendo ispirazione dalle Scrambler del 2017, e ai leggendari locali britannici negli anni 60, dove gli appassionati si sfidavano nel completare un giro dell&rsquo;isolato nel tempo di un disco suonato dal juke-box. La versatilit&agrave; della base meccanica, in questa interpretazione, &egrave; caratterizzata dal cerchio anteriore da 17&rdquo; con gommatura stradale e dai semimanubri sportivi con specchietti bar-end. La carenatura montata sul serbatoio, stretta e avvolgente, richiama icone della storia Ducati come la Pantah e la 750 SS, reinterpretate per ottenere quell&rsquo;aspetto contemporaneo e post-heritage. Ducati Scrambler RR24I Il concept RR24I si ispira all'estetica delle saghe post-apocalittiche di cinema e TV. Questa Scrambler riporta alla dimensione originaria della motocicletta: due ruote, un serbatoio, un motore e un manubrio. Ogni elemento in pi&ugrave; &egrave; superfluo ed &egrave; stato eliminato, cosicch&eacute; la moto metta in risalto le parti in alluminio e i dettagli tecnici, lasciati volutamente a vista. Il serbatoio, privo di coperture, presenta un telaio per fissare una borsa da serbatoio. La sella del passeggero pu&ograve; essere rimossa per trasformarsi in un portapacchi e il look avventuroso &egrave; completato da un sistema di scarico Termignoni a passaggio alto e pneumatici Pirelli Scorpion Rally. DUCATI DIAVEL V4 SI AGGIUDICA IL PREMIO "BEST OF THE BEST" 2024       

Il primo &egrave; un modello vintage ma reinterpretato in chiave moderna, il secondo, invece, &egrave; un'esaltazione delle moto "nude"&nbsp; che risaltano le parti in alluminio

Ducati svela due concept inediti: ecco la CR24I e la RR24I

        Sono i dettagli fanno la differenza? Bhe, per la Ducati Streetfighter V2 sono previsti nuovi accessori che puntano ad esaltare performance, design e sound. Basata sulla Panigale V2, la naked sportiva, &egrave; ideale per la strada e la pista o, come afferma il nostro Alessandro Codognesi nel suo #sottoesame (TEST DUCATI STREETFIGHTER V2, I VOTI DEL #SOTTOESAME): "La V2 &egrave; una moto sportiva nel senso pi&ugrave; puro del termine. In Ducati non volevano una Monster dopata, ma una Streetfighter "accessibile". Obiettivo rggiunto." Con un peso a secco di 178 kg e un motore Superquadro da 955 cc&nbsp;che eroga 153 CV, supportato da un avanzato pacchetto elettronico, offre prestazioni ai vertici della categoria.Per i possessori del modello, per&ograve;, il catalogo Ducati Performance propone nuovi accessori per esaltare ancor di pi&ugrave; la sportivit&agrave; della moto: ecco quali.  DUCATI OMAGGIA AYRTON SENNA CON UN MONSTER DA COLLEZIONE Ducati by Rizoma, Streetfighter V2: Design Per chi pensa che i dettagli facciano la differenza, la personalizzazione pu&ograve; iniziare da una selezione mirata di componenti in alluminio lavorato dal pieno, in grado di esaltare e affilare il design dello Streetfighter V2. Si tratta di accessori sviluppati in collaborazione con Rizoma, caratterizzati dall&rsquo;inconfondibile design Ducati e dalla massima cura costruttiva. Gli specchi retrovisori (96880531AA e 96880541AA) donano un tocco di esclusivit&agrave; con il loro disegno aerodinamico e la lavorazione 3D, garantendo al contempo un&rsquo;ottima visibilit&agrave; posteriore grazie allo specchio di alta qualit&agrave; e alla solidit&agrave; della struttura in alluminio.* Leve di freno anteriore (96180761AA) e frizione (96180771AA) sono pensate per migliorare estetica e funzionalit&agrave;, grazie alla regolazione della distanza dal manubrio e al maggior grip. Non solo: i fori alle estremit&agrave; alleggeriscono la componente, mentre lo snodo riduce la possibilit&agrave; di rottura in caso di urto. A completamento della personalizzazione del ponte di comando, si pu&ograve; scegliere tra i contrappesi manubrio (97380861AA) e la protezione leva freno (96180521A). I primi offrono una protezione al manubrio in caso di scivolata, la seconda previene l&rsquo;azionamento accidentale del freno anteriore, proteggendo la leva dal contatto con altri utenti della strada o con altri piloti in pista. Quest&rsquo;ultima, da montare con l&rsquo;apposito set di adattatori (96180671A), viene fornita con il contrappeso sinistro abbinato, cos&igrave; da garantire la massima stabilit&agrave; e un perfetto equilibrio estetico. La fusione tra funzione estetica e di protezione si ritrova nello slider forcella (97382021AB), da montare sul perno ruota anteriore per proteggerlo nell&rsquo;evenienza di una scivolata, oltre che per arricchire il look dell&rsquo;avantreno. Il tappo del serbatoio (97780051BA) &egrave; un dettaglio dallo stile puramente racing, ma pensato per poter essere utilizzato ogni giorno anche su strada. L&rsquo;eliminazione della serratura, infatti, non pregiudica la sicurezza grazie al sistema anti-manomissione di cui &egrave; dotato, con apposita chiave fornita a corredo che riproduce la forma dello scudetto Ducati. Inoltre, l&rsquo;anodizzazione di alta qualit&agrave; con cui &egrave; rifinito, garantisce che il colore si mantenga nel tempo nonostante il contatto con la benzina. Infine, per impreziosire anche il bicilindrico Superquadro, &egrave; disponibile il tappo carico olio (97380871AA), anch&rsquo;esso, come tutti gli accessori descritti fin qui, in alluminio ricavato dal pieno.  Ducati, Streetfighter V2: la leggerezza del carbonio All&rsquo;elevata qualit&agrave; dei componenti Ducati by Rizoma, si abbina alla perfezione la leggerezza della fibra di carbonio, scelta per ridurre il peso e donare un aspetto racing a numerosi elementi dello Streetfighter V2. Il set di ali in carbonio (96981341AA) &egrave; sicuramente uno degli accessori di maggior impatto fra quelli disponibili per la super naked V2 Ducati, unendo la leggerezza del materiale composito all&rsquo;efficienza aerodinamica. Hanno una forma appositamente studiata in galleria del vento per migliorare la stabilit&agrave; della moto alle alte velocit&agrave;, incrementandone l&rsquo;efficacia nell&rsquo;uso in circuito. Il portatarga in carbonio (97381162CA) completa l&rsquo;evoluzione estetica e aerodinamica, distinguendosi da quello di serie non solo per il materiale, ma anche per la maggior compattezza, restando comunque semplice da smontare in caso di utilizzo in pista della moto. Altri esempi del fascino racing della fibra composita si trovano nei parafanghi anteriore (96989971A) e posteriore (96900312A) in carbonio, disegnati per esaltare l&rsquo;estetica dello Streetfighter V2. I paratacchi in carbonio (96981062A) infine permettono di donare coerenza all&rsquo;intera trasformazione e proteggere l&rsquo;area dal contatto con gli stivali racing.  Ducati by Rizoma, Streetfighter V2: sound e animo racing Quando l&rsquo;obiettivo &egrave; la performance fra i cordoli, sono principalmente due gli accessori della linea ufficiale Ducati Performance che puntano a esaltare l&rsquo;anima sportiva dello Streetfighter V2, innalzandone di pari passo le prestazioni. Innanzitutto i silenziatori racing in titanio (96481732AA)**, riservati a chi desidera utilizzare la moto in circuito, in cui l&rsquo;inconfondibile stile Ducati si unisce all&rsquo;impeccabile cura costruttiva di Akrapovi?. Realizzati in collaborazione con Ducati Corse, vengono venduti completi di filtro aria in poliestere ad alte prestazioni e mappatura motore dedicata, in modo da garantire una perfetta messa a punto e, dunque, il massimo delle performance. L&rsquo;incremento di potenza massima &egrave; infatti del 2,5% e quello della coppia del 2%, ma entrambi i valori crescono anche ai medi, con un +2% per la potenza e addirittura un +9% per la coppia. Tutto ci&ograve; si accompagna a un notevole alleggerimento, pari a 5 kg in meno rispetto all&rsquo;impianto di scarico di serie. Nella stessa direzione della massima leggerezza vi &egrave; codone monoposto (97180793AA), con cui si elimina la sella del passeggero e le relative pedane, guadagnando cos&igrave; un impatto estetico da vera supersportiva senza compromessi. L&rsquo;intera gamma di accessori &egrave; disponibile sul sito Ducati.com, dove tramite&nbsp;la sezione &ldquo;Configuratore&rdquo;&nbsp;&egrave; possibile scegliere i propri accessori preferiti per rendere unico il proprio Streetfighter V2 e condividerli con il dealer pi&ugrave; vicino. DUCATI MULTISTRADA V4 PIKES PEAK: UN MODELLO UNICO PER MASSIMO BOTTURA        

Il catalogo &egrave; disponibile sul sito ufficiale dell'azienda: si tratta di accessori in fibra di carbonio e alluminio per migliorare aerodinamica, estetica, sound e prestazioni

Ducati, nuovi accessori per la Streetfighter V2

Tempo di festeggiamenti in casa Ducati. La Diavel V4 &egrave; stata, infatti, premiata &ldquo;Best of the Best&rdquo; nella categoria Product Design ai Red Dot Awards 2024. Un riconoscimento di valore, uno dei pi&ugrave; importanti a livello internazionale, che ha come obiettivo dal 1955 &ndash; anno della sua fondazione - di celebrare le proposte pi&ugrave; originali e meritevoli per stile e innovazione.  Il premio viene conferito da una giuria di esperti di product design, communication design e design concepts. Il premio va a incarnare l&#39;ultimo di una serie di successi riconosciuti al design Ducati. Lo stesso premio &egrave;, infatti, stato ottenuto dalla 1199 Panigale nel 2013, dall&#39;XDiavel nel 2016 e dal Diavel 1260 nel 2019, a dimostrazione di come, una moto Ducati sia capace di unire i valori di Style, Sophistication e Performance.  Indice:    Diavel 4: una belva che sa ascoltare  Tutti i premi vinti dalla Diavel V4  Quando ci sar&agrave; la cerimonia di premiazione   Ducati, Diavel 4: una belva che sa ascoltare  Il Diavel 4 ha uno stile molto accattivante, fatto di linee muscolose ed eleganti, con masse visivamente concentrate sull&rsquo;anteriore e una coda agile e snella.  Per quanto riguarda, invece, il motore e, pi&ugrave; in particolare il &quot;piacere di guida&quot;, l&#39;anno scorso, durante il #sottoesame (TEST DUCATI DIAVEL V4: I VOTI DEL #SOTTOESAME) il nostro Diego D&#39;Andrea lo descriveva cos&igrave;:&quot;Afferrate le estremit&agrave; del manubrio, come si farebbe con le corna di un toro,&nbsp;ci si ritrova ben inseriti nel corpo moto, a proprio agio,&nbsp;pronti a scatenare la belva...In&nbsp;modalit&agrave;&nbsp;di guida&nbsp;Touring&nbsp;ce n&rsquo;&egrave; gi&agrave;&nbsp;abbastanza per star dietro&nbsp;a mezzi di ben altra derivazione; ma &egrave;&nbsp;passando a Sport, che le&nbsp;progressioni&nbsp;si fanno&nbsp;martellanti&nbsp;e il&nbsp;4 cilindri Granturismo&nbsp;rinnega il suo nome e diventa &ldquo;Granteppismo&rdquo;.&nbsp;Esplosivo ai medio/bassi,&nbsp;arrogante in allungo, perfettamente supportato da un cambio&nbsp;quick shift morbido, preciso, che&nbsp;non sbaglia un colpo; e da un&nbsp;sound coinvolgente.&nbsp;Gli&nbsp;oltre 240 chili&nbsp;in ordine di marcia&nbsp;spariscono&nbsp;all&rsquo;istante, e lo scenografico&nbsp;gommone posteriore 240/45&nbsp;si&nbsp;comporta come il 180&nbsp;di una qualunque &ldquo;piegatrice pura&rdquo;, tanto la moto risulta&nbsp;facile da sbattere da una parte all&rsquo;altra senza piet&agrave;.&nbsp;Manovre veloci e precise,&nbsp;che&nbsp;in genere&nbsp;ci si aspetta da tutt&rsquo;altre&nbsp;&ldquo;rosse&rdquo; nei listini&nbsp;Ducati.&quot;    Tutti i premi vinti dalla Diavel V4  A quasi due anni dalla sua presentazione, la Diavel V4 ha ottenuto riconoscimenti dalle pi&ugrave; autorevoli istituzioni nel campo del design e dalla stampa internazionale. Tra i premi conferiti, spiccano il prestigioso Good Design Award, il pi&ugrave; antico riconoscimento mondiale nel settore del design e la Special Mention ai German Design Award 2024, assegnata dal German Design Council. Non si &egrave; fatta neanche mancare il premio di &ldquo;Moto pi&ugrave; bella del Salone&rdquo; ad EICMA 2022.  Quando ci sar&agrave; la cerimonia di premiazione  La cerimonia di premiazione del Red Dot Award 2024 si terr&agrave; Il 24 giungo in Germania, presso l&rsquo;Aalto Theather di Essen. I vincitori del premio saranno esposti nel museo del Red Dot a Zollverein, situato anch&rsquo;esso a Essen e oggi parte del patrimonio dell&#39;UNESCO.    DUCATI OMAGGIA AYRTON SENNA CON UN MONSTER DA COLLEZIONE 

Il riconoscimento rientra nella categoria Product Design del Red Dot Awards 2024, e la cerimonia di premiazione sar&agrave; il 24 giugno presso l&rsquo;Aalto Theather di Essen

Ducati Diavel V4 si aggiudica il premio &quot;Best of the Best&quot; 2024

        Per acquistare una moto, c'&egrave; chi si reca dal concessionario di fiducia e chi, invece, cerca l&rsquo;affare su&nbsp;Facebook. Nonostante sia pi&ugrave; complicato, quando si acquista l'usato da un privato, avere tutte le garanzie che d&agrave; un concessionario, ci&ograve; non toglie che alcuni annunci siano veramente particolari, al punto di colpire il cuore di chi li legge. &Egrave; il caso di chi&nbsp;ha deciso di mettere&nbsp;in vendita la sua&nbsp;Ducati Supersport 600, proprio su Marketplace, con un&nbsp;annuncio&nbsp;cos&igrave; appassionato che potrebbe convincere non poche persone. TOP 5 USATO: LE DUCATI DA COMPRARE PRIMA CHE COSTINO TROPPO  Facebook: l&rsquo;annuncio di vendita pi&ugrave; unico che vedrete oggi &ldquo;Ah Ducati. Il solo nome evoca immagini di macchine da corsa esotiche e costose, lampi rossi di moto splendidamente lavorate a mano che si lanciano a capofitto sui passi montani delle Dolomiti a velocit&agrave; spaventosa&rdquo;, si legge come inizio. &ldquo;Ma siete a Londra, sulla A12, sotto la pioggia e in ritardo per il vostro lavoro in ufficio. E siete in sella a una Ducati 600ss, non a una 900. O addirittura una 750. &Egrave; anche del colore sbagliato. &lsquo;Cristo!&rsquo;, pensate, &lsquo;avrei dovuto comprare una Gladius&rsquo;. Eppure, mentre scrutate dalla visiera che si appanna, ammirate i bellissimi quadranti Veglia, il serbatoio formoso che si estende davanti a voi, iniziate a sorridere contro il freddo umido di met&agrave; inverno. Poi: senti il basso profondo di quell'intramontabile bicilindrico a L che riecheggia nel tunnel di Blackwall, mentre il rumore di induzione di quella coppia di Mikuni BDST38 sale in un crescendo verdiano&rdquo;. E poi ancora: &ldquo;&Egrave; allora che ci si rende conto di aver fatto una scelta. La scelta di abbracciare l'eterodosso, di essere una brillante scintilla di raffinatezza continentale, che taglia elegantemente la strada al grigiore dell'ora di punta&rdquo;. L&rsquo;annuncio, ovviamente, va avanti, e come dicevamo prima, oltre a fornire tutte le informazioni necessarie per poter valutare l'acquisto, racconta con passione ed entusiasmo, anche le sensazioni che si possono provare in sella a questa moto (cosa rara negli annunci su Facebook). L&rsquo;annuncio arriva dalla zona di Londra e la cifra richiesta &egrave; di 1.500 sterline, ovvero 1.750 euro.  DUCATI OMAGGIA AYRTON SENNA CON UN MONSTER DA COLLEZIONE       

Su Marketplace, dalla zona di Londra, &egrave; apparsa una descrizione davvero completa e appassionata di una Ducati Supersport 600

Comprare una moto su Facebook? Se l'annuncio è così, si può!

La storia dell&#39;Italia &egrave; stata scritta da grandi personaggi e da eventi che hanno cambiato le tradizioni di una penisola da sempre centro nevralgico della vita nel Mediterraneo, e per questo importantissima dal punto di vista geopolitico e culturale. L&#39;industria &egrave; un tassello importante della nostra nazione, e in questo contesto le due ruote hanno fatto la loro parte fin dal primo dopoguerra, influendo non solo sulla struttura produttiva del Paese ma anche nella vita di tutti gli italiani, diventando parte stessa della cultura per la quale siamo riconosciuti in tutto il mondo.  Ma quali sono le moto che hanno contribuito in maniera pi&ugrave; profonda al riconoscimento internazionale dell&#39;italianit&agrave;, nel senso pi&ugrave; positivo del termine? Leggete l&#39;articolo e lo scoprirete.  La Vespa che ha rimesso in moto l&#39;Italia del Dopoguerra  Il boom economico degli anni &#39;50 &egrave; stato un periodo di vera e propria rinascita per l&#39;Italia, sia dal punto di vista (appunto) economico ma anche etico e culturale. Il paese &egrave; risorto dalle macerie con la voglia di rimettersi in moto e ricominciare a crescere, cos&igrave; gli Italiani hanno scoperto la voglia di muoversi, di vivere liberamente e di condurre una vita attiva anche grazie al primo mezzo di trasporto di massa italiano che possiamo definire tale: la Vespa.  Di lei se n&#39;&egrave; parlato tanto sulle pagine di InMoto nel corso dei decenni, ed &egrave; ancora un punto di riferimento dell&#39;italianit&agrave; nel mondo. &Egrave; nata dal genio industriale di Enrico Piaggio e dalla matita dell&#39;ingegnere aeronautico Corradino d&#39;Ascanio che nel 1946 present&ograve; al mondo il primo progetto dotato di forcella monobraccio (come sui carrelli degli aeroplani Piaggio), motore al lato della ruota e una pedana che permetteva al guidatore di sedersi senza scavalcare.   Dalla gloriosa 98 &quot;Faro Basso&quot; venduta a 55.000 lire fino alle ultime e performanti 300 GTV e 946, &egrave; ancora il simbolo della &quot;Dolce Vita&quot; anche se gli anni in cui il futuro era un posto meraviglioso, sono solo un lontano ricordo.    &nbsp;  La Ducati 750/900 Super Sport: da Paul Smart alla gloria del Desmo  Quando &egrave; che Ducati &egrave; diventata DUCATI? In quale istante il marchio di Borgo Panigale ha iniziato a diventare un punto di riferimento dell&#39;italianit&agrave; nel mondo? Possiamo identificare il periodo nel lustro che va da inizio a met&agrave; anni &#39;70, mentre il modello che forse pi&ugrave; rappresenta la rampa di lancio della Ducati verso l&#39;azienda che conosciamo oggi &egrave; la serie Super Sport in cilindrata 750 e 900.  La vittoria di Paul Smart a Imola nel 1972 ha portato a un cambio radicale nelle strategie dell&#39;azienda, che stava affrontando una crisi abbastanza pesante. La conquista della 200 Miglia di Imola ha dato il boost necessario per realizzare una moto sportiva dalle linee filanti, con bicilindrico a L raffreddato ad aria derivato dal &quot;Carter Quadri&quot; della 860 GT, ma con il sistema di distribuzione Desmodromico gi&agrave; collaudato nelle competizioni e nella serie monocilindrica Mark 3. Cos&igrave; &egrave; nata l&#39;architettura che &egrave; rimasta il simbolo del brand fino al nuovo millennio e che ancora oggi rappresenta il cuore pulsante della tradizione per i fan Ducati.&nbsp;    &nbsp;  La Moto Guzzi V7 Special, l&#39;Italiana che ha conquistato gli USA  E&#39; l&#39;icona Moto Guzzi per eccellenza e una delle prime moto italiane a convincere gli americani, battendoli sul loro stesso campo di battaglia. Creando un biclindrico trasversale, nel 1969 Guzzi decise di cambiare completamente strada e proporre moto di alta gamma a due cilindri capaci di pestare i piedi alle blasonatissime Harley-Davidson che dopo la guerra si stavano espandendo a macchia d&#39;olio in tutto il mondo, Italia compresa.  Il prodotto V7 non era solo bello, ma anche veloce, stabile e affidabile,&nbsp;con un telaio dal rigore unico e una ciclistica sopraffina che l&#39;ha fatta diventare addirittura la moto ufficiale della polizia americana in alcuni stati, che l&#39;hanno preferita alle classiche americane proprio per la sua superiorit&agrave; tecnica e tecnologica. Quando la si incontra per strada &egrave; impossibile confonderla con qualsiasi altra cosa, e il colore bianco la rende bella come una sposa sull&#39;altare.&nbsp;    &nbsp;  Moto Morini 3 1/2: la quotidianit&agrave; sportiva all&#39;italiana  Moto Morini &egrave; rinata negli ultimi anni, ma c&#39;&egrave; stato un periodo a cavallo di anni &#39;70 e &#39;80 durante il quale era il punto di riferimento di un mercato italiano in grande fermento. Dopo la morte del fondatore Alfonso Morini, infatti, &egrave; sorta la necessit&agrave; di una rivisitazione della gamma e della progettazione di un modello che unisse prestazioni e sportivit&agrave; all&#39;italiana con una produzione economica che potesse portare a un prezzo &quot;popolare&quot;.  L&#39;ingegnere Lambertini, ex Ferrari, fece la magia denominata 3 1/2, dalla cilindrata di appunto 350cc del suo bicilindrico a V. Una gamma che si sviluppava sia in versione classica/turistica che in versione sportiva, ed &egrave; proprio la 3 1/2 Sport ad aver conquistato gli italiani, con quel suo look sbarazzino, i semimanubri come le moto da corsa e un&#39;inconfondibile verniciatura rossa con banda bianconera. Moto Guzzi ci ha provato a copiare il suo successo con la serie Imola, ma la Morini &egrave; rimasta l&#39;unica icona sulle strade di quegli anni.    &nbsp;  Ducati 916 e MV F4: il design e le prestazioni  Se si parla di Made in Italy, non si possono non citare le rappresentanti motociclistiche moderne che hanno portato l&#39;italianit&agrave; sul tetto del mondo. Stiamo parlando delle due creature uscite dalla matita di Massimo Tamburini, entrambe figlie degli anni &#39;90 e rapprentative di un&#39;immagine tecnologica e prestazionale dell&#39;Italia a motore, molto radicata nell&#39;immaginario collettivo internazionale.  Senza andare nello specifico della tecnica dei due modelli, che conosciamo bene, in questa breve carrellata di storia italiana ci soffermiamo sul significato che 916 e F4 hanno per l&#39;Italia: con loro, l&#39;industria motociclistica italiana fa un salto fino al livello di quella automobilistica. Le moto prodotte in Italia diventano preziose e desiderabili come le Ferrari e le Lamborghini, quindi massima espressione tecnologica, stilistica e prestazionale di un&#39;intero settore. Se un qualsiasi appassionato pensa a mezzi da sogno perfetti e dalla bellezza mozzafiato, pensa a qualcosa di italiano ed &egrave; anche grazie a queste due perle dell&#39;industria motociclistica nostrana.  Forse &egrave; ancora troppo presto per considerarle le moto pi&ugrave; importanti di tutta la storia a due ruote del nostro paese, ma di sicuro rappresentano il punto di partenza della nuova epoca del Made In Italy, quella che eccelle nel lusso e nella ricerca del &quot;bello&quot; oltre ogni limite economico e di prestazioni. L&#39;arte e la tecnica si mischiano in due prodotti creati dalla mente e dalle mani italiane, che in questo caso hanno la forma di una Ducati e di una MV Agusta.     

Il blasone dell&#39;Italia passa anche dalle creazioni industriali che hanno affermato l&#39;italianit&agrave; nel mondo. Ecco quelle a due ruote che vale la pena ricordare

Made In Italy: le due ruote che hanno segnato la storia del nostro Paese

Ayrton Senna ha contribuito a scrivere la storia della Formula 1 ma, il suo legame anche con il mondo delle moto, in particolare col marchio Ducati, era forte. Proprio in onore di questo, il Centro Stile Ducati, con la partecipazione di Senna Brands, ha deciso di realizzare un Monster in edizione limitata.  Indice:    Ducati Moster in onore di Ayrton Senna: i dettagli  Perch&eacute; proprio 341 esemplari?  Le caratteristiche tecniche del Monster Senna  La storia del legame tra Ducati e Ayrton Senna (pag.2)  &quot;Il Monster &egrave; un&nbsp;modello perfetto per ricordare lo stile di vita di Ayrton&quot; (pag.2)  Quanto costa la Ducati Monster in onore di Ayrton Senna&nbsp;(pag.2)   Ducati Moster in onore di Ayrton Senna: i dettagli  Monster Senna sar&agrave; realizzato in soli 341 esemplari ed &egrave; ispirata alla colorazione del casco che il pilota brasiliano ha portato in gara per tutta la carriera, con parti in giallo, verde e blu, chiari omaggi alla bandiera del Brasile. La scelta del Monster come modello per realizzare questa edizione limitata &egrave; anch&rsquo;essa legata alla storia del campione brasiliano. Senna fu uno dei primissimi proprietari del Monster 900, che utilizz&ograve; per i suoi spostamenti quotidiani a Montecarlo e con la quale si present&ograve; alla serata di gala per la presentazione del Gran Premio di Monaco del 1993.  Moster Senna:&nbsp;perch&eacute; proprio 341 esemplari?  Il numero limitato di esemplari &egrave; un tributo alla leggenda: 341.    3, come i Titoli Mondiali conquistati da Senna in Formula 1;  41, come i Gran Premi che Ayrton concluse a braccia alzate sul gradino pi&ugrave; alto del podio.     Ducati Monster Senna: le caratteristiche tecniche  Il Monster Senna &egrave; equipaggiato con componenti che permettono di raggiungere ridurre il peso in ordine di marcia a 175 kg, ovvero 4 kg in meno rispetto al modello standard. Il Monster &egrave; spinto dal motore Testastretta 11&deg;, un bicilindrico da da 937 cc e 111CV. &Egrave; dotato di una ciclistica ispirata alle Superbike Ducati, sospensioni &Ouml;hlins regolabili, cerchi forgiati, impianto frenante con pinze anteriori Brembo e flange in alluminio per i dischi freno.  L&rsquo;estetica del Monster Senna, oltre alla speciale colorazione, &egrave; impreziosita dai tag giallo/verde/blu sui cerchi neri, e dai dettagli in giallo riportati sulle pinze freno e sui silenziatori omologati Termignoni, in fibra di carbonio. Altri elementi distintivi di questo modello sono la sella speciale, il puntale paramotore in tinta e l&rsquo;animazione dedicata del dashboard, visibile ad ogni key on.  Ogni moto &egrave;, infine, resa unica da una placca sulla piastra di sterzo con riportato nome del modello e numero dell&rsquo;esemplare, oltre che dalla consegna del certificato di autenticit&agrave; e del telo coprimoto dedicato.    &nbsp;  Il legame tra Ducati e Ayrton Senna: la storia  Le strade di Ducati e di Ayrton Senna si incrociarono per la prima volta nel 1990, quando Claudio Castiglioni, allora proprietario di Ducati e fan di Senna, regal&ograve; al tre volte iridato una 851 SP. Negli anni successivi Senna e Ducati capirono di avere parecchi valori in comune. Quando il Campione del Mondo vide dal vivo la nuova Ducati 916, ne rimase affascinato, dando il via all&rsquo;idea di una collaborazione su un progetto speciale in grado di unire due marchi: Ducati e Senna.  Nacque cos&igrave; la Ducati 916 Senna, una moto di cui il pilota brasiliano scelse personalmente la livrea, optando per una grafica a contrasto tra grigio antracite, nero opaco e rosso, che negli anni seguenti divent&ograve; iconica. La serie speciale, limitata a soli 300 esemplari, venne annunciata da Ducati a marzo del 1994.  Il tragico incidente in cui Ayrton Senna perse la vita si verific&ograve; pochi mesi prima dell&rsquo;avvio della produzione della Ducati 916 Senna e stopp&ograve; ogni operazione legata ad Ayrton. Il successivo confronto tra Ducati e la famiglia di Senna convinse le parti a procedere con il progetto nel ricordo di Ayrton, con la presentazione che avvenne al Motor Show del 1994. Alla prima serie, i cui 300 esemplari furono esauriti in pochissimo tempo, ne fecero poi seguito altre due nel 1997 e 1998 con colorazioni scelte dal fratello di Ayrton, Leonardo Senna.  La collaborazione con Senna Brands &egrave; ripresa nel 2014 con la 1199 Panigale, sulla cui base venne realizzata una serie limitata a 161 esemplari &ndash; tanti quanti i Gran Premi disputati da Ayrton &ndash; riservata al mercato brasiliano. Tutte le Ducati Senna sono ricercatissime dai collezionisti di tutto il mondo.  &quot;Il Monster &egrave; un&nbsp;modello perfetto per ricordare lo stile di vita di Ayrton&quot;  La presentazione della moto dedicata da Ducati a Senna &egrave; avvenuta nel paddock dell&rsquo;Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola in occasione del Gran Premio del Made in Italy e dell&rsquo;Emilia-Romagna di Formula 1. Il legame tra Senna &egrave; Ducati &egrave; stato ricordato attraverso le parole del CEO di Ducati Claudio Domenicali e della CEO di Senna Brands Bianca Senna, con un contributo anche del President and CEO di Formula 1&reg;Stefano Domenicali.  &ldquo;Ayrton Senna &egrave; stato e rimarr&agrave; per sempre un&rsquo;icona.&nbsp;- le parole di Claudio Domenicali, CEO&nbsp;Ducati - Una&nbsp;leggenda dello sport, una&nbsp;persona straordinaria, ma anche un appassionato motociclista, che desideriamo omaggiare con un&rsquo;edizione speciale di uno dei&nbsp;modelli pi&ugrave; iconici della nostra gamma: il Monster.&nbsp;Senna &egrave; stato uno dei primissimi proprietari del Monster 900&nbsp;e ha rappresentato alla perfezione i valori di questa moto: stile, audacia e divertimento. Il Monster Senna &egrave; una dimostrazione di quanto&nbsp;siamo onorati&nbsp;di poter definire Ducatista un campione di questo incredibile livello.&rdquo;  Bianca Senna, CEO Senna Brands: &ldquo;Questa collaborazione con Ducati per noi ha davvero un&nbsp;grande valore. Il Monster &egrave; un&nbsp;modello perfetto per ricordare lo stile di vita di Ayrton, focalizzato sulle performance ma dotato di una grande capacit&agrave; di godersi i momenti di svago. Sono sicura che i fan di Senna in tutto il mondo troveranno in questa partnership un autentico tributo alla sua legacy.&rdquo;  #LegendsRideOn  Quanto costa la Ducati&nbsp;Monster in onore di Ayrton Senna  Il&nbsp;costo&nbsp;della Monster Senna parte da&nbsp;25 mila euro.   

Colorazione ispirata al casco del pilota brasiliano, aggiornamenti tecnici ma gli esemplari disponibili sono limitati: ecco quanti e perch&eacute;&nbsp;

Ducati omaggia Ayrton Senna con un Monster da collezione

        Sono anni che Ducati e Massimo Bottura&nbsp;collaborano insieme in nome dell&rsquo;eccellenza italiana. Da questa sinergia nasce ora un modello unico e speciale, che va ad arricchire la collezione (gi&agrave; nutrita) dello chef di Osteria Francescana di Modena, uno dei pi&ugrave; noti ristoranti al mondo, tre stelle Michielin dal 2011 e per due volte al primo posto della classifica The World&rsquo;s 50 Best Restaurants. La moto in questione si chiama Multistrada V4 Pikes Peak Desert e appartiene al programma di personalizzazione&nbsp;Ducati Unica, lanciato dalla Casa di Borgo Panigale a gennaio 2022. L&rsquo;iniziativa permette ai Ducatisti di realizzare la moto dei propri sogni, parlando direttamente con i designer del Centro Stile Ducati.  Multistrada V4: le caratteristiche della Pikes Peak Desert di Bottura Partiamo dal design, e soprattutto dalla verniciatura, per cui &egrave; stato fatto un lavoro specifico utilizzando un&nbsp;particolare tipo di vernice &ldquo;effetto sabbia&rdquo;&nbsp;applicato a diverse parti della moto, tra cui le ali, i paramani, il parafango e i cerchi. Tra le modifiche ci sono poi quelle fatte alla sella, in Alcanatara, che richiama le tonalit&agrave; principali di questa speciale Ducati, e continuano su pinze freno, carter motore, molla ammortizzatore e anche sullo scarico, dotato di un silenziatore Akrapovic realizzato ad hoc per questo modello.&nbsp;La Multistrada V4 Pikes Peak Desert di Bottura &egrave; poi dotata dei paramani e del maniglione della Multistrada V4 RS. Non mancano dettagli che richiamano lo chef, come la sua firma sulla sella e le tre stelle Michelin, pi&ugrave; la stella Verde (che da qualche anno la celebre guida assegna ai ristoranti che si distinguono per la sostenibilit&agrave;). Lo chef Bottura e le moto &ldquo;Ci sono le moto, e poi ci sono le Ducati&rdquo;, dichiara Bottura all&rsquo;interno del suo ultimo libro, Slow Food, Fast Cars, scritto a quattro mani con la moglie Lara Gilmore. Una frase che racchiude l&rsquo;essenza di un rapporto che ha reso negli anni Bottura un vero e proprio ambassador del brand Ducati. DUCATI SCRAMBLER: ARRIVA UN KIT DI PERSONALIZZAZIONE IN EDIZIONE LIMITATA        

Continua la collaborazione tra la Casa di Borgo Panigale e lo chef, che ora accoglie nella sua collezione una moto davvero speciale

Ducati Multistrada V4 Pikes Peak: un modello unico per Massimo Bottura

        Claudio Domenicali, amministratore delegato di Ducati Corse, &egrave; stato insignito del premio Guido Carli. Questo riconoscimento porta il nome dell&rsquo;ex governatore di Bankitalia ed ex ministro del Tesoro e viene dato alle personalit&agrave; che si sono distinte in campo imprenditoriale, e sonor riuscite a portare lustro al talento e alla genialit&agrave; italiana nel mondo dando ancor pi&ugrave; prestigio al "Made in Italy". La premiazione &egrave; avvenuta venerd&igrave; 10 maggio presso l'Auditorium Parco della Musica a Roma. DUCATI SCRAMBLER: ARRIVA UN KIT DI PERSONALIZZAZIONE IN EDIZIONE LIMITATA Il premio ambito Il riconoscimento, consistente in una speciale medaglia di bronzo, &egrave; stata coniato dall'Istituto Poligrafico, ed &egrave; stato assegnato dalla giuria composta da&nbsp;&nbsp;amministratori delegati, top manager, imprenditori, editori. In particolare, Claudio Domenicali &egrave; stato premiato da Andrea Illy, Presidente di "Illycaff&egrave;" e&nbsp;grande fan di Ducati. Domenicali ha ringraziato, anche a nome dell'azienda, definendola poi: "una bellissima realt&agrave; italiana che sta facendo sognare molti nel mondo e si trova oggi nel momento migliore della sua storia, sia dal punto di vista economico sia da quello sportivo". Scrambler Ducati: Kit Cover personallizati Van Orton Design         

Venerd&igrave; 10 maggio all'Auditorium Parco della Musica di Roma, l'amministratore delegato della Casa italiana ha ricevuto il premio Guido Carli

Ducati, nuovo premio per Claudio Domenicali: in cosa consiste?

L&#39;arte visionaria di Van Orton Design e lo spirito libero della Scrambler&nbsp;si sono fusi e hanno dato vita a un kit cover in edizione limitata e ad una capsule collection di abbigliamento che dallo stile frizzante e originale, esprimendo altres&igrave; una connessione tra arte, mondi digitali, innovazione e cultura pop.  Chi &egrave; Van Orton Design?  Stefano e Marco, per chi ancora non li conoscesse bene, sono due fratelli, nati a Torino, che ad oggi sono fra i nomi pi&ugrave; famosi e conosciuti dell&rsquo;arte digitale europea. Lo pseudonimo &ldquo;Van Orton&rdquo;, preso in prestito da Nicholas Van Orton, il protagonista del celebre film del 1997 di David Fincher, &ldquo;The Game&rdquo;, rappresenta uno stile visivo molto particolare apprezzato e ricercato dai brand internazionali.  Scrambler Ducati: quanto costa la personalizzazione di Van Orton Design  Passando al Kit, ci&ograve; che cattura &egrave; proprio la livrea, un esplosione di colori che definisce lo stile di Van Orton e sottolinea l&rsquo;importanza del concetto di personalizzazione per Scrambler Ducati. Il kit, disponibile in soli 50 pezzi, sar&agrave; consegnato in una special box con grafiche dedicate, compreso il certificato di autenticit&agrave; e una serie di sorprese, tra cui alcuni stickers per rendere lo Scrambler Icon ancora pi&ugrave; unico.  &Egrave; disponibile come accessorio al costo di 690,00 euro (IVA esclusa). Per chi lo volesse acquistare pu&ograve; rivolgersi al proprio concessionario per maggiori informazioni e per prenotare il pezzo per la Scrambler Ducati Icon.    DUCATI 750 IMOLA DESMO ALL&rsquo;ASTA, LA CIFRA RICHIESTA &Egrave; ESORBITANTE  &nbsp; 

Dalla fusione tra la Casa italiana e Van Orton Design nasce uno special box con grafiche dedicate. Quanti ce ne sono disponibili?

Ducati Scrambler: arriva un kit di personalizzazione in edizione limitata

        La storica Ducati MotoGP del 2003, guidata da Troy Bayliss, &egrave; pronta ad entrare a far parte della collezione di un fortunato acquirente. Si tratta della Desmosedici GP3 da 989 cc, un modello che ha segnato il ritorno del marchio italiano nella classe top delle corse GP dopo 30 anni di assenza.  ESCLUSIVA ASTA ONLINE: "CATAWIKI" E "DEUS EX MACHINA" DI NUOVO INSIEME Desmosedici GP3: fascino e storia&nbsp; Durante la stagione 2003, questa moto &egrave; stata affidata a Troy Bayliss e a Loris Capirossi. Nonostante il secondo posto nel campionato costruttori, la Desmosedici GP3 &egrave; stata una delle protagoniste delle corse, grazie anche ai podi conquistati da Bayliss, tra cui spiccano i terzi posti in Spagna e Germania.&nbsp; L'aspetto &egrave; decisamente unico, con una livrea Marlboro rossa e bianca dell'epoca e dal numero 12 firmato personalmente da Troy Bayliss. Le specifiche tecniche di questa Ducati&nbsp;ancora&nbsp;non passano inosservate: una potenza di circa 202,8 CV a 16.000 giri/min, una velocit&agrave; massima di circa 321,8 km/h e un peso a secco di soli 145 kg. A quanto viene venduta la storica Ducati Desmosedici GP3 2003 Attenzione al prezzo! La qualit&agrave; di questa moto si paga tutta: la cifra per portarsi a casa questo esemplare &egrave; di ben 350 mila sterline&nbsp;(oltre 406 mila euro). DUCATI 750 IMOLA DESMO ALL&rsquo;ASTA, LA CIFRA RICHIESTA &Egrave; ESORBITANTE       

Si tratta della moto che fu affidata a Troy Bayliss e Loris Capirossi, con l'iconica livrea bianca e rossa Marlboro e la firma del pilota australiano

La leggendaria Ducati Desmosedici GP3 è all'asta: il prezzo è per pochi

        La potenza specifica &egrave; il parametro motoristico chiamato in causa pi&ugrave; spesso, nelle discussioni tra appassionati. Si tratta della potenza per unit&agrave; di cilindrata e si esprime in genere in cavalli/litro. In altre parole, si tratta della potenza che un motore erogherebbe se la sua cilindrata fosse di 1000 cc&nbsp;e non quella che esso ha realmente. Come si calcola la potenza specifica della moto? Gli errori da non fare Per calcolarla basta dividere la potenza effettiva per la cilindrata in litri. Un motore di 750 cc che eroga 140 cavalli ha una potenza specifica di 186 CV/litro (140 diviso 0,75, infatti,, corrisponde a 186). Non di rado, per&ograve;, essa viene tirata in ballo a sproposito! Gi&agrave;, perch&eacute; anche tra due motori con la stessa cilindrata un confronto basato sulla sola potenza specifica pu&ograve; risultare poco significativo, se non si tiene conto del numero dei cilindri o del rapporto corsa/alesaggio (C/D). Per esempio, consideriamo una 125 cc da competizione dei primi anni Sessanta, con la sua bella distribuzione bialbero, gi&agrave; a quattro valvole. Prendiamo in esame la Honda bicilindrica vincitrice del titolo mondiale nel 1962 e accreditata di 23 cavalli a 14.000 giri/min, pari a 184 CV/litro, e confrontiamola con la RC 149 a cinque cilindri, apparsa soltanto tre anni dopo ed erogante 32 CV a oltre 18.000 giri/min, pari a 256 CV/litro. Quanto senso ha paragonare i due motori basandosi soltanto sulle loro potenze specifiche? La cilindrata &egrave; la stessa ma, grazie al maggiore frazionamento, la RC 149 dispone di una superiore superficie dei pistoni e pu&ograve; raggiungere una velocit&agrave; di rotazione notevolmente pi&ugrave; elevata (e questo senza che la velocit&agrave; media dei pistoni, alla quale sono legate le sollecitazioni meccaniche, risulti maggiore).Per forza, quindi, la potenza specifica &egrave; pi&ugrave; alta! Come fare un confronto sensato. Alcuni esempi Per fare un confronto davvero sensato occorrerebbe tenere conto, come gi&agrave; detto, del frazionamento e del rapporto C/D, e, quindi, della superficie dei pistoni e del regime di rotazione. Per essere significativo, un confronto basato sulla potenza specifica andrebbe dunque fatto tra motori abbastanza simili. Pu&ograve; essere interessante, a questo proposito, un confronto tra i motori quattro cilindri da GP pi&ugrave; evoluti della loroepoca, quelli della Gilera 500 e della Vanwall di F1. Nel 1957 quest&rsquo;ultimo aveva una cilindrata di 2500 cc, era a corsa corta (96 x 86 mm) ed erogava 114 CV/litro. Il motore italiano era, invece, a corsa lunga (52 x 58 mm) ed erogava circa 140 CV/ litro, con una velocit&agrave; media del pistone che era comunque nettamente inferiore! Le cilindrate unitarie erano rispettivamente 622 e 125 cc e i regimi di potenza massima 7600 e 10.500 giri/min.  CARBURO DI SILICIO: NUOVE TECNOLOGIE. COSA NE SAR&Agrave; DELLE MOTO ELETTRICHE? Qual'&egrave; la differenza tra i motori raffreddati ad acqua e i motori raffreddati ad aria Una considerazione analoga si pu&ograve; fare, a grandi linee, per quanto riguarda i motori raffreddati ad acqua e quelli raffreddati ad aria. Il primo tipo di refrigerazione consente di adottare angoli tra le valvole minori (e quindi di avere camere di combustione pi&ugrave; raccolte) e si sposa al meglio con le quattro valvole per cilindro. Non soltanto lo scambio termico &egrave; assai pi&ugrave; vigoroso (ci&ograve; si traduce in temperature inferiori e quindi anche nella possibilit&agrave; di adottare rapporti di compressione pi&ugrave; elevati) ma l&rsquo;acqua pu&ograve; raggiungere zone che non possono essere lambite dall&rsquo;aria, come quelle in prossimit&agrave; delle sedi delle valvole e attorno al foro per la candela. Ci si potr&agrave; chiedere quali sono le potenze massime specifiche ottenibili con i motori a due valvole. La risposta &egrave; che dipende. Perch&eacute; essa sia soddisfacente, come detto in precedenza, occorre tenere conto della cilindrata unitaria dei motori. Nel mondiale Superbike i bicilindrici, che avevano cilindrate unitarie maggiori, non sono mai riusciti ad avere potenze specifiche analoghe a quelle dei motori a quattro cilindri.  Ducati 926/955, Honda RC30 o Kawasaki ZXR 750 R? Chi aveva la potenza specifica pi&ugrave; alta? Nel corso degli anni il regolamento del campionato delle moto di questo tipo ha subito vari cambiamenti. Grazie a ci&ograve;, in alcuni periodi i bicilindrici sono stati in grado di erogare potenze massime analoghe, se non addirittura superiori a quelle dei quadricilindrici, che avevano una cilindrata minore. La loro potenza specifica &egrave; stata per&ograve; sempre inferiore. A titolo di esempio si pensi che nel 1993-94 nelle Ducati 926/955 essa superava leggermente i 140 CV/litro, mentre nella Honda RC30 era nell&rsquo;ordine di 190 CV/litro e nella Kawasaki ZXR 750 R era di quasi 200 CV/litro. Le sportive stradali hanno subito una continua evoluzione che ha portato la potenza (ovviamente nelle 1000 quella massima si identifica con quella specifica) ad aumentare negli anni, fino a raggiungere i valori attuali, assolutamente straordinari se si considera che si tratta di mezzi trattabili, longevi e in regola con le emissioni acustiche e di scarico.&nbsp; I 100 CV, le 1000 cc quattro cilindri li hanno superati a inizio anni Ottanta. Fondamentali per il miglioramento delle prestazioni sono stati il raffreddamento a liquido, le quattro valvole per cilindro e rapporti corsa/alesaggio via via ridotti (che hanno consentito di impiegare valvole pi&ugrave; grandi e raggiungere regimi di rotazione pi&ugrave; elevati). I 150 CV sono stati superati a met&agrave; Anni &lsquo;90. Oggi, spesso, siamo a pi&ugrave; di 200&hellip;  IDROGENO: PROGETTI, DUBBI E OPPORTUNIT&Agrave;. PERCH&Eacute; NON VIENE SFRUTTATO       

&Egrave; un parametro che riguarda: cilindri, rapporto corsa/alesaggio (C/D) e tipo di raffreddamento. Ve lo spieghiamo in modo semplice

Cos'è la potenza specifica della moto e perché è così importante

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