Volete acquistare un&rsquo;Husqvarna? Beh, siete fortunati, perch&eacute; oggi, l&rsquo;azienda del Gruppo KTM propone due varianti per ogni cilindrata: Vitpilen o Svartpilen. Che sono sostanzialmente la stessa moto, ma con abiti ed ergonomia differenti.  Ed &egrave; cos&igrave; che la nuova Vitpilen 801 fa seguito alla Svartpilen lanciata quest&rsquo;estate, e va a completare il pacchetto di bicilindriche di 799 cc. Mentre la Svartp adotta l&rsquo;ormai iconico stile scrambler, la Vitpilen del 2025 si allontana un po&rsquo; dal suo design caf&eacute; racer, adottando invece uno stile da naked pi&ugrave; convenzionale.  Sfrutta la piattaforma della KTM 790 Duke, a partire dal bicilindrico parallelo LC8c (ora prodotto in Cina) qui capace di 105 CV. Come la maggior parte delle moto del Gruppo Pierer, le sospensioni sono marchiate WP, con una taratura pi&ugrave; sportiva rispetto alla Svartpilen.    Quali sono le differenze  Le altre differenze sono principalmente estetiche e comprendono un manubrio pi&ugrave; basso, una cover per il radiatore e il puntale. Non c&rsquo;&egrave; il cupolino, ma qui trova posto un caratteristico faro a LED e pneumatici pi&ugrave; orientati alla strada &ndash; Michelin Road 6 invece dei Pirelli MT60 RS &ndash; che dovrebbero contribuire a rendere pi&ugrave; divertente la guida su strada.    Vitpilen 801: COME SI GUIDA IN CITT&Agrave;  &Egrave; una moto leggera, precisa e facile, con un quickshifter (optional irrinunciabile) fluido e morbido. Nella modalit&agrave; di guida Street la risposta dell&rsquo;acceleratore &egrave; quasi perfetta e il cambio quickshifter un vero burro. Motore, cambio, ciclistica... tutto risponde in maniera brillante. La strada scelta per il test di prima mattina &egrave; insidiosa, con l&rsquo;asfalto alternativamente umido e asciutto: &egrave; in queste condizioni che apprezzi il controllo di trazione e l&rsquo;ABS sensibili all&rsquo;angolo di piega, dall&rsquo;intervento morbido ma salvifico. Anche le Michelin Road 6 sono rassicuranti, riscaldandosi abbastanza rapidamente e offrendo un discreto grip sulle superfici umide.    Per scoprire come si guida in montagna vedi pag.2  &nbsp;  Vitpilen 801: COME SI GUIDA IN MONTAGNA  Ben presto per&ograve; arriva il momento di lasciare la strada costiera e raggiungere i passi di montagna. Tre modalit&agrave; di guida &ndash; Sport, Street e Rain &ndash; sono di serie mentre la modalit&agrave; Dynamic &egrave; optional. Questa consente di regolare finemente l&rsquo;anti-wheelie e il controllo di trazione (9 livelli). Sulle strade tutte curve &egrave; bello constatare che la Vitpilen non ha perso nulla in termini di giocosit&agrave; e divertimento rispetto alla 790 Duke. Il telaio &egrave; quasi identico, il peso leggermente pi&ugrave; alto ma c&rsquo;&egrave; pi&ugrave; potenza, ed &egrave; quel genere di potenza che non guasta. Ma la Vitpilen in realt&agrave; non &egrave; solo leggera e facile da guidare; &egrave; anche sorprendentemente comoda. Anche dopo un&rsquo;ora di guida in montagna, non si percepiscono indolenzimenti o fastidi.  L&rsquo;impostazione &quot;Supermoto&quot; disattiva l&#39;ABS posteriore, permettendoti (in teoria) di entrare in curva spazzolando col posteriore. Un bel plus per chi volesse portare la 801 in pista. E no, non sarebbe cos&igrave; fuori luogo come si potrebbe pensare. Le sospensioni WP APEX sono pi&ugrave; che adatte per qualche turno in pista; dopotutto, la sorella-gemella 790 Duke ha come slogan &ldquo;Ready to Race&rdquo;.  La forcella &egrave; dotata di regolazione della compressione su uno stelo e dell&rsquo;estensione sull&rsquo;altro, con un sistema a farfalla facile da usare e senza attrezzi. Al posteriore invece il mono &egrave; regolabile in estensione e precarico, ma i registri sono un po&rsquo; pi&ugrave; difficili da raggiungere. Il bicilindrico da 105 CV &egrave; pi&ugrave; che all&rsquo;altezza e la luce a terra &egrave; abbondante; semmai, ad alzare bandiera bianca troppo presto (immaginando un utilizzo spinto tra i cordoli) sono i freni J.Juan e le gomme Michelin. In realt&agrave;, nella maggior parte degli scenari di guida, i due dischi di 300 mm e le pinze radiali a quattro pistoncini sono pi&ugrave; che sufficienti e ragionevolmente progressivi, ma a volte occorre utilizzare tutte e quattro le dita, specialmente nelle frenate in discesa. E sebbene gli pneumatici Michelin Road 6 funzionino bene in condizioni miste, su curvoni dove si rimane molto tempo in angolo non danno mai una bella sensazione di appoggio. Con delle gomme pi&ugrave; sportive, la Vitpilen sarebbe ancora pi&ugrave; affilata. Ma stiamo divagando.  La maggior parte dei proprietari trover&agrave; l&rsquo;assetto della Vitpilen impeccabile e solo i motociclisti pi&ugrave; esperti ed esigenti potrebbero desiderare qualcosa in pi&ugrave; per le giornate in pista.    GUIDA CONFORTEVOLE  Nella guida pi&ugrave; rilassata si apprezzano anche altre cose. Per esempio il comfort, sorprendentemente buono: oltre all&rsquo;imbottitura della sella, il fatto che un motociclista di poco pi&ugrave; di 1,70 possa toccare con entrambe le piante a terra non &egrave; affatto male. E chiedendo a colleghi pi&ugrave; alti, anche loro non hanno avuto di che lamentarsi. Il serbatoio del carburante offre soltanto 14 litri, ma dovrebbe essere sufficiente per poter percorrere oltre 230 km.  Ovviamente non &egrave; una moto progettata per il turismo, ma si prende cura di te. Il cruscotto&egrave; di facile lettura e pu&ograve; connettersi al telefono per ricevere chiamate, messaggi e per navigare. I comandi e i pulsanti danno una sensazione di qualit&agrave;, mentre il quickshifter e la risposta al gas rispondono con coerenza sia ai blandi ritmi dei pendolari, sia full-gas. In definitiva, &egrave; una moto difficile da criticare.  Ha un bell&rsquo;aspetto, uno stile personale e le sembianze di qualcosa di artigianale piuttosto che di una moto di serie. Il motore &egrave; incisivo e offre abbastanza potenza per essere divertente, ma &egrave; tutt&rsquo;altro che intimidatorio. Lo sterzo &egrave; leggero, il telaio reattivo e prevedibile; con pneumatici orientati alla guida sportiva, non sfigurerebbe in una giornata tra i cordoli. Cosa altrettanto importante, &egrave; bassa, leggera e facile da guidare in citt&agrave; -&nbsp;e gli eccellenti aiuti elettronici sono sempre vigili. Se non resistete al suo fascino, beh, sappiate che state acquistando un&rsquo;ottima naked da sparo, capace all&rsquo;occorrenza di coccolarvi tutti i giorni.   

La Vitpilen di oggi &egrave; una naked dall&rsquo;animo sportivo ma con un&rsquo;ergonomia pi&ugrave; confortevole che in passato. Potente e ben equipaggiata, rimane un riferimento di stile

Test, Husqvarna Vitpilen 801: stile sportivo

L&rsquo;Husqvarna Pioneer, sorella della rinnovata KTM Freeride, &egrave; stata concepita dando priorit&agrave; all&rsquo;utilizzo sullo sterrato, ma &egrave; regolarmente omologata per la circolazione su strada. Il motore ha una potenza nominale di 11 kW, quindi si guida con patente A1, e ha una potenza di picco di 19,2 kW; con una coppia pari a 37,6 Nm.  Ad alimentare il tutto c&rsquo;&egrave; una batteria agli ioni di litio da 5,5 kWh, che garantisce un&rsquo;autonomia fino a 137 km, o pari a 3 ore di utilizzo. La peculiarit&agrave; del sistema di alimentazione &egrave; nel fatto che la batteria &egrave; sfilabile, e in 10 minuti se ne pu&ograve; installare una di riserva e ripartire. Quanto alla ricarica, con l&rsquo;alimentatore on-board da 660 W servono 8 ore per fare il pieno dalla normale presa elettrica di casa. Con il caricatore opzionale da 3,3 kW ne bastano 2.     Una ciclistica leggera ed efficace  L&rsquo;idea di partenza era realizzare una moto elettrica il pi&ugrave; possibile leggera, per renderla agile nella guida sullo sterrato. Ecco allora la soluzione del motore e del frame della batteria utilizzati come elementi stressati del telaio, rendendoli parte della ciclistica. Missione compiuta: la Pioneer pesa solo 112 kg.  La ciclistica &egrave; completata da sospensioni WP completamente regolabili. La forcella WP XACT adotta una molla ad aria e con la moto viene fornita anche la pompetta necessaria a regolare la pressione. L&rsquo;escursione utile &egrave; di 250 mm. Il monoammortizzatore posteriore WP XPLOR PDS, &egrave; regolabile in compressione alle basse e alte velocit&agrave;, in estensione e nel precarico. Consente un&rsquo;escursione della ruota pari a 240 mm.    Elettronica di bordo raffinata  Venendo all&rsquo;elettronica di gestione, sono previsti tre riding mode, selezionabili dal pilota; e tre sono anche i livelli possibili di freno rigenerativo. In ogni caso &egrave; sempre selezionabile l&rsquo;attivazione del controllo di trazione.  La guida senza cambio e frizione pu&ograve; sicuramente agevolare i motociclisti meno smaliziati, ma anche gli esperti potranno apprezzare la possibilit&agrave; di concentrarsi maggiormente sui terreni pi&ugrave; tecnici. Sfruttando dove serve il freno posteriore, il cui comando &egrave; stato spostato sul lato sinistro del manubrio.  Interessante considerare che la Pioneer ha batteria, motore e tutte le parti elettriche certificate IP67, che significa una protezione totale dalle polveri e una decisa impermeabilit&agrave; (fino a 30 minuti a massimo un metro di profondit&agrave;). Quanto basta per vivere in tutta tranquillit&agrave; tutte le possibili avventure in fuoristrada, sia le pi&ugrave; polverose che le pi&ugrave; bagnate.    Husqvarna Pioneer: Dati tecnici in evidenza    Potenza nominale 11 kW  Potenza di picco 19,2 kW  Velocit&agrave; massima 95 km/h  Ruote da 21&rdquo;/18&rdquo;  Capacit&agrave; batteria 5,5 kWh  Batteria amovibile (10 minuti con gli attrezzi)  Tempo di ricarica (0-100%) con il caricatore on board da 660 W ~ 8h  Tempo di ricarica (0-100%) con il caricatore opzionale da 3,3 kW ~ 2h  Peso: 112 kg  Pneumatici Michelin enduro  Manubrio ProTaper e manopole ODI  

Una moto da fuoristrada elettrica, omologata anche per la circolazione su strada. Leggera, con un&rsquo;autonomia di circa 3 ore, ha una ciclistica raffinata. Si guida con patente A1

Husqvarna punta sul fascino dell&rsquo;Enduro elettrico con la Pioneer

Husqvarna&nbsp;torna ad EICMA con tantissime novit&agrave; in programma. Alla kermesse, che si terr&agrave; a Milano dal 5 al 10 novembre, il marchio svedese si presenter&agrave; con uno stand interattivo decisamente ricco e variegato per i visitatori.&nbsp;    Da Nuda 900 a Vitpilen 801: quando la storia NON si ripete  Cosa dobbiamo aspettarci dall&#39;evento  Verranno presentati cinque modelli esclusivi (tra i quali spiccher&agrave; una moto totalmente inedita), esposti su pedane appositamente create per esaltarne l&#39;estetica e le caratteristiche tecniche. La gamma abbraccer&agrave; i segmenti offroad, travel e street.  Husqvarna ha inoltre previsto sessioni esclusive dedicate a giornalisti e content creator, che avranno la possibilit&agrave; di fotografare e riprendere i nuovi modelli da vicinissimo. Anche un team di esperti sar&agrave; presente allo stand: professionisti del Management, del Product Management, della Ricerca e Sviluppo e del Marketing saranno a disposizione per fornire informazioni dettagliate e consulenze personalizzate sulle novit&agrave; esposte.    Husqvarna Test&amp;Party, come e quando provare la gamma naked 

L&#39;azienda svedese si presenter&agrave; alla kermesse milanese con uno stand interattivo dove verranno esposte alcune moto inedite

Husqvarna torna ad EICMA 2024: 5 novit&agrave; in arrivo

        Naked di media cilindrata con motore bicilindrico parallelo da 105 CV e telaio in tubi d'acciaio. Passato e presente della produzione di motociclette Husqvarna sono accomunati da questi fondamentali elementi, che ricompaiono su un modello di serie dopo ben 11 anni. Ma non c'&egrave; storia o destino che lega Nuda 900 e Vitpilen 801, perch&egrave; a parte queste similitudini tecniche dettate dal segmento di mercato, non condividono nulla.&nbsp; Indice:  Il tentativo (andato male) di BMW - Pag. 1 Il tentativo (tutto da scoprire) di KTM - Pag. 2 La storia che NON si ripete - Pag. 3  Il tentativo (andato male) di BMW Era il 2011 quando Husqvarna ha mostrato al mondo la Nuda 900, una naked dalle caratteristiche estetiche del tutto uniche, figlie di una scuola stilistica inaugurata quando la propriet&agrave; del marchio &egrave; passata dalla Famiglia Castiglioni a BMW. Durante quest'operazione, il marchio bavarese ha pensato di riportare le moto stradali nel listino Husqvarna e la prima scelta fu quella di una naked sportiva di media cilindrata, dotata del motore bicilindrico parallelo BMW serie F che equipaggiava diversi modelli dell'epoca, opportunamente rimaneggiato e aumentato di cilindrata per garantire alla moto una potenza di 105 CV su 195 kg. Con un telaio sveltissimo e una dinamica di guida coinvolgente, la Nuda era una vera e propria funbike con un'estetica identitaria, fatta di forme concave e convesse per le sovrastrutture (di ispirazione offroad) e un particolarissimo parafango anteriore a freccia. Risultato azzeccato in pieno, perch&egrave; la Nuda era tanto dirvertente quanto carismatica, ma destinata a un insuccesso commerciale dato dal suo stile divisivo e dalla crisi immediata che ha costretto BMW a (s)vendere il marchio Husqvarna a KTM. Rimase in commercio solo due anni.  &nbsp; Il tentativo (tutto da scoprire) di KTM Alle soglie di EICMA 2024 &egrave; arrivata la novit&agrave; Husqvarna che tutti si aspettavano, ovvero la Vitpilen 801. Questa moto &egrave; l'erede spirituale della Nuda per posizionamento di mercato e dinamiche di realizzazione, con il bicilindrico parallelo preso dalla produzione del marchio proprietario e incastonato in un telaio a traliccio di tubi in acciaio, questa volta parte di una piattaforma e non fatto apposta per lei. Anche la potenza &egrave; addirittura la stessa, 105 CV, ma con una decina di chili in meno. Tante coincidenze che per&ograve; non portano da nessuna parte, perch&egrave; KTM non ha voluto mantenere alcun grado di parentela con la Nuda 900 e ha condito estetica e anima di questa moto mettendo il pi&ugrave; possibile elementi della serie Duke, e cambiando solamente sovrastrutture e identit&agrave; stilistica adattandola allo stile delle Vitpilen e Svartpilen di cilindrata inferiore. Esteticamente &egrave; un prodotto riuscito, ma la particolarit&agrave; e il carisma della Nuda che fu, sono ben distanti.  &nbsp; La storia che NON si ripete Messe una accanto all'altra hanno tantissime cose in comune, ma sono comunque distanti anni luce per filosofia e storia. Husqvarna &egrave; intrappolata da circa 20 anni in una ricerca di identit&agrave; che viene "resettata" quando passa da una propriet&agrave; all'altra. Con KTM sembra che la nuova immagine del marchio stia durando nel tempo con una caratterizzazione estetica riconoscibilissima, ma i modelli stanno diventando sempre pi&ugrave; delle KTM ricarrozzate e in qualche modo perdono quell'unicit&agrave; che ha da sempre contraddistinto il marchio svedese, cosa che la Nuda - nonostante il motore in condivisione con l'universo BMW e il palese flop commerciale - &egrave; riuscita a difendere con orgoglio. La parola passa al mercato e al gradimento del pubblico per questa nuova interpretazione della naked bicilindrica Husqvarna. Sar&agrave; un successo o replicher&agrave; il destino dolceamaro della sua antenata?        

Ci sono voluti 11 anni per rivedere sul mercato una nuda a marchio Husqvarna con motore bicilindrico parallelo. Passato e presente, per&ograve;, sono legati a storie ben diverse

Da Nuda 900 a Vitpilen 801: quando la storia NON si ripete

Dalla Svezia ecco una delle novit&agrave; per la prossima stagione. Husqvarna presenta la rinnovata Vitpilen 801, mezzo a met&agrave; strada tra una scrambler e una naked e che, fin dalla sua uscita sul mercato (gi&agrave; con la 701), ha avuto come unico obiettivo quello del sano divertimento su due ruote.  Per il 2025 arrivano affinamenti che danno una rinfrescata allo stile e alla tecnica.&nbsp;    Husqvarna Vitpilen 801: COME &egrave; FATTA&nbsp;  Al cuore della nuova Vitpilen c&rsquo;&egrave; il bicilindrico parallelo di 799 cc con distribuzione bialbero in testa con una potenza di picco dichiarata di 105 CV a 9.250 giri/min e 87 Nm di coppia a 8.000 giri/min. Numeri&nbsp;interessanti, nonostante l&#39;omologazione Euro 5+, e che sottolineano le prestazioni del noto twin LC8c, dotato inoltre di un carter semi-secco con doppia pompa dell&rsquo;olio per&nbsp;assicurareintervalli di manutenzione di ben 15.000 km.  Nutrito il pacchetto elettronico con quattro riding mode, tre predefiniti (Street, Sport e Rain) e uno personalizzabile (Dynamic); a questo si aggiungono il quickshifter Easy Shift, l&rsquo;ABS e il controllo di trazione cornering. Il tutto facilmente tenuto sotto controllo grazie alla strumentazione con display TFT da 5&rdquo;.&nbsp;Tramite app Ride Husqvarna Motorcycles il pilota ha a disposizione la navigazione Turn-by-Turn e la possibilit&agrave; di gestire le chiamate telefoniche e la selezione di brani musicali, visualizzando tutto sul pannello TFT.  Sul fronte della ciclistica abbiamo il noto telaio in acciaio al cromo-molibdeno che lavora su sospensioni WP APEX, facili da regolare e con escursione di 140 mm per la forcella e 150 mm per il mono, abbinate a cerchi fusi in lega da 17&rdquo; con pneumatici Michelin Road 6.&nbsp;A completare il tutto abbiamo l&rsquo;impianto frenante J.Juan, abbinato a un ABS Bosch, la frizione antisaltellamento Power Assist Slipper Clutch (PASC).    Husqvarna Vitpilen 801 2025: disponibilit&agrave;  La Vitpilen 801 2025 sar&agrave; disponibile a partire da novembre 2024 presso tutti i concessionari autorizzati Husqvarna Mobility.&nbsp;&nbsp;  KTM torna ad EICMA con tante novit&agrave;: attesa per 990 RC R e 1390 Super Adventure 

Un face lifting per la prossima stagione accompagna il motore LC8c di 105 CV, sospensioni WP APEX, nuovo faro bi-led e tanta tecnologia messa in campo&nbsp;

Husqvarna, arriva la nuova Vitpilen 801

        Le novit&agrave; in casa&nbsp;Husqvarna non sono mancate in questo 2024. Gamma naked completamente rinnovata: cinque nuovi modelli hanno fatto il loro debutto portando in dote inediti contenuti tecnici e stile per staccarsi dalla concorrenza e, poi, migliorare l&rsquo;esperienza di guida. Le nuove Vitpilen e Svartpilen, infatti, sono protagoniste della promozione Test&amp;Party che Husqvarna ha lanciato, dal 20 settembre al 31 ottobre. I modelli in promozione Nello specifico, l&rsquo;iniziativa comprende le Vitpilen 125 e 401 e le Svartpilen 125, 401 e 801. La&nbsp;Svartpilen 801, ultima arrivata della famiglia, &egrave; la prima naked bicilindrica nella gamma Husqvarna, nata con l&rsquo;obiettivo di fissare nuovi standard nel segmento delle nude di media cilindrata. La&nbsp;Svartpilen 401&nbsp;e la&nbsp;Vitpilen 401, grazie al motore monocilindrico di 45 CV e a una ciclistica di riferimento, sono adatte sia al contesto urbano che a quello extraurbano. E poi ci sono le sorelle pi&ugrave; piccole, le&nbsp;Svartpilen 125&nbsp;e&nbsp;Vitpilen 125, gi&agrave; riferimento nella categoria. L&rsquo;iniziativa Test&amp; Party Ma in cosa consiste l&rsquo;iniziativa Test&amp;Party? Dal 20 al 31 ottobre 2024 presso i Concessionari ufficiali Husqvarna &egrave; possibile conoscere da vicino e toccare con mano questi modelli. Per partecipare al Test&amp;Party dedicato alla gamma naked di Husqvarna &egrave; necessario registrarsi sulla piattaforma dedicata&nbsp;Book a Test Ride&nbsp;e preparare l&rsquo;abbigliamento tecnico per effettuare la prove nelle migliori condizioni. HUSQVARNA: NUOVA GAMMA HERITAGE 2025 IN EDIZIONE LIMITATA        

Dal 20 settembre al 31 ottobre, presso i concessionari ufficiali del Marchio &egrave; possibile toccare con mano le Vitpilen 125 e 401 e le Svartpilen 125, 401 e 801

Husqvarna Test&Party, come e quando provare la gamma naked

Husqvarna&nbsp;fa debuttare la sua gamma &ldquo;limited edition&rdquo; Heritage per il 2025, in cui ogni moto &egrave; costruita a partire da modelli selezionati delle loro collaudate piattaforme motocross ed enduro. Tutti e 10 i modelli &ndash; 4 da motocross e 6 da enduro &ndash; hanno un telaio bianco, convogliatori blu e un rivestimento sella ad alto grip in tinta, con il tocco decisivo rappresentato dalle grafiche, che traggono ispirazione dalla tradizione svedese del marchio.  La gamma Heritage 2025  La gamma ha motorizzazioni sia a 2 tempi che a 4 tempi. Ogni modello &egrave; dotato degli aggiornamenti tecnici pi&ugrave; recenti e di componentistica premium, per garantire un&rsquo;ottima esperienza di guida, che si tratti di una pista da motocross o di un sentiero da enduro. Ogni modello motocross 2T della gamma standard 2025 ha un corrispettivo nella gamma Heritage. Le TC 125, TC 150, TC 250 e TC 300 sono tutte arricchite dello schema cromatico dedicato, in modo da offrire a ogni crossista pi&ugrave; opzioni quando si tratta di scegliere un modello da motocross ad alte prestazioni. Tutti e quattro questi modelli sono costruiti attorno a un agile telaio, completato da sospensioni WP XACT, iniezione elettronica di carburante e un selettore mappe di serie per personalizzare l&rsquo;erogazione della potenza.  Con ben sei modelli da enduro nella gamma Heritage, anche gli enduristi hanno una notevole scelta tra motorizzazioni a 2 e 4 tempi, tutte altamente competitive. Le TE 250 e TE 300 a 2 tempi sono dedicate a chi preferisce una guida in stile &ldquo;hard enduro&rdquo;, e le 4 tempi FE 250, FE 350, FE 450 e FE 501 completano la gamma. Ognuna di queste motociclette &egrave; costruita dunque per conquistare anche i terreni pi&ugrave; difficili grazie a motori al vertice di categoria, una avanzata elettronica e una ciclistica che offre una dinamica di guida superlativa per regalare pure prestazioni da enduro.    Husqvarna: i prezzi della gamma Heritage 2025  I modelli Heritage 2025 sono disponibili (ricordiamo in limited edition) presso tutti i concessionari ufficiali Husqvarna. Di seguito, i prezzi.  Motocross:    TC 125 Heritage 2025 10.920, euro  TC 150 Heritage 2025 11.550,00 euro  TC 250 Heritage 2025 11.900,00 euro  TC 300 Heritage 2025 12.350,00   Enduro:    TE 250 Heritage 2025 12.550,00 euro  TE 300 Heritage 2025 12.740,00 euro  FE 250 Heritage 2025 13.110,00 euro  FE 350 Heritage 2025 13.380,00 euro  FE 450 Heritage 2025 13.700,00 euro  FE 501 Heritage 2025 13.910,00 euro   ALPEN MASTERS 2024: HUSQVARNA SVARTPILEN 401 VS TRIUMPH SCRAMBLER 400 X 

Si spazia da&nbsp;motorizzazioni&nbsp;a 2 e&nbsp;4 tempi per una offerta di&nbsp;4 modelli da cross&nbsp;e 6 da enduro;&nbsp;ognuno&nbsp;vanta&nbsp; tecnica raffinata e&nbsp;componentistica premium

Husqvarna: nuova gamma Heritage 2025 in edizione limitata

Una, la Triumph, &egrave;&nbsp;classica che pi&ugrave;&nbsp;classica non si pu&ograve;. L&rsquo;altra, la Husqvarna, indiscutibilmente modern ma comunque classic, esplora epoche differenti e universi sconosciuti. In entrambi i casi, incastonato nel telaio troviamo un monocilindrico di ultima generazione, scelta che caratterizza fortemente queste sfidanti nel nome di una tradizione motoristica che torna lentamente a farsi largo nei listini. La Scrambler 400 X, nomen omen, &egrave;&nbsp;la tipica rappresentante della sua categoria, una entry level versatile, facile, a proprio agio in contesti diversi; ma soprattutto, trendy e modaiola. La Svartpilen 401&nbsp;&egrave;&nbsp;la classica &ldquo;piccola moto dal grande carattere&rdquo;: prestazioni e dotazioni tecniche la rendono appagante alla guida; pi&ugrave;&nbsp;di quanto la cilindrata d&rsquo;accesso lascerebbe intendere. Insomma, un mezzo che mette sul piatto (e su strada) tanta sostanza. E quindi non stupisce che sia stata lei ad aggiudicarsi l&rsquo;accesso alla finale: 250 a 221 il punteggio conclusivo.  Indice:&nbsp;    Triumph Scrambler 400 X (pag.2)  Husqvarna Svartpilen 401&nbsp;(pag.3)  Le sensazioni in sella (pag.4)  I nostri rilevamenti (pag.5)  Chi ha vinto (pag.6)  Fuori dai denti (pag.7)       &nbsp;  Triumph Scrambler 400 X  Sul versante tecnico, la Triumph sfrutta un monocilindrico di 398,2 cc capace di una potenza massima di 39,4 CV e un picco di coppia pari a 36,5 Nm a 6.400 giri/min (dati rilevati all&rsquo;albero). Il resto della componentistica &egrave;&nbsp;semplice e razionale; di quella che fa il proprio dovere senza fuochi d&rsquo;artificio. Le sospensioni hanno escursione di 150 mm, la ruota anteriore &egrave;&nbsp;di 19&rsquo;&rsquo; mentre il freno anteriore ha un diametro di 320 mm. Non mancano l&rsquo;acceleratore ride by wire e il controllo di trazione (disattivabile). Il peso rilevato, invece, 183 kg col pieno di benzina, &egrave;&nbsp;superiore a quello dell&rsquo;avversaria Svartpilen 401.  Triumph Scrambler 400 X: la scheda tecnica    Motore: Monocilindrico, 4 tempi, raffreddato a liquido. Alesaggio e corsa 89,0 x 64,0 mm; cilindrata 398,2 cc. Rapporto di compressione 12:1. Distribuzione bialbero a camme in testa, 4 valvole. Iniezione elettronica e ride by wire. Frizione multidisco in bagno d&rsquo;olio, cambio a 6 rapporti.  Controlli elettronici: Controllo di trazione e ABS disinseribile.  Ciclistica: Telaio tubolare in acciaio. Sospensioni: anteriore forcella teleidraulica con steli rovesciati di 43 mm &Oslash;, escursione 150 mm; posteriore forcellone oscillante in alluminio con monoammortizzatore idraulico e serbatoio separato, regolabile nel precarico molla, escursione 150 mm. Freni ByBre: anteriore a disco di 320 mm &Oslash; con pinza ad attacco radiale a quattro pistoncini; posteriore a disco di 230 mm &Oslash;. Pneumatici Metzeler Karoo Street: anteriore 100/90-R19&rdquo;; posteriore 140/80-R17&rdquo;.  Dimensioni: Interasse 1.418 mm, altezza sella 835 mm, lunghezza 2.117 mm, larghezza 825 mm. Inclinazione cannotto di sterzo 23,2&deg;. Avancorsa 108 mm. Capacit&agrave; serbatoio 13 litri. Peso in ordine di marcia 179 kg.  Prestazioni dichiarate: Potenza 29,4 kW (40,0 CV) a 8.000 giri/&rsquo;; coppia 37,5 Nm (3,8 kgm) a 6.500 giri/&rsquo;.  Prezzo: Euro 6.395 franco concessionario. Garanzia di 2 anni. Omologata Euro5.   &nbsp;  Husqvarna Svartpilen 401  E se si considerano i 46,5 CV di potenza e la coppia di 37,5 Nm fatti registrare al banco da quest&rsquo;ultima, ecco come appare evidente un rapporto peso/potenza ben pi&ugrave;&nbsp;favorevole per la Husky che si riverbera dritto sulla dinamica di guida. Prima di entrare nel merito della sfida, per&ograve;, concludiamo la panoramica tecnica sulla Husqvarna: qui la ruota anteriore &egrave;&nbsp;di 17&rsquo;&rsquo;, le sospensioni sono delle ottime WP Apex con diverse possibilit&agrave;&nbsp;di regolazione e l&rsquo;elettronica, oltre ad un ABS Bosch evoluto (sensibile all&rsquo;angolo di piega), ai due riding mode disponibili e al traction control disinseribile, vanta anche la connettivit&agrave;&nbsp;con lo smartphone di serie.  Husqvarna Svartpilen 401: la scheda tecnica    Motore: Monocilindrico, 4 tempi, raffreddato a liquido. Alesaggio e corsa 89,0 x 64,0 mm; cilindrata 398,2 cc. Distribuzione doppio albero a camme in testa, 4 valvole. Iniezione elettronica e sistema ride by wire. Frizione multidisco in bagno d&rsquo;olio, cambio a 6 rapporti.  Controlli elettronici: Due modalit&agrave; di guida. Controllo di trazione e ABS disinseribile. Connettivit&agrave; con lo smartphone.  Ciclistica: Telaio tubolare in acciaio. Sospensioni WP: anteriore forcella teleidraulica con steli rovesciati di 43 mm &Oslash;, escursione 150 mm; posteriore forcellone oscillante in alluminio con monoammortizzatore idraulico , regolabile nel precarico molla, escursione 150 mm. Freni: anteriore a disco di 320 mm &Oslash; con pinza ad attacco radiale a quattro pistoncini; posteriore a disco di 240 mm &Oslash;. Pneumatici Pirelli Scorpion Rally STR: anteriore 110/70-R17&rdquo;; posteriore 150/60-R17&rdquo;.  Dimensioni: Interasse 1.368 mm, altezza sella 820 mm, altezza minima 180 mm. Inclinazione cannotto di sterzo 24&deg;. Avancorsa 95 mm. Capacit&agrave; serbatoio 13 litri. Peso a secco 159 kg.  Prestazioni dichiarate: Potenza 33,0 kW (45,0 CV) a 8.500 giri/&rsquo;; coppia 39,0 Nm (4,0 kgm) a 7.000 giri/&rsquo;.  Prezzo: Euro 6.780 franco concessionario. Garanzia di 2 anni. Omologata Euro5.   &nbsp;  Husqvarna Svartpilen 401 vs Triumph Scrambler 400 X: le sensazioni in sella  I due macro-insiemi pi&ugrave;&nbsp;ampi, &ldquo;Motore&rdquo; e &ldquo;Comportamento su strada&rdquo; &ndash; quelli che pi&ugrave;&nbsp;di tutti influiscono sul risultato finale &ndash; hanno visto prevalere nettamente la Husqvarna. Una moto che sa regalare sensazioni di guida quasi da &ldquo;grande&rdquo;. La frenata &eacute;&nbsp;eccellente, compresa quella posteriore. Le sospensioni funzionano a dovere e offrono un buon supporto anche quando il ritmo di guida aumenta e il monocilindrico di 398,6 cm3 &ndash; che spinge bene dai 3.000 ai 9.500 giri (ovviamente per la categoria) &ndash; tira fuori una discreta verve. Un mezzo molto agile nei tornanti, anche quelli stretti dello Stelvio. Soprattutto affrontandoli in discesa (situazione in cui la cilindrata conta meno) la Svartpilen 401 si trasforma in un inafferrabile furetto.  La Triumph, dal canto suo, non fa nulla per tradire la natura di classica scrambler che punta a sensazioni di guida senza tempo, &ldquo;easy go&rdquo;, in cui le lancette del cronometro hanno un ruolo marginale. Anzi, non ce l&rsquo;hanno per niente. Il motore &egrave;&nbsp;animato da una rapportatura molto corta, che se da un lato dona alla moto una bella vivacit&agrave;&nbsp;quando si snocciolano le marce in rapida successione, dall&rsquo;altro costringe ad un utilizzo frequente del cambio per sopperire alla mancanza di allungo. Tra le curve, preferisce l&rsquo;armonia all&rsquo;aggressivit&agrave;, con cambi di direzione veloci ma non velocissimi e una certa tendenza ad allargare la traiettoria. Per ottenere arresti decisi, la leva del freno va strizzata a fondo. Tutte sensazioni perfettamente sintetizzate in pagella dal voto parziale di 109 a 88 a favore della Husqvarna nella categoria &ldquo;Comportamento su strada&rdquo;, con le voci relative alla maneggevolezza su passi alpini, alla frenata e alla precisione di guida che sanciscono definitivamente il KO della Triumph (lo ricordiamo, in questo specifico contesto di prova dell&rsquo;Alpen Masters). Anche in termini di dotazioni la Husqvarna risulta vincente: a bordo dell&rsquo;inglese, ad esempio, le leve al manubrio non sono regolabili.  Dove, invece, la Scrambler 400 X si prende una piccola rivincita &egrave;&nbsp;nella categoria &ldquo;Comfort&rdquo;: qui, seppur di poco, batte l&rsquo;avversaria 25 a 23. In realt&agrave;, una magra consolazione se si pensa che il punteggio massimo ottenibile in questo ambito &egrave;&nbsp;70; ma d&rsquo;altronde, voci come &ldquo;protezione da vento e pioggia&rdquo;, &ldquo;rumorosit&agrave;&nbsp;di marcia&rdquo; o &ldquo;sella passeggero&rdquo; non sono esattamente prioritarie su modelli di questo genere, e palesano i limiti intrinseci di mezzi privi di protezione aerodinamica (e protettivit&agrave;&nbsp;in generale) in una competizione come l&rsquo;Alpen Masters.  &nbsp;  Husqvarna Svartpilen 401 vs Triumph Scrambler 400 X: i nostri rilevamenti    &nbsp;  Husqvarna Svartpilen 401 vs Triumph Scrambler 400 X: chi ha vinto    &nbsp;  Husqvarna Svartpilen 401 vs Triumph Scrambler 400 X: fuori dai denti  C&#39;&egrave; un momento, qualche anno fa, che se non guidavi una moto con il fanale tondo &ndash; classic, modern-classic e sottocategorie varie, dalle scrambler alle caf&eacute; racer &ndash; non eri nessuno. Ora che di risvoltini ai pantaloni e barbe da hipster se ne vedono sempre meno, anche questa tipologia di moto, emblema di quello stile, sembra aver perso attrattiva. Come le special, che, uscite dal mirino del mainstream, sono tornate ad essere appannaggio di appassionati veri e autentici &ldquo;laboratori d&rsquo;arte&rdquo;. Per&ograve; &egrave; un peccato. Sul serio! Perch&eacute; se chiudi gli occhi e pensi alla moto nella sua essenzialit&agrave;, quella che sopravvive nell&rsquo;immaginario collettivo, vedi un fanale tondo, un manubrio, un serbatoio, una sella e un motore. E allora, resistete care modern-classic, faccio il tifo per voi (no risvoltini, per voi no!).  &nbsp; 

Due entry level &ldquo;a faro tondo&rdquo; che interpretano il presente pescando nel solco di tradizioni differenti. Al fascino intramontabile delle moto di Hinckley, la Husqvarna oppone prestazioni maggiori e una resa pi&ugrave;&nbsp;convincente tra le curve

Alpen Masters 2024: Husqvarna Svartpilen 401 vs Triumph Scrambler 400 X

Husqvarna ha svelato la sua ultima novit&agrave;, la FS 450 2025, modello che si &egrave; arricchito con caratteristiche tecniche avanzate. Tra le novit&agrave; pi&ugrave; rilevanti della Husqvarna FS 450 2025 spiccano la forcella WP XACT a cartuccia chiusa, i nuovi convogliatori, pedane pi&ugrave; compatte, oltre a un telaio e un&#39;ergonomia migliorati. Le ruote Alpina, equipaggiate con pneumatici Metzeler Racetec SM K1 e il disco anteriore da 310 mm prodotto da Braking, assicurano prestazioni di alto livello. Il sistema di frizione Brembo, in combinazione con la frizione antisaltellamento Suter, offre prestazioni eccezionali, mentre il manubrio ProTaper e le manopole ODI aggiungono comfort e stile. La sella, con un profilo pi&ugrave; alto di 5 mm e pi&ugrave; larga nel punto pi&ugrave; basso, garantisce una posizione stabile del pilota anche nelle accelerazioni pi&ugrave; intense.  Design e motore  Le nuove grafiche, ispirate al design svedese, conferiscono alla FS 450 2025 un look sportivo ma raffinato. Il motore &egrave; un monoalbero da 450 cc che pu&ograve; essere regolato e personalizzato grazie agli aiuti elettronici per il pilota, tra cui Launch Control, Traction Control, Quickshifter e due mappe motore. Tutte queste funzioni possono essere attivate o disattivate facilmente, anche durante la guida, tramite l&#39;interruttore &ldquo;Map Select&rdquo; montato sul manubrio.  Ovviamente &egrave; disponibile un&rsquo;ampia scelta di accessori tecnici sviluppati per le competizioni, per aumentare le prestazioni in pista, ridurre il peso o migliorare l&rsquo;estetica.&nbsp;  Husqvarna, FS 450 2025: quanto costa  La moto sar&agrave; presto disponibile presso i Concessionari Husqvarna Mobility&nbsp;al prezzo di 13.700 euro.  HUSQVARNA: LA GAMMA 701 PROTAGONISTA DELLA PROMOZIONE &ldquo;COGLI L&#39;ATTIMO&rdquo;   

Le novit&agrave; e le migliorie sia per quanto riguarda la ciclistica che l&#39;ergonomia la rendono una delle moto pi&ugrave; esclusive e complete del mercato

Husqvarna presenta la nuova FS 450 2025: prezzo e caratteristiche

Husqvarna&nbsp;annuncia la nuova gamma Enduro 2025, la quale &egrave; formata da ben otto modelli - quattro 2T e quattro 4T. Tra questi, in evidenza c&#39;&egrave; l&#39;atteso ritorno della TE 125.  La piccola Enduro si presenta con il dotazioni non scontate come: iniezione elettronica nel corpo farfallato (TBI), selettore di mappe, cambio a 6 rapporti ravvicinati, sospensioni WP XACT, freni e frizione idraulica Brembo  Husqvarna Enduro: la gamma 2025  L&rsquo;adozione della componentistica Brembo interessa tutti i modelli in gamma, cos&igrave; come le nuove grafiche e il forcellone rivisto, che accoglie il nuovo guidacatena. Tutti i quattro modelli a 2 tempi &ndash; le TE 125, TE 150, TE 250 e TE 300 &ndash; sono moto da enduro leggere e dal buon potenziale.  Per chi, invece, preferisse una enduro 4 tempi ad alte prestazioni, &egrave; sempre disponibile la scelta di quattro affermati modelli del Marchio &ndash; le FE 250, FE 350, FE 450 ed FE 501 &ndash; le quali sono dotate, tra le altre cose anche del controllo di trazione e del Quickshifter. Di seguito, tutte le caratteristiche tecniche principali:    Nuovo impianto frenante e comando idraulico frizione Brembo ad alte prestazioni;  Nuove grafiche di ispirazione svedese per un look distintivo;  Forcellone in alluminio pressofuso rivisto, per garantire una rigidit&agrave; ottimale e migliorare la durata del guidacatena;  Pratico pulsante start/stop sviluppato in gara;  Sovrastrutture con un&#39;ergonomia specificamente studiata per ottenere un maggiore controllo;  Telaio in acciaio al cromo-molibdeno idroformato, progettato per avere un comportamento del retrotreno anti-squat;  Dischi freno GSK ad alte prestazioni, per una potenza di arresto superiore;  Iniezione TBI sui motori a 2 Tempi, che garantisce potenza e guidabilit&agrave; ai vertici della categoria;  I modelli FE 250 e FE 350 sono dotati di motori bialbero, per una coppia e una potenza massima al vertice della categoria;  Il Quickshifter assicura cambiate fluide sui modelli a 4 tempi, anche sotto carico pesante;  La struttura ibrida in alluminio e poliammide del telaietto posteriore garantisce una rigidit&agrave; specificamente calcolata e una maggior durata;  La forcella WP XACT a cartuccia chiusa offre uno smorzamento progressivo e una maneggevolezza superiore;  Il monoammortizzatore WP XACT &egrave; dotato di un pistone principale ottimizzato grazie alla fluidodinamica computazionale (CFD) e di registri che non necessitano di attrezzi;  Sui modelli 4T, il selettore multifunzione sul blocchetto di sinistra consente di gestire le mappe, il Quickshifter e il Traction Control;  La Offroad Control Unit (OCU) semplifica il controllo e la manutenzione dell&#39;elettronica;  Il faro a LED ad alte prestazioni ha una resa luminosa eccezionale;  Manubrio ProTaper di qualit&agrave; superiore e manopole ODI;  Avviamento elettrico alimentato da una leggera batteria agli ioni di litio da 2,0 Ah su tutti i modelli.   La gamma 2025 sar&agrave; presto disponibile presso i Concessionari Husqvarna Mobility.    HUSQVARNA: LA GAMMA 701 PROTAGONISTA DELLA PROMOZIONE &ldquo;COGLI L&#39;ATTIMO&rdquo; 

&Egrave; caratterizzata da 8 modelli: quattro 2T e quattro 4T: scopriamo quali sono

Husqvarna: arriva la nuova gamma Enduro 2025

        L'estate &egrave; arrivata, e il clima permette ancora di fare qualche escursione con la propria moto. E cos&igrave;, per chi ancora stesse decidendo se acquistarne una o meno, Husqvarna Motorcycles lancia un' iniziativa che interessa i monocilindrici 701 Enduro e 701 Supermoto: fino al 30 giugno i Concessionari Ufficiali offrono 1.500 euro di vantaggi sul prezzo di listino e la possibilit&agrave; di finanziare l&rsquo;acquisto con l&rsquo;interessante formula a tasso zero &ldquo;Cogli l'attimo&rdquo;. Le moto Husqvarna Entrambi i modelli fanno leva sul rinomato motore monocilindrico da 692,7 cc e 74 CV, la cui erogazione lineare, controllabile e ricca di coppia, si sposa con una ciclistica agile e al tempo stesso rigorosa. Sull&rsquo;asfalto come sulla terra, la 701 Enduro &egrave; una moto molto versatile e, grazie a sospensioni WP XPLOR dotate di escursione e all&rsquo;ABS totalmente disattivabile, consente di tenere la situazione sempre sotto controllo, anche sui fondi pi&ugrave; impegnativi. La 701 Supermoto ha una personalit&agrave; dominante e d&agrave; il meglio di s&eacute; sulle tortuose strade di montagna. Dotata di un&rsquo;elettronica che permette di gestire l&rsquo;esuberanza del suo motore, &egrave; equipaggiata con sospensioni WP APEX completamente regolabili e freno anteriore con pinza Brembo monoblocco a 4 pistoncini e disco da 320 mm, che assicurano una potenza frenante di livello superiore. Fino al 30 giugno, i Concessionari Husqvarna Motorcycles offrono su questi modelli ben 1.500 euro di vantaggi, come dicevamo poc'anzi, che potranno essere utilizzati per scontare il prezzo della moto, o per acquistare abbigliamento e accessori originali Husqvarna. Inoltre, grazie all&rsquo;iniziativa &ldquo;Cogli l'attimo&rdquo; sviluppata in collaborazione con Husqvarna Finance, &egrave; possibile finanziare a interessi zero l&rsquo;acquisto della 701 Enduro o della 701 Supermoto versando un anticipo pari al 50% del prezzo gi&agrave; scontato della moto, per poi saldarla dopo 23 mesi. In pratica, al momento dell&rsquo;acquisto sar&agrave; sufficiente versare 5.940 euro e, dopo 23 mesi, saldare i restanti 5.740 euro. &nbsp;La rete dei Concessionari Husqvarna Motorcycles aderenti all&rsquo;iniziativa &egrave; a disposizione per fornire ulteriori dettagli.  ZERO MOTORCYCLES ATTIVA LA PROMOZIONE "ZERO ACCONTO, ZERO INTERESSI&rdquo;        

Fino al 30 giugno, i Concessionari del Marchio offrono su questi modelli ben 1.500 euro di vantaggi. Di seguito, tutti i dettagli

Husqvarna: la gamma 701 protagonista della promozione “Cogli l'attimo”

        Husqvarna Motorcycles annuncia la nuova partnership ufficiale con Ridin' Smoke, festival dedicato al motocross e ai motori a 2 Tempi. L'appuntamento &egrave; fissato per il weekend del 25 e 26 maggio sulla pista del Ciclamino, nei pressi di Arco di Trento. Per l'occasione, l'azienda&nbsp;sar&agrave; presente con una gamma di modelli 2 Tempi 2025, tra cui il TC 125, TC 150, TC 250 e TC 300, disponibili per test ride gratuiti.  TEST HUSQVARNA SVARTPILEN 801: I VOTI DEL #SOTTOESAME Tutte le iniziative e come iscriversi Sabato 25 maggio, i partecipanti potranno godere di un ricco programma di eventi, come lo show di FMX, una gara di &ldquo;holeshot&rdquo;, un concorso di velocit&agrave; e stile, una gara per il &ldquo;best whip&rdquo;. La giornata si concluder&agrave; con un DJ set fino a tarda serata. Domenica 26, invece, la pista riaprir&agrave; alle 9.00 per test ride e prove libere sul circuito del Mondiale Motocross. Una novit&agrave; &egrave; la presenza di Mattia Guadagnini, pilota ufficiale MXGP del Team Husqvarna Factory Racing, che sar&agrave; disponibile per incontrare fan e appassionati, firmare autografi, posare per foto e offrire consigli di guida. Verr&agrave; inoltre allestito un mini-circuito per i pi&ugrave; piccoli. Husqvarna, al Ridin' Smoke: come acquistare i biglietti per l'evento Per acquistare i biglietti per Ridin&rsquo; Smoke &egrave; semplice basta visitare il sito ufficiale Husqvarna ed entrare nell'apposita area. Per effettuare un test ride con uno dei modelli Husqvarna 2T 2025, &egrave; necessario visitare la piattaforma dedicata e scegliere la moto desiderata, con un massimo di due test al giorno per persona. Per accedere alla pista, &egrave; obbligatorio possedere una patente valida e indossare l'abbigliamento tecnico adeguato. HUSQVARNA, CON STILE GARANTITO LA GARANZIA SI ESTENDE       

L'evento, in programma il 25 e 26 maggio, offre iniziative, test ride e tanto altro: ecco tutte le informazioni

Husqvarna Motorcycles, al Ridin' Smoke celebra il motocross 2 Tempi

        Il Gruppo KTM sta spingendo fortissimo. Presentano nuovi modelli, acquisiscono Marchi, moltiplicano il fatturato&hellip;tra i pi&ugrave; importanti sotto-brand del gruppo c&rsquo;&egrave; Husqvarna, che da quando &egrave; stata acquisita &egrave; diventata un po&rsquo; la sorella fighetta di KTM. Sopra alla meccanica dei modelli arancioni, infatti, Husqvarna mette una carrozzeria futurista, cambia l&rsquo;ergonomia e il gioco &egrave; fatto. In realt&agrave; c&rsquo;&egrave; di pi&ugrave;, come dimostra la nuova Svartpilen 801. Che si potrebbe appunto immaginare come la sorella ben vestita della 790 Duke; in parte lo &egrave;, ma alcune importanti modifiche ne cambiano profondamente l&rsquo;indole teppista. L&rsquo;abbiamo scoperto guidandola tra le spettacolari strade francesi vicino a Marsiglia: vi raccontiamo com&rsquo;&egrave; andata in questo #SottoEsame. Indice:  Design &amp; Contenuti tecnici + dotazioni Comfort/ Piacere di guida e fattore emozionale (pag.2) Rapporto qualit&agrave;-prezzo e conclusioni (pag.3)   HUSQVARNA SVARTPILEN 801: DESIGN Di fatto, la Svartpilen 801 sostituisce a listino la 701 monocilindrica, proponendo un pacchetto pi&ugrave; al passo coi tempi. Esteticamente, quando furono presentate qualche anno fa, le Svart e Vitpilen erano qualcosa di fuori dal coro, forse le prime e uniche moto davvero identiche al primo prototipo. Da allora &egrave; passato qualche anno, e a dirla tutta qualche segno dell&rsquo;et&agrave; si vede: la Svart 801 &egrave; una moto fatta bene, curata nei dettagli e con alcuni particolari degni di nota (come il serbatoio sfaccettato), ma forse non &egrave; pi&ugrave; cos&igrave; originale. Da alcune angolazioni ricorda altri modelli, mettiamola cos&igrave;. Non il codino per&ograve;, che rimane un esempio di razionalit&agrave; e stile. VOTO: 7,5  HUSQVARNA SVARTPILEN 801: CONTENUTI TECNICI E DOTAZIONE Come gi&agrave; anticipato, la nuova Husqvarna Svartpilen 801 sfrutta la piattaforma della KTM 790 Duke, a partire dal motore. Il bicilindrico parallelo LC8c di 799 cc con fasatura a 75&deg; &egrave; sostanzialmente identico ed eroga 105 CV a 9.250 giri e 87 Nm. &Egrave; un motore leggero, appena 52 kg, e adotta due contralberi. Il quickshifter &egrave; di serie. Abbinato al motore c&rsquo;&egrave; un&rsquo;elettronica completa, che grazie alla piattaforma inerziale a 6 assi prevede controllo di trazione (sensibile all&rsquo;angolo di piega), anti-wheelie, ABS Cornering (disattivabile al posteriore), tre Ride Mode pre-impostati e uno customizzabile in ogni parametro (optional). Optional &egrave; anche l&rsquo;MSR, il sistema di regolazione del freno motore. La ciclistica fa affidamento a un traliccio in acciaio che anche se ha misure identiche alla Duke, in realt&agrave; &egrave; stato un po&rsquo; modificato nelle rigidezze e nelle geometrie, per avere una moto pi&ugrave; confortevole. Lavora con sospensioni WP a lunga escursione (140-150 mm) regolabili nell&rsquo;idraulica (compressione e ritorno); anche in questo caso hanno una differente taratura per adattarsi meglio a un utilizzo pi&ugrave; rilassato. Rispetto alla vecchia 701, invece, hanno meno regolazioni (5 vs 20), ma garantiscono lo stesso range. In altre parole, ogni click sui registri genera un effetto pi&ugrave; evidente. Discorso valido anche per il forcellone (simile ma diverso) e per il telaietto (simile ma diverso, anche se come sulla 790 integra l&rsquo;airbox). Il peso &egrave; di 181 kg senza benzina, il serbatoio &egrave; di 14 litri (specifico per lei), i dischi di 300 mm di diametro lavorano con pinze radiali, i cerchi sono di 17 pollici e calzano Pirelli MT 60 RS (volendo ci sono i cerchi a raggi). VOTO: 8  &nbsp; HUSQVARNA SVARTPILEN 801: COMFORT ED ERGONOMIA Un punto di differenza importante rispetto alla sorella 790 Duke &egrave; proprio sull&rsquo;ergonomia. La Svartpilen non &egrave; una naked tutta-davanti, &egrave; una moto confortevole. Bella la sella, comoda anche dopo molte ore, mentre l&rsquo;ergonomia non vi stancher&agrave; praticamente mai. Si sta col busto dritto e le braccia distese su un manubrio alto e larghissimo. Ottima anche la posizione delle pedane, ben centrali, come pure il livello di vibrazioni, davvero contenute, mentre la protezione dall&rsquo;aria&hellip;&egrave; meglio dimenticarsela. VOTO: 9  HUSQVARNA SVARTPILEN 801: PIACERE DI GUIDA Lo ammetto: un po&rsquo; ingenuamente, pensavo di trovarmi a guidare una Duke ri-carrozzata. Con queste aspettative sono rimasto deluso, ma solo inizialmente. Cerco di spiegarmi. Se ti aspetti una moto velocissima in ingresso, con un avantreno simile ad un aratro, forse ci rimarrai male. Se ti aspetti di trovarti sulla ruota anteriore col busto e di adottare una guida nervosa, allora forse ci rimarrai male. Ci ho messo qualche chilometro a capirlo, ma la Svart 801 &egrave; una scrambler con il motore della Duke, e questo &egrave; quanto. Perch&eacute; &egrave; una moto dolce in ingresso curva, non nervosa, con un&rsquo;ergonomia sorprendentemente confortevole e una ciclistica solida ma non certo estrema. Ed &egrave; allora, quando capisci che non devi guidarla spigolosa ma morbida, che trovi il bello della sua guida. Prima di tutto c&rsquo;&egrave; un motore che &egrave; un vero petardo. Pronto a qualunque regime, ha un&rsquo;erogazione schioppettante, in qualunque marcia. Dai 3.000 giri e fino al limitatore c&rsquo;&egrave; una spinta consistente, roba da naked sportiva (e forse &egrave; proprio ci&ograve; che t&rsquo;inganna), per poi prodigarsi in allungo sorprendente, per un bicilindrico. Tutta questa energia in effetti &egrave; tipica di moto sportive; ma quando ti arriva la curva in faccia, non puoi buttarla dentro con il freno ancora tirato. La Svartpilen richiede una guida un pelo pi&ugrave; morbida, perch&eacute; le sospensioni sono pensate (anche) per assicurare comfort e le sue geometrie non le consentono di &ldquo;mangiarsi&rdquo; la curva in un amen. Meglio, quindi, mollare i freni in anticipo, senza esagerare, impostare una bella traiettoria e godersi la sua buona stabilit&agrave; a centro curva. Allora trovi la ragione di questa moto. Questa guida morbida e fluida &egrave; rovinata soltanto da due cose: primo, una risposta al gas un pelo troppo aggressiva, anche se regolata su Street (la pi&ugrave; conservativa), come se il motore erogasse sempre un filo in pi&ugrave; di quanto richiesto, almeno nel primo aggancio del gas. Secondo, un comando del freno anteriore decisamente spugnoso. In questo caso &egrave; una caratteristica comune alla 790, e quando vuoi guidare con un po&rsquo; di brio pu&ograve; infastidire.Si pu&ograve; ovviare a questa cosa non considerando il primo centimetro di corsa della leva, ma il rischio &egrave; di frenare troppo. Molto bene invece l&rsquo;elettronica: il quickshifter &egrave; preciso negli innesti (anche se non rapidissimo) e i vari controlli sono ben settati, mai invasivi. VOTO: 8  &nbsp; HUSQVARNA SVARTPILEN 801: RAPPORTO QUALIT&Agrave;/PREZZO Rispetto alla Duke &egrave; pi&ugrave; raffinata e curata, ma si paga caro: la Svartpilen 801 costa 11.530, per un pacchetto in realt&agrave; gi&agrave; abbastanza completo di serie. Non sono pochi, soprattutto se consideriamo che una naked come l&rsquo;ultima Yamaha MT-09 costa qualche centinaio di euro meno. VOTO: 6,5 HUSQVARNA SVARTPILEN 801: CONCLUSIONI Il rischio di fare un copia-incolla era alto, ma Husqvarna &egrave; riuscita a dare un&rsquo;identit&agrave; ben precisa a questa Svartpilen 801. Probabilmente non far&agrave; numeri da capogiro, ma sono convinto che sapr&agrave; conquistare il cuore di chi cerca una naked comoda ma comunque pimpante. E anche stiolosa. VOTO FINALE: 7,8       

L&rsquo;azienda svedese spinge forte e presenta una moto a met&agrave; tra il mondo scrambler e quello delle naked. L&rsquo;abbiamo provata su oltre 200 km: ecco come se l&rsquo;&egrave; cavata alla prova del #SottoEsame

Test Husqvarna Svartpilen 801: i voti del #SottoEsame

        Husqvarna presenta una promozione chiamata&ldquo;Cogli l'attimo&rdquo;, ed &egrave; un' iniziativa sviluppata in collaborazione con Husqvarna Motorcycles Finance. In cosa consiste? Fino al 30 aprile 2024 si pu&ograve; acquistare una Norden 901, una Norden 901 Expedition e una Svartpilen 401 &ndash; tutte in versione 2024 - versando subito il 50% del prezzo della moto, per poi saldarla dopo due anni. In cosa consiste la promozione di Husqvarna  Trascorsi 23 mesi, se la si vuole tenere, bisogner&agrave; versare una maxi-rata finale pari al Valore Futuro Garantito, oppure la si potr&agrave; restituire o sostituire con un nuovo modello. Per esempio, chi ha scelto la Norden 901 2024, la pu&ograve; acquistare versando un anticipo di 8.050 euro e dopo 23 mesi saldare la moto versando la maxi-rata finale di 7.850 euro.Se invece si preferisce la Norden 901 Expedition 2024, si dovr&agrave; dare un anticipo di 8.990 euro e poi saldare dopo 23 mesi i rimanenti 8.790 euro. Infine, se la scelta cadr&agrave; sulla Svartpilen 401 2024, che pu&ograve; essere propria con un anticipo di 3.490 euro, cui seguir&agrave; un saldo di 3.390 euro da versare dopo 23 mesi. HUSQVARNA, CON STILE GARANTITO LA GARANZIA SI ESTENDE        

L'iniziativa &egrave; valida fino al 30 aprile sulla Norden 901, Norden 901 Expedition e Svartpilen 401

Husqvarna: arriva la promozione “Cogli l'attimo”

        Il mondo delle motociclette &egrave; vasto. Ogni anno decine di nuove moto vengono presentate ed entrano a far parte di un mercato sempre in fermento. Ci sono modelli che performano meglio su un mercato piuttosto che su un altro e altri progetti realizzati per soddisfare i gusti di piccole nicchie di appassionati.E poi ci sono loro, che da un punto di vista commerciale hanno rappresentato un buco nell'acqua ma che sono di fatto ottime moto che si distinguono per praticit&agrave;, prestazioni o innovazione. Vi facciamo un breve elenco di quelle che secondo noi sono le pi&ugrave; palesi dimostrazioni di immeritato insuccesso degli ultimi 15 anni:  Husqvarna TR650 Terra Honda CTX700N La Naked italiana pi&ugrave; sottovalutata La Naked straniera pi&ugrave; incompresa La Sportiva carenata pi&ugrave; sottovalutata &egrave; italiana  Husqvarna TR650 Terra  Questa moto presentata nel 2012 ha avuto poco successo per due motivi: il primo &egrave; sicuramente da attribuire alla propriet&agrave; di BMW che, in quegli anni, aveva investito sul marchio svedese in modo un po' troppo approssimativo realizzando un bel buco nell'acqua e costringendo l'azienda a rivendere il marchio (a KTM) nel giro di brevissimo tempo, mandando in pensione tutti i progetti realizzati su meccanica bavarese.&nbsp; Di fatto la TR650 Terra &egrave; spinta da un monocilindrico derivato da quello montato sulla F650GS, capace di 58 CV e 60 Nm di coppia che qui vengono espressi in modo molto vivace grazie a un'impostazione da enduro dual leggera e semplice. Una moto che oggi definiremmo "mulo", capace di portare un po' ovunque e di fare anche il gravoso la voro di daily commuter, con una discreta attitudine all'avventura. Fu capostipite delle nuove enduro stradali semplici ed economiche, ma estremamente concrete.&nbsp; Il secondo motivo del suo fallimento &egrave; legato proprio a questa sua natura di monocilindrica intelligente in un mondo che badava sempre pi&ugrave; all'immagine e aveva come riferimento assoluto in Europa la R1200GS. La moto giusta al momento sbagliato, possiamo dire, che se fosse stata presentata 10 anni dopo avrebbe di sicuro riscosso il successo che meritava. &nbsp; Ci teniamo a citare il pi&ugrave; sfortunato membro di una famiglia di successo come quella delle Honda 700 con cambio DCT. Honda CTX700N&nbsp;  Era il 2015 quando la CTX700N entr&ograve; a far parte del listino giapponese, sull'onda del successo delle ben pi&ugrave; note NC700 e Integra. L'impostazione telaistica e meccanica era la stessa, ma in questa versione &egrave; stata declinata in versione cruiser con spazio per bagagli e un cupolino protettivo che richiama la grande viaggiatrice della famiglia, la Gold Wing.&nbsp; Un look di sicuro personale, ma forse un po' sgraziato e decisamente non in linea con i gusti degli europei, che hanno sempre apprezzato le moto custom e cruiser unicamente se con linee classiche. Potremmo anche citare l'incertezza dell'utenza per la presenza del DCT su una cruiserina di potenza ridotta (48 CV, guidabile con patente A2), ma &egrave; un problema che di questi tempi non molti motociclisti si porrebbero, essendo di fatto un ottimo sistema soprattutto per il commuting quotidiano. Anche la sorellona della serie CTX1300 (su base meccanica Pan European) fu un flop. Per molti si tratta di una serie da dimenticare.... ma per noi &egrave; una serie da riscoprire. &nbsp; Aprilia Mana 850  Quando si parla di moto incomprese o che avrebbero meritato di pi&ugrave;, &egrave; facile arrivare a citare l'Aprilia Mana, una delle pi&ugrave; celebri rappresentanti della categoria delle "sfigate". Questo progetto bicilindrico di cilindrata medio/alta con trasmissione automatica CVT si era sviluppato su due fronti: uno motociclistico con - appunto - la Mana e uno scooteristico con il Gilera GP800/Aprilia SRV850.&nbsp; &Egrave; nella versione a forma di moto, per&ograve;, che questo esperimento a due ruote ebbe pi&ugrave; senso, perch&egrave; la Mana era un concentrato di comodit&agrave; (con il finto serbatoio portacasco) e di piacevole dinamica di guida, nonostante la trasmissione a variazione continua necessitasse di un po' di adattamento, ma era affidabile e valida soprattutto nell'utilizzo quotidiano. Essendo presentata nel 2009, possiamo definirla la capostipite delle moto automatiche, quindi anche una pioniera dei tempi che sarebbero arrivati. Peccato sia nata troppo presto per essere capita. &nbsp; BMW R 1200/1250 R  La serie R-R di BMW ha una storia lunga che mette le basi nei primi anni delle maxinaked turistiche, iniziata in parallelo con la dinastia GS e arrivata ai giorni nostri senza mai sparire dai listini, attraverso tantissime cilindrate e un discreto successo soprattutto fra i '90 e '00 con i modelli R 1100 R. Purtroppo, per&ograve;, l'ultima declinazione della serie R 1200 R presentata nel 2015 ha da sempre vissuto un po' nell'ombra della sorellona avventurosa e non ha mai rubato i cuori degli appassionati. Ed &egrave; un peccato, perch&egrave; la scelta di mettere un anteriore con forcella a steli rovesciati (e non Telelever come GS e precedenti versioni R-R) ha dato una dinamica da vera turistica sportiva a questa moto che ora rappresenta la migliore scelta con Boxer per chi ama l'assetto stradale e le performance su strada, non soltanto da viaggio.L'ancora meno venduta RS &egrave; una scelta per chi rimpiange le sport touring di un tempo. Il vero difetto di questa moto? Forse l'essere la sorella meno sexy di una primadonna come la GS. &nbsp; SuperSport, o SS, &egrave; una famiglia di moto leggendaria nata nel 1972 per portare sulla strada le moto vincenti in pista del marchio bolognese. Ducati Supersport 939/950  Negli anni questa sigla ha assunto varie sembianze, come la gloriosa "faro quadrato" degli anni '90 e le bellissime, ma un po' sottovalutate, versioni disegnate da Pierre Terblanche nei primi anni del nuovo millennio. Un po' su questo filone, la Supersport di ultima generazione (nata nel 2017) ha vissuto nell'ombra delle molto pi&ugrave; celebri Panigale, e la sua stessa natura "di compromesso" fra una stradale e una sportiva ha messo dubbi a pi&ugrave; di un ducatista. In realt&agrave;, la moto &egrave; un gioiellino nella guida stradale. Sviluppata sul telaio Monster e dotata prima del motore 939 e poi 950 (con il restyling del 2021), ha colpito pi&ugrave; per la sua caratteristica di "wannabe Panigale" che per il suo vero valore, ovvero una versione pompata e affinata per la guida stradale della serie Monster. Purtroppo il nome che porta &egrave; forse stato la sua condanna, oltre ad essere uscita in un periodo nel quale le sportive stradali non se le calcolava nessuno.Adesso, forse, le cose potrebbero andare diversamente con la rinascita di questa categoria! E voi che moto aggiungereste a questa breve ma intensa lista di sfortunate?        

Ci sono moto di grande carattere e valide dal punto di vista tecnico e dinamico che, una volta uscite dalla fabbrica, sono state velocemente dimenticate

Top5: le moto più sottovalutate degli ultimi 15 anni

        Per i modelli 2024 della gamma travel Norden 901 e Norden 901 Expedition e la novit&agrave; naked Svartpilen 801, Husqvarna annuncia &ldquo;Stile Garantito&rdquo;, un&rsquo;iniziativa che estende il periodo di garanzia del Costruttore di 24 mesi, per un totale di quattro anni. Husqvarna, Stile Garantito: come funziona  L&rsquo;iniziativa &egrave; gratuita e il periodo di garanzia viene automaticamente esteso, a condizione che venga rispettato il programma di manutenzione definito dalla Casa, quindi effettuando la manutenzione programmata, o comunque un tagliando all&rsquo;anno, presso un Concessionario Ufficiale Husqvarna Motorcycles. Inoltre, la garanzia del Costruttore &egrave; collegata alla moto e pu&ograve; essere trasferita a un nuovo proprietario nel caso in cui il proprietario originale venda la sua moto. Questo &egrave; subordinato al fatto che il nuovo proprietario sia registrato sulla piattaforma ufficiale del Concessionario Husqvarna Motorcycles. La registrazione pu&ograve; essere effettuata presso Dealer ufficiale sul territorio italiano. &ldquo;Consigliamo sempre ai nostri clienti di utilizzare la rete dei Concessionari ufficiali per far eseguire la manutenzione alle loro moto - spiega Jens Tuma, Senior Head of Customer Service -, proprio perch&eacute; il personale &egrave; formato su quei modelli specifici e utilizza parti e accessori approvati. In questo modo possiamo garantire la migliore qualit&agrave; possibile e la conservazione del valore delle moto, ed &egrave; anche una delle ragioni principali per cui siamo davvero felici di offrire questa estensione di garanzia ai clienti Husqvarna Motorcycles in tutto il mondo&rdquo;. COME CAMBIA: HUSQVARNA SVARTPILEN 801 VS. 701 &nbsp;       

Per i modelli 2024 della gamma Travel Norden 901 e Norden 901 Expedition e per la novit&agrave; Naked Svartpilen 801 &egrave; prevista un'estensione di due anni

Husqvarna, con Stile Garantito la garanzia si estende

La Svart diventa finalmente una moto grossa e il motore a un solo pistone evolve nel molto pi&ugrave; appetibile (per il mercato) bicilindrico parallelo di derivazione KTM 790. Il telaio &egrave; altrettanto simile all&#39;austriaca ma, i contenuti estetici restano fedeli alla precedente versione monocilindrica, con il classico faro tondo anteriore e il look da caf&egrave; racer del futuro. Bench&egrave; sia quasi pi&ugrave; coerente metterla a confronto con la sorella K, vogliamo capire come lo stile tipico delle Husky di nuova generazione sia stato mantenuto nel passaggio dalla piattaforma precedente a quella attuale. Rimane coerente? migliora o peggiora? Vediamolo insieme.  La bicilindrica &egrave; pi&ugrave; &quot;massiccia&quot;  Il serbatoio che si allunga verso i fianchetti, il codino con sforme squadrate ma smussate e il muso con l&#39;inconfondibile faro circolare. Le caratteristiche sono le medesime e queste basterebbero a far confondere i due modelli, se si va a guardare unicamente i dettagli.&nbsp;  Le proporzioni sono comunque molto differenti e vediamo come la nuova 801 sia pi&ugrave; sviluppata in verticale, con il serbatoio alto che crea una &quot;gobba&quot; tipica dell&#39;impostazione KTM Duke. Confrontando le fiancate, la 701 monocilindrica correva con una linea molto pi&ugrave; piatta e coerente con le caf&egrave; racer di un tempo, un&#39;impostazione che fa sentire il pilota pi&ugrave; &quot;sopra&quot; e meno &quot;dentro&quot; la moto, come invece fa la nuova.&nbsp;  A livello di coerenza estetica ci siamo, senza dubbio, ma forse la 701 interpretava con pi&ugrave; personalit&agrave; le linee uniche del design Husqvarna, che vanno un po&#39; a perdersi nella nuova versione bicilindrica, fin troppo simile alle sorelle di Mattighofen sia nell&#39;impostazione ciclistica che nelle proporzioni sul taglio laterale e a 3/4.      *Caratteristiche tecniche: pag. 2  &nbsp;  &nbsp;  Tecnicamente, il giorno e la notte  &nbsp;L&rsquo;Husqvarna Svartpilen 801 sfrutta il bicilindrico LC8c, 799 cc, capace di&nbsp;105 CV&nbsp;a 9.250 giri e 87 Nm. Lavora con una&nbsp;frizione antisaltellamento&nbsp;ed &egrave; assistito da un&rsquo;elettronica completa, mentre il motore &egrave; avvolto da un&nbsp;traliccio in acciaio&nbsp;che lavora con un forcellone in alluminio (con nervature a vista) e telaietto in alluminio pressofuso. Le&nbsp;sospensioni sono WP APEX, con la forcella a steli rovesciati di 43 mm regolabile nell&rsquo;idraulica e 140 mm di corsa. Il mono invece lavora senza leveraggi, &egrave; regolabile nel precarico e nell&rsquo;estensione e offre 150 mm di corsa. Non manca nemmeno l&rsquo;ammortizzatore di sterzo. Ai freni invece ci pensa J.Juan, con due pinze radiali all&rsquo;avantreno che mordono dischi di 300 mm. Il peso &egrave; di&nbsp;181 kg (senza benzina).  La precedente Svart nascondeva la meccanica della 690 Duke, una micidiale arma da pieghe. Parliamo di un&nbsp;motore monocilindro&nbsp;raffreddato a liquido da 690 cc, capace di produrre&nbsp;75 cv&nbsp;e dotato di frizione antisaltellamento. Non manca nemmeno un&nbsp;pacchetto elettronico&nbsp;comprensivo di acceleratore Ride by wire,&nbsp;controllo di trazione&nbsp;e ABS. E poi c&rsquo;&egrave; il telaio dalle quote ultra-compatte: &egrave; un traliccio in acciaio ad alta resistenza, stesso materiale utilizzato per il forcellone che ha le nervature a vista.&nbsp;Le sospensioni sono WP completamente regolabili&nbsp;e hanno una corsa di 150 mm (+ 15 rispetto alla Vitpilen). I cerchi hanno un diametro di 18 e 17 pollici e calzano pneumatici&nbsp;Pirelli MT60 RS, leggermente tassellati. Il peso &egrave; ai limiti dell&rsquo;anoressia:&nbsp;158,5 kg in ordine di marcia    Voi cosa ne pensate? preferite la precedente o quella che sta arrivando nei concessionari? 

La piattaforma &egrave; tutta nuova e il motore passa da uno a due cilindri, ma lo stile rimane identico. Quanto differiscono le due scrambler svedesi?

Come Cambia: Husqvarna Svartpilen 801 vs. 701

        Dopo averla fatta intravedere su una pista ghiacciata con gomme chiodate, Husqvarna toglie finalmente i veli alla sua nuova ammiraglia, la Svartpilen 801. Meccanica ed elettronica ricalcano bene o male quanto gi&agrave; visto sulla sorella arancione, la 790 Duke, ma ci sono importanti modifiche a livello di stile e non solo. Scopriamola in dettaglio. Indice:  Svartpilen 801: la ciclistica L&rsquo;Husqvarna Svartpilen 801: il motore Quanto costa   Svartpilen 801: la ciclistica La modifica pi&ugrave; importante rispetto alla Duke come anticipato riguarda il look. Anche la Svartpilen 801 infatti ha linee stralunate, come le sorelle di cilindrata inferiore, di chiara ispirazione scrambler. Per lei ci sono anche una sella dalla differente conformazione e diverse sovrastrutture, soprattutto i fianchetti laterali che coprono il serbatoio (che rimane da 14 litri). Non mancano nemmeno il faro tondo (con un piccolo plexi) e il manubrio rialzato con traversino, come sulle moto da enduro. Anche le ruote sono differenti: sempre da 17 pollici (sulla Svart 701, l&rsquo;anteriore era da 18&rdquo;), i cerchi hanno razze diverse e calzano pneumatici semi-tassellati Pirelli MT60 RS.  L&rsquo;Husqvarna Svartpilen 801: il motore Il resto della meccanica &egrave; tutto sommato simile. L&rsquo;Husqvarna Svartpilen 801 sfrutta il bicilindrico LC8c, 799 cc, capace di 105 CV a 9.250 giri e 87 Nm. Lavora con una frizione antisaltellamento ed &egrave; assistito da un&rsquo;elettronica completa, che prevede controllo di trazione, mappe motore e ABS Cornering; come optional prevede: il riding mode Dynamic (permette di regolarsi ogni parametro singolarmente), l&rsquo;anti-wheelie, l&rsquo;MSR (Motor Slip Regulation, controllo del freno motore), il cruise control e le manopole riscaldabili; di serie, invece, ci sono il quickshifter bidirezionale e la strumentazione TFT a colori di 5 pollici. Il motore &egrave; avvolto da un traliccio in acciaio che lavora con un forcellone in alluminio (con nervature a vista) e telaietto in alluminio pressofuso. Le sospensioni sono WP APEX, con la forcella a steli rovesciati di 43 mm regolabile nell&rsquo;idraulica e 140 mm di corsa. Il mono invece lavora senza leveraggi, &egrave; regolabile nel precarico e nell&rsquo;estensione e offre 150 mm di corsa. Non manca nemmeno l&rsquo;ammortizzatore di sterzo. Ai freni invece ci pensa J.Juan, con due pinze radiali all&rsquo;avantreno che mordono dischi di 300 mm. Il peso &egrave; di 181 kg (senza benzina). Husqvarna Svartpilen 801: quanto costa La nuova Husqvarna &egrave; acquistabile al costo di 11.530 euro (circa 2.000 euro pi&ugrave; della 790 Duke, se ve lo state chiedendo).        

Husqvarna toglie i veli alla Svartpilen 801. Base della 790 Duke mescolata allo stile classico dell'Husqvarna. Ecco tutti i dettagli, compreso il prezzo

Nuova Husqvarna Svartpilen 801, tutti i dettagli

        Husqvarna presenter&agrave; la sua Svartpilen 801 2024 il prossimo 19 marzo. Dopo diverse indiscrezioni, infatti, &egrave; arrivata la conferma della sua uscita e attorno alla nuova naked del marchio c'&egrave; molta attesa. Monta un compatto motore bicilindrico parallelo il quale eroga una potenza di 105 CV, ed il suo peso &egrave; di soli 181 kg. Cosa sappiamo?  Nelle ultime settimane il prototipo della Svartpilen 801 &egrave; stato visto girare nelle condizioni pi&ugrave; estreme: dalle fredde piste innevate del Nord Europa, con le gomme chiodate che mordono il ghiaccio vivo, a uno scivoloso ovale di dirt track, dove l&rsquo;equilibrio &egrave; affidato alle capacit&agrave; del pilota nel gestire al meglio il comando del gas. Questo processo di sviluppo ha portato a una moto abbastanza versatile, e da uno stile essenziale, come d'altronde lo sono anche il resto dei modelli della Casa. Le sovrastrutture minimaliste della Svartpilen 801 avvolgono con eleganza il telaio a traliccio, mentre le sospensioni WP regolabili, l'ammortizzatore di sterzo e il cambio elettronico Easy Shift di serie garantiscono un buon comfort di guida e un adeguato controllo della moto. Non ci resta che aspettare marted&igrave; 19 per saperne molto di pi&ugrave;! HUSQVARNA GRAND PATHER, E-BIKE VERSATILE E PERFORMANTE       

La naked, per la quale c'&egrave; grande attesa, monta un bicilindrico parallelo che eroga una potenza da 105 CV

Husqvarna Motorcycles toglierà i veli alla Svartpilen 801 2024 il 19 marzo!

        Husqvarna Motorcycles ha lanciato una promozione per uno dei suoi modelli di punta, la 701 Supermoto, che si chiama &ldquo;Divertimento senza interessi&rdquo;. Fino al 29 febbraio, grazie alla promo, si potr&agrave; acquistare con un piano di finanziamento dedicato a interessi zero, TAN 0,00% (tasso fisso) - TAEG 2,69% (tasso fisso). L'iniziativa  La moto &egrave; adatta per chi sogna di percorrere strade di montagna oppure tortuosi circuiti, sui quali impostare lunghi traversi in ingresso curva, con lo sguardo che punta dritto al cordolo interno e il polso destro pronto a spalancare il gas, per raggiungere il prima possibile la curva successiva. Per averla in garage baster&agrave; versare un anticipo di 2.980 euro, cui seguiranno 30 rate mensili da 339,34 euro ciascuna. La promozione &egrave; attiva presso i Concessionari Husqvarna Motorcycles che aderiscono all&rsquo;iniziativa. GASGAS SM 700, FINO AL 29 FEBBRAIO C&rsquo;&Egrave; LA PROMO METTILA DI TRAVERSO        

L'iniziativa &egrave; dedicata alla 701 Supermoto, punta di diamante del marchio, e rimarr&agrave; attiva fino al 29 febbraio 2024

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